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Concorso per 12.000 DOCENTI - Discussione principale
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Da: @ultimo post05/09/2015 21:43:27
brutta cosa l'invidia
prendetelo in culo precari bastardi
Rispondi

Da: @ultimo post05/09/2015 21:58:58
e a tutti quei precari ignoranti che comunque verranno stabilizzati,rivolgo il seguente augurio : di dover andare a lavorare ad almeno 500 km da casa
mi sembra il minimo per chi non ha mai dimostrato il suo valore vincendo un concorso
io il concorso l'ho vinto,con merito,con le mie sole forze e risultando 32° su più di 1000 partecipanti

rinnovo il mio invito a prenderlo in culo,precari bastardi e invidiosi
Rispondi

Da: Gli insegnanti sono maleducati06/09/2015 07:12:04
"Stefania Giannini, il ministro dell'Istruzione, è stata contestata durante la Festa Nazionale dell'Unità. Un gruppo di circa 30 insegnanti ha iniziato ad urlare "Questo è sfruttamento" nel momento in cui la Giannini ha detto che è stato firmato il decreto alternanza scuola lavoro. Durante la serata ci sono stati poi tanti altri momenti di tensione e di polemiche con gli insegnanti seduti tra il pubblico che brandivano tra le mani cartelli e striscioni di protesta. In diverse occasioni hanno urlato "Vergogna", chiesto più "dignità" e rispetto per il loro "lavoro".

Il ministro si è difeso e soprattutto ha sostenuto la bontà delle azioni del governo: "Credo che questo generi un consenso più silenzioso e meno organizzato di quello che stasera abbiamo il piacere di ospitare". Come dire che tutti quelli che sono d'accordo non scendono in piazza per dirlo, mentre i "pochi" che sono in disaccordo alzano spesso la voce e si fanno sentire."
Rispondi

Da: per @ultimo post06/09/2015 16:16:42
voi non siete insegnanti  dato le cose idiote che scrivete qui sopra....siete poveri frustrati che fanno un altro lavoro.....probabilmente rispondete in un call center e siete pieni di bile.
nessun insegnante vincente di un concorso si esprimerebbe in questi termini....scaricate ai mercati generali.... e siete incazzati neri. questo è più probabile.
Rispondi

Da: @ultimo post06/09/2015 16:36:38
PREN-DI-LO IN CU-LO
Rispondi

Da: @ultimo post06/09/2015 16:41:42
si odio tutti quei precari(la stragrande maggioranza) che volevano che il concorso fosse riservato solo a loro
molti di essi,poi,non hanno superato neanche la facilissima prova preselettiva
solo un decerebrato poteva totalizzare meno di 35
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Da: @ultimo post06/09/2015 16:43:13
sì,con l'accento
ma magari parecchi di voi non se ne sarebbero nemmeno accorti
Rispondi

Da: per @ultimo post06/09/2015 19:17:08
Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo buongustaio.


Georges Courteline
Rispondi

Da: al citatore06/09/2015 20:21:18
tu sei meno della scorza delle mie palle
Rispondi

Da: per @ultimo post07/09/2015 10:00:09
concorso profumo 2012.
questo è il merito.
i nostri figli in mano ai tamarri.....
Rispondi

Da: @ultimo post07/09/2015 12:44:59
meglio tamarri che mafiosi come i precari
Rispondi

Da: @ultimo post07/09/2015 12:46:01
volevate che il concorso fosse COSA VOSTRA
Rispondi

Da: @ultimo post07/09/2015 12:47:38
e non siete stati capaci nemmeno di totalizzare 35 punti alla prova preselettiva

DECEREBRATI
Rispondi

Da: @ultimo post07/09/2015 12:59:08
a pensarci bene devo fare una correzione :non volevate che il concorso fosse cosa vostra ma che il concorso non venisse proprio bandito
volevate negare una qualsiasi opportunità ai laureati degli ultimi 10 anni
in questo siete profondamente BASTARDI E MAFIOSI
Rispondi

Da: per @ultimo post07/09/2015 21:36:45
curare  il turpiloquio.... pensare agli alunni .....d'altrocanto se ci si laurea a Tirana lo stile si riconosce.
il concorso è stato una scusa per sistemare ribadisco sistemare i RACCOMANDATI. Altrimenti non si comprende il motivo per cui con le GAE super affollate ci fosse il bisogno di bandire un concorso idiota con prove, queste si,  da decerebrati con una preselettiva che superano solo i lobotomizzati   che magari non hanno letto un libro in vita loro ma che però sanno rispondere a domande come se Giovanni è più alto di marco ma più basso di franco....quanto è alto giovanni....vergogna.
un concorso cretino che non ha misurato nessuna delle qualità di un insegnante. Solo la propensione all'autismo dei partecipanti.
Rispondi

