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Nessun avvocato, abogado, avocat o praticante vada a votare a febbraio!
237 messaggi, letto 4458 volte
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Da: Avv. Professore FETENTE03/01/2013 22:04:17
A Grillo non muovo alcuna critica, mentre una devo necessariamente farla a te: non si scrive "qual'è", l'apostrofo non ci va !!!!!!!!!!

Da: jinog03/01/2013 23:05:44
Neppure io voterò.
Ingroia?
Doveva per forza attaccare Grasso?
Non ho gradito...

Da: ninoc04/01/2013 07:57:45
Non votare é da irresponsabili!

Da: BASTAAAA!!!04/01/2013 11:03:40
BASTA,MIA FIGLIA NN E' ANCORA MAGGIORENNE E L'EDUCHERO' A NN VOTARE PIU' FINCHE' QUESTO PAESE NN LA SMETTERA' DI ESSERE LA REPUBBLICA DELLE BANANE.FINO AD OGGI NN AVEVO PERSO NEANCHE UNA TORNATA ELETTORALE ANDAVO PURE AI REFERENDUM,ORA HO CHIUSO.

Da: ninoc04/01/2013 16:09:22
Complimenti al bell' esempio che darai non votando ...E come pensi di modificare le cose a chiacchiere?!
Idiozie simili squalificano tutto un paese!!!

Da: Anto2504/01/2013 17:49:37
Non si puó sentire in un forum di aspiranti avvocati la richiesta di non eserciare un diritto costituzionalmente garantito. Io andró a votare e voteró il Movimento 5 stelle.

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Da: marittox05/01/2013 00:52:18
Invito tutti ad una piccola e semplice riflessione:

L'Italia ha perso la sovranità monetaria, ovvero non può più battere moneta. Quando ne ha necessità (per pagare i dipendenti pubblici; medici, insegnanti, servizi statali ecc...) la deve quindi chiedere in PRESTITO alle banche private il denaro che le serve, con i soliti INTERESSI.

La radice del problema (semplificando molto) è questa: l'Italia chiede 1000 in prestito e l'anno dopo deve restituire 1060 (i 1000 chiesti in prestito + i 60 di INTERESSI). Quei 60, caro Giannino, NON ESISTONO! Perché? Perché l'Italia non se li può creare, visto che non può battere moneta, e la banca privata non li ha mai stampati, visto che ne ha prestati SOLO 1000.

E' già... l'Italia deve restituire SOLDI che non sono MAI STATI STAMPATI DA NESSUNO e che quindi NON ESISTONO!

A questo punto, cosa può fare l'Italia per restituire quei 60 euro che non ha? Ha solo 2 possibilità... ripeto SOLO 2.

1) - La prima è andare a prenderli dai risparmi dei suoi cittadini: in parole povere AUMENTARE LE TASSE

2) - La seconda è chiedere un nuovo prestito, carico anch'esso di interessi, per pagare i vecchi interessi: in parole povere AUMENTARE IL DEBITO

Se ci fate caso, da quando stiamo usando l'EURO, una moneta STRANIERA A PRESTITO, queste 2 cose sono AUMENTATE COSTANTEMENTE: tutti gli anni e senza POSSIBILITA' DI UNA VIA DI FUGA.

Sotto il governo Monti, poi, abbiamo poi raggiunto l'APOTEOSI, con le tasse che hanno toccato il RECORD MONDIALE ed un aumento del debito pubblico MAI AVUTO PRIMA NELLA STORIA D'ITALIA.

Mi dispiace, ma non voterò nessuno che in qualche modo SOSTENGA L'EURO e QUESTA EUROPA schiava delle banche.

Ti invito a rifletterci un pochino perché la situazione, così com'è, ci porterà IRREVERSIBILMENTE vero una nuova Argentina, la cui situazione era la MEDESIMA. E' MATEMATICO!

Tutte le vostre belle proposte, sono solo PEZZE temporanee che non risolvono alla radice il MALE economico di questo Paese.

Il partito che proponi, non mette in discussione L'EURO per cui non lo voterò e non lo sosterrò.

