>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

L'ITER ANOMALO di approvazione della (CONTRO)RIFORMA FORENSE in parlamento
1 messaggi, letto 1863 volte
 Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Da: I PARTITI NEMICI DEI GIOVANI?19/01/2013 12:26:00
NON VOTATE AVVOCATI DEL PD E PDL-LEGA NORD

Non date più voto ad avvocati inseriti nelle liste dei partiti.

Ecco la verità circa l'iter anomalo che ha condotto all'approvazione della (contro)riforma forense:

AL SENATO:
La lobby trasversale degli avvocati parlamentari (tutti d'accordo, nessuno escluso,da sinistra a destra: Pd, Udc, IdV, PdL e Lega Nord) ha consentito l'approvazione della controriforma lo scorso 21 dicembre 2012, addirittura senza che vi fosse il numero legale in aula, grazie ai pianisti (in particolare del PdL che hanno inserito le schede di senatori assenti, come s'è sentito denunciare e urlare nella diretta televisiva dal Senato).

Gli unici ad essersi opposti in aula (con due pregiudiziali di incostituzionalità), all'approvazione del disegno di legge sono stati i Senatori Radicali Poretti e Perduca.

L'approvazione è stata tutta una forzatura, leggete il resoconto sul sito della Senatrice Poretti (12 fantasmi fanno approvare la controriforma forense):

donatellaporetti.it oppure sul blog del Senatore Perduca

Per cui votate Radicali o Movimento 5 Stelle, al limite, e che non siano avvocati o docenti universitari, mi raccomando, passateparola... oppure asteniamoci in massa (tutti i praticanti avvocati) per protesta.

ALLA CAMERA DEI DEPUTATI:
Peraltro, alla Camera dei deputati, come si evince dall'iter e dai lavori preparatori consultabili su parlamento.it, vi è stata un'approvazione del disegno di legge con la nomenclatura:

- "conclusione anomala per stralcio"

e ciò in quanto era passato l'emendamento dell'On.le Beltrandi (Radicale), relativo all'art 46 del precedente testo, ove si prevedeva l'esame di stato con cadenza semestrale, anzichè annuale (poi artatamente stralciato a fine seduta su richiesta del PdL).

Se fate attenzione, infatti, nell'attuale testo, non viene più indicato quante volte e in quale periodo dell'anno debba svolgersi l'esame, e ciò perchè la versione precedente dell'art. 46 è misteriosamente scomparsa dal testo del provvedimento
(confrontate il testo approvato dal Senato il 23 novembre 2010 con quello della Camera del 31 ottobre 2012).

I vizi di incostituzionalità della legge (e del processo di formazione della medesima in parlamento), sono evidenti a tutti...

Inoltre, anche la Commissione Lavoro del Senato, aveva espressamente invitato a modificare la formulazione dell'articolo 41 del disegno di legge (relativo al tirocinio), in quanto, non prevedendosi la corresponsione di un compenso per i praticanti avvocati durante il primo semestre di pratica, si introduce un'ingiusta sperequazione tra coloro che svolgono il tirocinio presso l'Avvocatura dello stato o altro ente pubblico, e coloro che invece lo svolgono in uno studio legale privato.

Per la fretta di approvare entro la legislatura il disegno di legge, invece, non si è ritenuto di modificarne l'articolato, approvato a ottobre scorso dalla Camera dei deputati, né di discutere i 150 emendamenti proposti dai Radicali.

Risultato: come evidenziato dalla stessa Commissione Lavoro del Senato, l'attuale articolo 41 della controriforma viola palesemente l'articolo 35 della Costituzione (v. seduta della medesima Commiss. n. 366 del 27 novembre 2012, sul sito senato.it), oltre che l'articolo 3 Cost., naturalmente (principio di uguaglianza), e ciò è sufficiente per fare invalidare tutta la legge dalla Corte Costituzionale, anche in caso di promulgazione del Presidente della Repubblica.
Si parla di controriforma forense (la legge approvata lo scorso 21 dicembre 2012), in quanto la RIFORMA DELLE PROFESSIONI, invero, è stata GIA' FATTA attraverso un regolamento governativo in delegificazione (ovvero il DPR PROFESSIONI 137/12).

Infatti, il 13 agosto 2012 è stata fatta la delegificazione dell'ordinamento forense, come previsto dall'art. 3 comma 5 del decreto legge n. 138/2011, e poi attuato col Decreto Presidente della Repubblica 7 agosto 2012 n. 137 (cd. Professioni).
La volontà del Governo Monti è sempre stata quella di liberalizzare la professione e di consentire l'accesso alle "libere" professioni con laurea v.o. (o specialistica/magistrale) e tirocinio/praticantato, senza alcun esame di stato, e ciò si noti, indifferentemente per tutte le libere professioni, non solo per la nostra.

Proprio per tale motivo, con l'art. 3 comma 5 d.l. 138/11, si ribadisce, è stata prevista la DELEGIFICAZIONE DI TUTTI GLI ORDINAMENTI PROFESSIONALI VIGENTI ALLA DATA DEL 13 AGOSTO, E QUINDI IL R.D.L. 1578/1933 E IL R.D. 37/1934,
NON SONO PIU' IN VIGORE.

Da qui la necessità della lobby degli avvocati di fare approvare subito la nuova legge professionale, per evitare che, in attuazione del DPR PROFESSIONI 137/2012, LA PROFESSIONE FOSSE LIBERALIZZATA E L'ACCESSO FOSSE LIBERO PER TUTTI.

AD OGGI VI SONO SOLO:
-L'ART. 3 COMMA 5 DEL DECRETO LEGGE 138/2011(MANOVRA-BIS);
-IL DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 AGOSTO 2012 N. 137 (di riforma di tutti gli ordinamenti professionali);
-LA NUOVA DISCIPLINA DELL'ORDINAMENTO FORENSE APPROVATA LO SCORSO 21 DICEMBRE DAL SENATO (IN CORSO DI PROMULGAZIONE);
-LA DIRETTIVA CD. QUALIFICHE DEL 2005 (che contiene un percorso alternativo alla via spagnola, con una prova attitudinale da sostenersi davanti al Consiglio Nazionale Forense);
-LA DIRETTIVA CD. SERVIZI 2006/123/CE (recepita col decreto legislativo n. 59/2010).

P.s. Per chiarimenti sulla normativa vigente dal 1 gennaio 2013, potete consultare lo stesso sito del CNF (www.cnf.it): a lato, trovate un link con le norme della manovra di agosto 2011 (da cui è iniziato tutto l'iter di riforma delle professioni) e tutte le modifiche successive introdotte sotto il Governo Monti, in vista della completa apertura del mercato (come richiesto al Governo Italiano dalla Commissione Europea e dalla BCE e come ci si era impegnati a fare nell'estate 2011), e che sarebbe dovuta avvenire in modo completo lo scorso 31 dicembre 2012, (v. art. 3, comma 5 bis, decreto-legge 138/2011), lobby permettendo.

Quest'ultima (la lobby), in sostanza, vuole vanificare la riforma (e la conseguente liberalizzazione) già avvenuta lo scorso agosto 2012, lo dico per tutti quelli che non se ne fossero accorti o non avessero seguito tutto l'iter della riforma e della controriforma, da agosto 2011 ad oggi.

Come si dice in questi casi: cambiare tutto, per non cambiare nulla...


Torna al forum