Da: gli imbecilli superano la preselettiva07/09/2015 21:47:06
La Buona Scuola è quella di Giovanni Gentile
di Diego Fusaro - 31/08/2015

Fonte: Il Fatto quotidiano




Si può certo dire quel che si vuole di Giovanni Gentile, criticarlo a fondo sia politicamente sia filosoficamente: mostrare i suoi errori nelle scelte politiche, evidenziare i suoi limiti nella pur grande e originale "riforma" che egli tentò della dialettica di Hegel. Come tutti i grandi pensatori, anche Gentile, pensando in grande, commise anche grandi errori. Gentile resta un grande, nonostante la sua adesione al fascismo.
Resta, poi, il fatto che, oltre a essere, con Gramsci, il più grande pensatore italiano del Novecento, Gentile ci ha lasciato un dono meraviglioso, per il quale dovremmo essergli eternamente grati: il Liceo classico. Come spesso accade, ci si accorge dell'importanza di una realtà a cui siamo abituati solo allorché essa comincia a venire meno, come accade quando manca l'aria: così è per il Liceo classico, la migliore scuola del mondo, concepita dal Gentile ministro dell'Istruzione, fautore della migliore riforma della scuola di cui il nostro Paese abbia ad oggi beneficiato; riforma, certo, discutibile finché si vuole, se si considera che già Gramsci, non senza buone ragioni, la accusava di classismo. Riforma discutibile finché si vuole, sì, ma pur sempre la migliore di cui questo Paese abbia beneficiato.
Resta, d'altro canto, il fatto che il Liceo classico ha reso possibile la superiorità culturale di intere generazioni di liceali italiani rispetto ai loro coetanei di tutto il mondo (provate ad andare in Germania o in Francia per accorgervene). Con l'insegnamento del latino e del greco, ma poi anche con il nobile progetto di formare uomini in senso pieno, unendo tra loro la paideia greca, la raison illuministica e la Bildung romantica, il liceo classico ideato da Gentile resta un unicum nel panorama mondiale e oggi, possiamo dirlo, una vera e propria forma di resistenza al generalizzato "cretinismo economico" (Gramsci) che la cosiddetta mondializzazione sta esportando in ogni angolo del pianeta: cretinismo in forza del quale sempre meno si pensa e sempre più si calcola, in un desolante paesaggio in cui il greco e il latino, la filosofia e l'arte sono liquidati come "inutili" (sic!) dalla stolida ragione calcolatoria che pretende di essere la sola sorgente di senso. Noto, per inciso, che in Spagna hanno già, nei licei, sostituito la filosofia con la finanza!
Il grande dono che Giovanni Gentile ci ha lasciato è ciò che oggi gli "specialisti senza intelligenza" (Weber) dei nuovi governi di centro-destra e di centro-sinistra stanno distruggendo: il latino e il greco, la storia dell'arte e della letteratura saranno presto sostituiti dall'inglese e dalla finanza, dal management e dall'impresa. La barbarie è alle porte e si presenta, con tono rassicurante, come "Buona Scuola", proprio come i bombardamenti si chiamano "missioni di pace" e i colpi di stato finanziari si chiamano "governi tecnici". Orwell era un dilettante: la realtà ha superato la fantasia, facendo apparire normale e plausibile l'inimmaginabile. La barbarie oggi imperante impone di valutare tutto sulla base del solo criterio dell'utilità, alla cui luce la filosofia e l'arte, la teologia e la storia risultano, evidentemente, indegne di essere coltivate e studiate. La stupidità non ha limiti.
Stiamo, in effetti, assistendo alla distruzione pianificata del liceo e dell'università, tramite quelle riforme interscambiabili di governi di destra e di sinistra che, smantellando le acquisizioni della riforma della scuola di Gentile del 1923, hanno conformato - sempre in nome del progresso, della modernizzazione e del superamento delle antiquate forme borghesi - l'istruzione al paradigma dell'azienda e dell'impresa (debiti e crediti, presidi managers, informatica e inglese in luogo del latino e del greco, e mille altre amenità coerenti con la ristrutturazione capitalistica della scuola). La situazione è, davvero, tragica ma non seria.
Anche un bambino si può accorgere di come i continui tagli dei finanziamenti destinati alla cultura (o, in forma complementare, il foraggiamento a flusso continuo delle eterogenee forme dell' "idiotismo specialistico") rispondono essi stessi a un programma politico opportunamente mascherato dietro le leggi anonime dell'economia.
Il silenziamento di ogni prospettiva critica viene oggi ottenuto non più tramite il ricorso alla violenza nelle sue forme dirette e plateali, dal rogo di Bruno e di Vanini alle torture dei non ortodossi di ogni tempo, bensì tramite la rimozione delle risorse necessarie per sopravvivere: vale a dire secondo un modo che - cifra della violenza come categoria economica immanente del capitalismo - rende in larga parte invisibile tanto l'azione dei carnefici quanto la sofferenza delle vittime. Il potere nichilistico della finanza e del capitale deve tagliare ogni testa pensante, sostituendola con il cretinismo economico delle teste calcolanti: la distruzione del liceo classico è una tappa fondamentale di questo criminale processo oggi in corso.
Il capitale non vuole vedere tese pensanti, esseri umani dotati di identità culturale e di spessore critico, consapevoli delle loro radici e della falsità del tempo presente: vuole vedere ovunque il medesimo, cioè atomi di consumo senza identità e senza cultura, in grado di parlare unicamente l'inglese dei mercati e della finanza.
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Da: ma non sanno chi07/09/2015 21:48:39
è Gentile nè Fusaro. Siamo certi che i concorsi pubblici preparino i migliori?
Rispondi