Da: Le votazioni più pazze del mondo05/01/2013 17:58:32
A febbraio si vota e la confusione regna suprema. Ad oggi il primo partito è quello dell'astensione, dato al 46% circa. L'uomo dei miracoli è tornato, dopo aver fatto mille passi indietro e avanti, ha deciso di occupare tv, giornali, radio 24 ore su 24, propinando le solite promesse : togliere l'IMU (prima si chiamava ICI) e riformare la giustizia (ovvero aggiustare i suoi processi). Il PDL, però, si è sfaldato e la Lega non sembra intenzionata ad allearsi con il Cavaliere. A sinistra, il PD ha sempre l'annoso problema dell'alleanze: i partiti che lo compongono sono spesso distanti tra loro. Inoltre, non ha risolto il problema del ricambio della classe dirigente (per tutti v. il caso Rosi Bindi). Al centro, Casini e Fini si sono aggrappati a Monti, che dovrebbe riunire le varie anime dei moderati. Gli italiani avranno digerito le tasse che il governo tecnico ha fatto loro ingoiare? Restano, infine, gli outsider ovvero Grillo e Ingroia, tacciati di populismo e disfattismo. In tutta questa accozzaglia di partiti, alleanze posticce, gli italiani cosa devono fare, chi devono votare? Tra un mese l'arcano sarà svelato, ma in cuor mio so già che le cose non cambiarenno. Infatti, Bersani vincerà le elezioni ma non sarà in grado di governare il paese senza l'appoggio dei soliti politicanti, e alla fine chi ci rimetterà saremo sempre noi.

Da: niuniop06/01/2013 10:00:34
C'E' UN MODO LEGALE PER NON FARE PROTESTARE ED OTTENERE UN RISULTATO OTTIMO..

Con la legge elettorale in vigore, non andando a votare facciamo il loro gioco..

invece un'articolo della legge elettorale esattamente ..Art. 104 comma 5...noi possiamo presentarci al nostro seggio elettorale , con la scheda e il documento,

...ci facciamo registrare e solo allora quando ci stanno dando le schede da votare

...noi chiediamo al presidente di seggio di mettere a verbale una nostra dichiarazione dove ci sarà scritto ...NON VOTO PERCHE' NON MI SENTO RAPPRESENTATO DA NESSUNO...

Il presidente non può rifiutarsi perchè passibile di multa da 4.000 euro ..o reclusione fino a tre mesi... cosi facendo noi risultiamo di aver votato ma il nostro voto non va a nessuno..ma fa cumulo di presenze...

ISTRUZIONI PER L'ELETTORE:



      1)   Andare a votare, presentarsi con i documenti + tessera elettorale e farsi vidimare la scheda



       2) NON TOCCARE LA SCHEDA (se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del             premio di maggioranza)

       2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (dopo vidimata), dicendo: 'rifiuto la scheda per           protesta, e chiedo che sia verbalizzato!'



       3) pretendere che venga verbalizzato il rifiuto della scheda



       4) esercitare, se si vuole, il proprio diritto di aggiungere, in calce al verbale, un commento che

          giustifichi il rifiuto                       (ad esempio, ma ognuno decida il suo motivo: 'nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta' - oppure:

'perché nessun partito ha nel suo programma il ripristino della sovranità monetaria costituzionale')         

(d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 - art. 104, già citato) così facendo non voterete, ed eviterete che il voto,nullo o            bianco, sia conteggiato come quota premio per il partito con più voti.

_______________________________________________________________________________



DICHIARARE:        NON MI SENTO RAPPRESENTATO DA NESSUNO E PER QUESTO NON ESPRIMO PREFERENZE !            (dichiarare che non sentendovi rappresentati non esprimete preferenze, è un diritto di chi vota), BISOGNA PRETENDERE, E' LEGGE, L'ESATTA TRASCRIZIONE DELLA VS DICHIARAZIONE !!!            SE SI RIFIUTANO CHIAMARE LE FORZE DELL'ORDINE PRESENTI. RICORDATE è UN VS '' DIRITTO ' !!

Seguendo la procedura la scheda non è nulla, e non puo essere attribuita a nessun partito,

Come ricordato, il segretario di sezione è obbligato a verbalizzare qualsiasi reclamo provenga dagli elettori.

Benché forti di questa norma, evitare in ogni caso di passare dalla ragione al torto ed incorrere nelle sanzioni previste per chi turba il regolare svolgimento delle operazioni di voto. Di fronte all'eventuale ostinazione dei presidenti e alla riluttanza dei segretari a non verbalizzare, e laddove non ci si senta in grado di sostenere il confronto, evitare di farsi

coinvolgere in accese ed inutili discussioni. Rivolgersi invece alla forza pubblica per richiedere l'intervento dell'ufficiale giudiziario che può avere accesso nella sezione per notificare al presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione (art. 44 comma 4 D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361 e successive modifiche).