Da: la delegittimizzazione delgli insegnanti. di matte07/09/2015 22:00:33
In un'altra epoca storica la figura del docente occupava una posizione preminente nella società italiana, in particolare nelle piccole comunità urbane. Accanto al parroco e al sindaco quella dell'insegnante scolastico era una figura rispettata, in una scuola ancora troppo legata alla tradizione gentiliana. Con la democratizzazione e l'accesso delle masse all'istruzione la figura dell'insegnante ha via via perso di dignità. Non è riuscita a stare al passo con i mutamenti sociali e con la crescita economica: da un lato essa rimaneva ancorata alla concezione piccolo-borghese paesana, dall'altro subiva il tentativo politico di stravolgerla, di renderla funzionale a un progetto innovatore, ma privo di coerenza e lucidità; il ruolo dell'insegnante è così uscito devastato dalla lunga serie di riforme susseguitesi. Accusati (ingiustamente) di essere una categoria privilegiata, gli insegnanti pagano ora lo scotto del dilettantismo pedagogico dei tanti "riformatori" che ne hanno determinato i destini. La figura del docente non solo ha perduto quell'aura di rispetto e il riconoscimento sociale che le era tributato, ma non è riuscita ad acquisire un'immagine di professionalità che le viene costantemente negata non soltanto in ambito sociale, ma anche in sede politica, da parte di quegli stessi paladini della "buona scuola" che dovrebbero migliorare l'istruzione italiana.

Il senso della centralità dell'insegnante è stato ironicamente ribaltato. Cacciato dal piedistallo sul quale era eretto, è stato fatto salire agli onori della gogna politica e mediatica; facile capro espiatorio di tutti i mali del sistema educativo, la foga riformatrice di politici "rottamatori" e di folli pedagogisti si è concentrata quasi esclusivamente su questa figura. Incapaci di comprendere le origini sistemiche del disastro educativo concretizzatosi dagli anni '90, si è voluto fare dell'insegnante l'incarnazione dei dissesti sociali, politici, culturali e persino del disagio generazionale.

La scuola è stata caricata di eccessive e sproporzionate responsabilità. Si è preteso da essa la risoluzione delle questioni sociali che altre istituzioni non hanno mai risolto. Un pedagogismo retorico diffuso ha inteso concentrare l'educazione non solo cognitiva, ma anche psicologica e morale, entro le mura scolastiche. E ancora una volta, dopo essere stato oltraggiato e delegittimato, l'insegnante si è ritrovato con le spalle cariche delle incombenze sempre più numerose che la società, lavandosi scrupolosamente la coscienza, gli imponeva, ma questa volta dovendo subire la privazione di qualsiasi autorevolezza. All'insegnante si richiede non soltanto di dover insegnare una certa disciplina (compito in sé non facile) ma in aggiunta di dover "comprendere" ed eventualmente risolvere i problemi generazionali di adolescenti alienati, affrontare (in completa solitudine, ovviamente) il disagio delle periferie, gestire le attività extrascolastiche, introdurre e preparare gli allievi al mondo lavorativo o all'università. Non esiste alcun chiarezza su quale sia la funzione assegnata al docente, essa appare confusa tra il ruolo formale della trasmissione per così dire "meccanica" delle conoscenze e gli infiniti ruoli informali assegnatigli dalla società. E tuttavia tutti sono concordi nel puntare il dito su questa figura e nel renderla la causa di problemi più grandi. Non c'è nessun tentativo di fornire agli insegnanti gli strumenti, culturali, professionali e materiali, per far fronte a questa marea indistinta di compiti informali. Vi è soltanto un intento punitivo, che lo sottopone all'arbitrio del dirigente di turno e al caos delle valutazioni.