SE NOI TUTTI, POPOLO FACCIAMO COSI,

  ANCHE  SE MANDANO I LORO TIRAPIEDI A VOTARE, NON RAGGIUNGERANNO MAI LA MAGGIORANZA E PER FORZA MAGGIORE DEVONO PRENDERNE COSCIENZA...





link della legge elettorale:

http://www.riforme.net/leggi/testo-unico-leggi-elettorali.htm



................A.T.T.E.N.Z.I.O.N.E...................

Da più parti arriva la richiesta di un riscontro di legge puntuale circa la possibilità di non ritirare o restituire le schede elettorali, con conseguente verbalizzazione dei motivi del rifiuto o della restituzione.

Il dubbio, è che in assenza di una previsione normativa chiara i Presidenti di seggio potrebbero facilmente mettere in difficoltà chi volesse portare avanti questo tipo d'iniziativa.

Di fronte ad una simile difficoltà si potrebbe agevolmente rispondere con una richiesta

analoga per il motivo opposto: dove sta scritto che all'elettore è fatto divieto di restituire la

scheda e l'impossibilità, quindi, di esigere la verbalizzazione dei motivi del gesto?

Neanche questo, appunto, sta scritto da alcuna parte. In linea di principio, quindi, in

assenza di divieti espliciti o desumibili dal combinato disposto di più norme, la presunzione

sta tutta a vantaggio di ciò che non è stato in alcun modo vietato.

Da: vgtreex07/01/2013 02:14:18
Io voto!

Da: tobias07/01/2013 03:18:12
bueno. Se por votare ce sierve on lassiapaxare,bé forse è mieglio non andare, porche lo mettono ento o ....

Da: Gonzallos08/01/2013 00:25:50
¿Sabes lo que pienso?
Si usted es un vago inútil.
Os deseo un año mejor, pero creo que usted nunca verá su final ...

Da: tobias08/01/2013 01:10:23
Bueno. Non hos comprendido le utimes 200 paroles, ma pienso che se se hano problemi de lingua c'ess'iempre la possibilità de farselo mette ento o ....

Da: vgtreex08/01/2013 22:16:23
Siete delle nullità!

Da: Ragazzi miei...08/01/2013 23:42:28
...potete votare, non votare, far mettere a verbare qualunque cosa... ma una cosa è certa: le cose non cambieranno mai !!!!!

Ci sarà sempre la distinzione tra ricchi e poveri, tra oppressori ed oppressi, tra privilegiati e sventurati, tra chi paga le tasse e chi ne beneficia !!!!!!

Non voglio far retorica, ma essere solo realista !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: avocat08/01/2013 23:45:08
Ecco perché serve un segnale chiaro...
NESSUNO VOTI A FEBBRAIO!!!

Da: enzinox09/01/2013 18:29:36
Con che faccia le forze politiche presenti in Parlamento si candidano a governare il Paese, senza aver modificato la legge elettorale? Quali Camera e Senato usciranno dalle urne? Nulla hanno potuto i moniti del presidente della Repubblica, tanto meno la presenza dei tecnici, e la legge Calderoli regolamenterà anche lo svolgimento delle prossime elezioni politiche.
Anche nella formulazione delle future liste elettorali conteranno esclusivamente la lealtà e fedeltà alle segreterie dei partiti. La capacità degli eletti di farsi portatori delle istanze del corpo elettorale non avrà alcun peso. Di fronte a questo quadro desolante la foglia di fico di un sistema di partiti alla deriva è l'iniziativa del Partito democratico di dar voce con le primarie di fine anno agli iscritti per la scelta dei candidati.
Certo il Pd dimostra di aver almeno presente il problema che gli altri fingono di ignorare, ma gravissimo e del tutto inaccettabile è il silenzio di tutti gli altri partiti, la colpevole ignavia di quelli rappresentati in Parlamento che si sono ben guardati dal modificare la legge elettorale, preferendo la cooptazione. Con che faccia le forze politiche presenti in Parlamento si candidano a governare il Paese da qui al 2018 e si lamentano dell'antipolitica, che quotidianamente alimentano in maniera indecente?

Da: Una delle poche consolazioni...09/01/2013 20:40:21
...è che quest'anno scade il mandato di Napolitano !!!!!

Finalmente se ne va in pensione il peggior Presidente (della Repubblica) che l'Italia abbia mai avuto !!!!!!!!

Da: infatti...lui...10/01/2013 09:04:45
È uno dei migliori protagonisti della situazione rovinosa in cui versiamo...

Da: niun10/01/2013 15:14:42
Quindi non votando cosa risolvete?!
Bravi gli sciocchi...

Da: hujoka12/01/2013 00:55:03
Bravo tu, idiota.
Dopo lo showgirl dei clown santoro-berlusconi, ancora pensare a votare?!
ma andate in mona!

Da: volevi dire...12/01/2013 05:41:16
Show, idiotaaa!

Da: Non votate il nano12/01/2013 13:53:39
Senza verità non c'è democrazia. Non c'è bisogno di rievocare Hannah Arendt, per capire quanto pesi l'irriducibile "incultura" democratica nella parabola di Silvio Berlusconi. Anche in questa sesta, titanica e disperata "discesa in campo", la verità raccontata dal Cavaliere agli italiani naufraga miseramente di fronte alla storia e alla cronaca. E com'è sempre accaduto nel corso di questi rovinosi diciassette anni, la sua propaganda politica affonda mestamente di fronte all'evidenza dei fatti. Come la manipolazione della realtà è stata il suo "metodo di governo", la menzogna è tuttora il format della sua campagna elettorale. Dagli ultimi due Truman show andati in onda sulla Rai a Porta a Porta e su La7 a Servizio Pubblico, è possibile tracciare un "decalogo" delle falsità più clamorose. Le nuove, dieci bugie dell'imbonitore di Arcore.

LA CONGIURA CONTRO IL GOVERNO
Afferma l'ex premier, per spiegare la drammatica caduta del suo governo nell'autunno di due anni fa: "Quello che è successo per farmi cadere è stata una congiura, nazionale e internazionale, e anche per la storia serve istituire un'indagine con una commissione d'inchiesta".

Nella fantasiosa ricostruzione "complottarda", Berlusconi non dice mai il vero, unico motivo che l'ha costretto alle dimissioni:

l'8 novembre 2011 il suo governo cade di fatto alla Camera, dove il Rendiconto generale dello Stato passa con appena 308 sì, rispetto ai 316 del voto di fiducia. Lui stesso, allora, commenta: "Mi dimetto, per colpa di otto traditori". Nessuna "congiura", dunque. Semplicemente, la maggioranza di centrodestra si è sfasciata.

LO SGAMBETTO TEDESCO SUGLI SPREAD
Nella teoria del complotto, il Cavaliere chiama in causa anche i "nemici" tedeschi: "A innescare l'impennata dello spread fu la Bundesbank, che a luglio diede ordine a tutte le banche tedesche di vendere i Btp italiani".
Non è vero, e lo stesso leader del Pdl si è dovuto in parte correggere (video). La banca centrale tedesca è del tutto estranea ai movimenti sui titoli di Stato. Ad alleggerire le posizioni in Btp è la Deutsche Bank, banca privata, che vende titoli pubblici sul mercato secondario nell'aprile 2011, cioè tre mesi prima che in Italia si profili lo spettro del default sul debito sovrano.

L'ITALIA È FORTE, LA CRISI NON ESISTE
Nei suoi ultimi tre anni di governo, l'ex presidente del Consiglio nega fino al paradosso l'esistenza della crisi e della recessione. A maggio 2009 dichiara: "Il momento peggiore è passato, ci sono chiari segni di miglioramento". Al G20 di Cannes, il 4 novembre 2011, in piena tempesta europea sull'Italia, aggiunge: "Siamo un'economia forte, la terza del mondo. Il nostro stile di vita è quello di un Paese benestante, i consumi non diminuiscono, i ristoranti sono pieni, negli aerei non si riesce a prenotare".

Era falso già nel 2009: per Eurostat allora il Pil italiano crolla del 5,5%. È ancora più falso nel 2011: la Borsa di Milano cede in un anno il 25,6%, secondo Confcommercio chiudono 9 mila ristoranti, l'Istat certifica un -16,5% nei viaggi aerei. Non è tutto. Giovedì scorso, da Santoro, Berlusconi insiste: "Non devo chiedere scusa, non annetto nessuna responsabilità al mio governo nella crisi, e confermo tutto quello che dissi nel 2009: la crisi finanziaria è esplosa due anni dopo" (video). Appunto: il suo leggendario "discorso sui ristoranti pieni" non è del 2009, ma dell'autunno 2011. A crisi già drammaticamente deflagrata.

LA BATTAGLIA SULL'IMU
Per giustificare la feroce campagna contro Mario Monti sull'Imu, Berlusconi ricorda: "Non è in questa direzione che doveva andare l'Imu. Doveva comprendere tutte le imposte locali, e colpire gli immobili ma non la prima casa che per noi è sacra. Abbiamo fatto tutti i tentativi per farla cambiare, ma non ci siamo riusciti".

Anche questa è una mezza menzogna. Intanto l'Imu fu introdotta comunque dal suo governo, con il decreto legislativo numero 23 del 14 marzo 2011. E in ogni caso, mentre risulta un pacchetto di emendamenti presentati nel corso dell'iter parlamentare, nessuna contrarietà è mai stata manifestata dal segretario del Pdl Alfano, durante i tre vertici con Monti e Bersani che portano, nel dicembre 2011, al varo del decreto Salva-Italia. Se battaglia c'è stata, non è apparsa così "convinta".

LA LOTTA CONTRO L'EVASIONE FISCALE
È la più falsa, nel gioco delle tre carte del Cavaliere. Mercoledì scorso, nel salotto di Vespa, declama: "Non ho mai sostenuto l'evasione fiscale. Lei sta parlando al presidente del Consiglio che ha combattuto di più l'evasione fiscale".

È vero l'esatto contrario. Già nel 2004, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, definisce "moralmente autorizzati" gli evasori ai quali "lo Stato avanza la richiesta scorretta superiore al 50%". E mercoledì scorso, sempre da Vespa, lo ripete: "C'è un clima di terrore per colpa di Equitalia... È moralmente accettabile non pagare tasse ingiuste". Non solo. Il primo atto del suo ultimo governo, nel giugno 2008, è la legge che azzera la norma sulla "tracciabilità" introdotta dal governo di centrosinistra: il limite all'uso del contante, fissato da Prodi in 100 euro, viene alzato a 12.500 euro. Gli evasori ringraziano. Non a caso, tre anni dopo, lo stesso Tremonti deve fare retromarcia, e riportare il limite a 500 euro. Ma ormai è troppo tardi.

IL FALSO PROBLEMA DEL DEBITO PUBBLICO
"Il nostro debito pubblico è un falso problema - sentenzia il leader azzurro da Santoro - perché intanto bisogna considerare che a fronte di questo debito c'è un attivo infinitamente più grande, e poi  in rapporto al Pil bisogna considerare l'economia sommersa".

La teoria è stravagante. La bugia è provata: l'Istat, nel quantificare il Prodotto interno lordo, tiene conto del sommerso già dal 1987, per una quota pari al 17%.

IN ITALIA NON SI POSSONO FARE I DECRETI
Per articolare il suggestivo "movente" che spiega la necessità di una "profonda riforma della nostra architettura politico-istituzionale", Berlusconi a Servizio Pubblico afferma: "L'Italia è ingovernabile. Da noi il governo, al contrario di quello che accade in tutti i Paesi occidentali, non può intervenire con lo strumento del decreto legge, immediatamente esecutivo, ma solo con i disegni di legge, che hanno tempi di approvazione tra i 450 e i 600 giorni".

È l'ultima "invenzione" della settimana, la più folkloristica. Nella Storia repubblicana, il Berlusconi III della legislatura 2001/2006 vanta il record assoluto nel ricorso ai decreti legge (di vigenza immediata e da convertire entro 60 giorni) nel solo primo anno di governo: ben 54. Nel primo anno del Berlusconi IV, il Cavaliere presenta e fa approvare 34 decreti legge, dal salvataggio Alitalia ai rifiuti in Campania. Nell'intero arco dell'ultima legislatura, cioè nei 42 mesi che corrono tra il 2008 e il 2011, il suo governo presenta e fa approvare 80 decreti legge.

MAI PAGATO UNA DONNA PER FARE L'AMORE
Di fronte alle domande rimaste sempre senza risposta sui suoi rapporti con Noemi Letizia, Ruby Rubacuori, le Olgettine e i soldi erogati a Barbara Matera fino alla sua candidatura alle elezioni europee (video), il Cavaliere giura: "Non ho mai pagato una donna per fare l'amore".

In realtà, la "letteratura" giudiziaria e processuale sulle escort a disposizione dell'ex presidente del Consiglio nelle "serate eleganti" di Palazzo Grazioli, Arcore e Villa Certosa, è veramente infinita. Agli atti dell'inchiesta di Napoli sulla presunta estorsione di Tarantini e Lavitola nei suoi confronti, il procacciatore di donne barese parla al telefono delle ragazze che porta ogni fine settimane a casa del Cavaliere: "Berlusconi le ha sistemate tutte. Sabina Began (la famose "Ape Regina") si è sistemata per tutta la vita...". Nell'inchiesta barese, innescata dalle rivelazioni di Patrizia D'Addario, quest'ultima il 5 novembre 2009 al telefono con Tarantini dice: "Stanotte con Silvio non abbiamo chiuso occhio. È andata bene, ma niente busta però. Come mai? Mi avevi detto che c'era una busta...". Presso il tribunale di Milano, infine, pende ancora il giudizio sul caso Ruby, dove Berlusconi è imputato per prostituzione minorile.

SU RUBY DIFFAMAZIONE SENZA PARI
Proprio il processo Ruby è per l'ex premier il nodo più intricato. A Otto e mezzo si difende: "C'è stata una diffamazione senza pari. Non ho mai detto che era la nipote di Mubarak... E non è vero che la Camera ha approvato una mozione che diceva che Ruby era la nipote di Mubarak".

Qui la manomissione del reale diventa impudenza esistenziale. Negli atti del processo milanese nei suoi confronti esiste il verbale della telefonata che l'allora capo del governo fa la notte del 27 maggio 2010 al funzionario della Questura Pietro Ostuni: "Dottore, volevo confermarle che conosciamo questa ragazza, soprattutto spiegarle che ci è stata segnalata come la nipote del presidente egiziano Mubarak". Quanto al voto parlamentare, il 3 febbraio 2011 la maggioranza di centrodestra si impone alla Camera, negando le perquisizioni richieste per il Rubygate e riconoscendo l'incompetenza della procura di Milano, con una mozione che si basa sul seguente assunto formale, e surreale: "Il presidente del Consiglio era realmente convinto che la ragazza fosse nipote di Mubarak".

LA SCHIAVITÙ DEL TELEFONINO
Il Cavaliere detesta i cellulari. Lo assicura a Servizio Pubblico: "Non ho il telefonino, mi priva della libertà e non mi lascia lavorare".

È la frottola più "lieve", ma se vogliamo la più simbolica. Lo dice, negli studi di Santoro, poco dopo il servizio televisivo, ormai celebre in tutto il mondo, che lo ritrae al cellulare a passeggio sul lungofiume di Baden Baden, mentre la Merkel lo aspetta inutilmente per il vertice internazionale che deve nominare Rassmussen segretario della Nato. E agli atti del processo Tarantini-Lavitola fioccano ovunque telefonini e schede telefoniche, in uso all'ex presidente del Consiglio. Spesso non intestati a lui, ma a oscuri trafficanti sudamericani. Il telefono è la sua voce, ma anche la sua croce.
m.giannini@repubblica.it
(12 gennaio 2013)

Da: Non votate avvocati del PD o PDL-LEGA NORD12/01/2013 17:23:23
Non date più voto ad avvocati inseriti nelle liste dei partiti;
la lobby trasversale degli avvocati parlamentari (tutti d'accordo, nessuno escluso,da sinistra a destra: Pd, Udc, PdL e Lega) ha consentito l'approvazione della controriforma lo scorso 21 dicembre 2012, addirittura senza che vi fosse il numero legale in aula, grazie ai pianisti (in particolare del PdL che hanno inserito le schede di senatori assenti, come s'è sentito denunciare e urlare nella diretta televisiva dal Senato).

Gli unici ad essersi opposti in aula, con due pregiudiziali di incostituzionalità, all'approvazione del disegno di legge sono stati i Senatori Radicali Poretti e Perduca.

L'approvazione è stata tutta una forzatura, leggete il resoconto sul sito della Senatrice Poretti (12 fantasmi fanno approvare la controriforma forense):

donatella poretti.it

o sul blog del Senatore Perduca

Per cui votate Radicali o Movimento 5 Stelle, al limite, e che non siano avvocati o docenti universitari, mi raccomando, passateparola...

Da: avocat12/01/2013 17:30:29
Molto semplice x me: non voterò affatto!

Da: Non votate avvocati del PD o PDL-LEGA NORD (bis)12/01/2013 20:34:32
Peraltro alla Camera dei deputati, come si evince dall'iter e dai lavori preparatori consultabili su parlamento.it, vi è stata un'approvazione del disegno di legge con la nomenclatura:

- "conclusione anomala per stralcio"

e ciò in quanto era passato l'emendamento dell'On.le Beltrandi (Radicale), relativo all'art 46 del precedente testo, ove si prevedeva l'esame di stato con cadenza semestrale, anzichè annuale (poi artatamente stralciato a fine seduta su richiesta del PdL).

Se fate attenzione, infatti, nell'attuale testo,  non viene più indicato quante volte e in quale periodo dell'anno debba svolgersi l'esame, e ciò perchè la versione precedente dell'art. 46 è misteriosamente scomparsa dal testo del provvedimento
(confrontate il testo approvato dal Senato il 23 novembre 2010 con quello della Camera del 31 ottobre 2012).

I vizi di incostituzionalità della legge (e del processo di formazione della  medesima in parlamento), sono evidenti a tutti...

Da: Non votate avvocati del PD o PDL-LEGA NORD (ter)12/01/2013 21:23:17
Infine, la Commissione Lavoro del Senato, aveva espressamente invitato a modificare la formulazione dell'articolo 41 del disegno di legge (relativo al tirocinio), in quanto, non prevedendosi la corresponsione di un compenso per i praticanti avvocati durante il primo semestre di pratica, si introduce un'ingiusta sperequazione tra coloro che svolgono il tirocinio presso l'Avvocatura dello stato o altro ente pubblico, e coloro che invece lo svolgono in uno studio privato.

Per la fretta di approvare entro la legislatura il disegno di legge, invece, non si è ritenuto di modificare l'articolato di legge, approvato a ottobre scorso dalla Camera dei deputati, né di discutere i 150 emendamenti proposti dai Radicali.

Risultato: come evidenziato dalla stessa Commissione Lavoro del Senato, l'attuale articolo 41 della controriforma viola palesemente l'articolo 35 della Costituzione (v. seduta della medesima Commiss. n. 366 del 27 novembre 2012, sul sito senato.it), oltre che l'articolo 3 Cost., naturalmente (principio di uguaglianza), e ciò è sufficiente per fare invalidare tutta la legge dalla Corte Costituzionale, anche in caso di promulgazione del Presidente della Repubblica.

Da: Non votate avvocati del PD o PDL-LEGA NORD (ter)12/01/2013 21:31:57
Infine, la Commissione Lavoro del Senato, aveva espressamente invitato a modificare la formulazione dell'articolo 41 del disegno di legge (relativo al tirocinio), in quanto, non prevedendosi la corresponsione di un compenso per i praticanti avvocati durante il primo semestre di pratica, si introduce un'ingiusta sperequazione tra coloro che svolgono il tirocinio presso l'Avvocatura dello stato o altro ente pubblico, e coloro che invece lo svolgono in uno studio privato.

Per la fretta di approvare entro la legislatura il disegno di legge, invece, non si è ritenuto di modificare l'articolato di legge, approvato a ottobre scorso dalla Camera dei deputati, né di discutere i 150 emendamenti proposti dai Radicali.

Risultato: come evidenziato dalla stessa Commissione Lavoro del Senato, l'attuale articolo 41 della controriforma viola palesemente l'articolo 35 della Costituzione (v. seduta della medesima Commiss. n. 366 del 27 novembre 2012, sul sito senato.it), oltre che l'articolo 3 Cost., naturalmente (principio di uguaglianza), e ciò è sufficiente per fare invalidare tutta la legge dalla Corte Costituzionale, anche in caso di promulgazione del Presidente della Repubblica.

Da: ninoc14/01/2013 00:46:58
NON VOTATE MONTI!

Da: huyguo14/01/2013 09:00:30
Voto Ingroia.
Mi rappresenta la sua rettitudine, la sua semplicità, la sua onestà

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