L'aziendalizzazione della scuola ha costretto i docenti tra due fuochi; da un lato i poteri dittatoriali dei presidi, trasformati in manager di imprese private, dall'altro le ire dei genitori, sollevati dalla possibilità di scaricare le proprie inettitudini sulla scuola. I docenti subiscono per di più le mode meritocratiche del momento, che pretendono di contabilizzare la trasmissione del sapere, assegnando premi e castighi sulla base di quanto si riesca a essere seducenti - ovvero attrarre i capitali privati che dovranno sostituire i sempre più ridotti investimenti pubblici.

La scuola in realtà ha perso qualsiasi funzione educativa, sebbene ipocritamente si dica di porre quest'ultima come priorità assoluta,  ridotta a una succursale della formazione professionale e del mercato del lavoro. In tutto questo l'insegnante è sempre più impotente e l'unico ruolo effettivo che sembra possa pienamente svolgere sia quello di assurgere a capro espiatorio collettivo.
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Da: truzzi leggete.07/09/2015 22:01:29
di Matteo Volpe.
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Da: tamarri preselezionati.07/09/2015 22:06:38
"Che il sistema dei concorsi a tutti i livelli non premi il merito, ma le relazioni tra commissioni e le inclinazioni servili dei futuri docenti è cosa nota. E probabilmente insanabile".Lo dice persino Sgarbi, usando più o meno queste parole.
Chi si ostiene a difendere il sistema ne fa  evidentemente schifosamente parte.
Rispondi

Da: tamarri preselezionati.07/09/2015 22:11:06
"Che il sistema dei concorsi a tutti i livelli non premi il merito, ma le relazioni tra commissioni e le inclinazioni servili dei futuri docenti è cosa nota. E probabilmente insanabile".Lo dice persino Sgarbi, usando più o meno queste parole.
Chi si ostiene a difendere il sistema ne fa  evidentemente schifosamente parte.
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Da: Questo è accaduto a Monza08/09/2015 08:24:43
http://attivistam5s.blogspot.it/2015/09/renzi-contestato-ed-insultato-al-gp-di.html
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Da: @ultimo post08/09/2015 09:18:46
io non sono stato raccomandato,ma ho superato con le mie forze 6 prove(compresa la preselettiva)
chi afferma il contrario senza conoscermi è uno schifoso figlio di puttana
se poi mi dite che la prova preselettiva era per decerebrati(l'ho detto io per prima che era facilissima) e non l'avete superata,ponetevi qualche domanda

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Da: @ultimo post08/09/2015 09:29:05
e comunque avete glissato sul punto più importante che vi qualifica per i bastardi che siete: avete cercato di impadronirvi della scuola tentando di negare una qualsiasi opportunità alle generazioni di nuovi laureati
non ci siete riusciti : sono stato meritatamente assunto a tempo indeterminato e lo PRENDETE IN CULO

salutandovi definitivamente,VI AUGURO TUTTO IL MALE POSSIBILE
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Da: Parapiglia tra contestatori di Renzi e sostenitori08/09/2015 10:26:47
http://www.youreporter.it/video_Parapiglia_tra_contestatori_di_Renzi_e_sostenitori_al_Pd?refresh_ce-cp
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Da: per vincitore elegante13/09/2015 22:57:57
se permetti mi  secca che essendo in graduatoria da 15 anni, dopo avere superato anche io un concorso che adesso è stato annullato, mi veda passare davanti un ignorante selezionato con prove autistiche che non ha mai messo piede in una classe.
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Da: per chi se la tira13/09/2015 23:00:55
e poi smettila di darti tutte queste arie... punto primo le prove erano tre  e non sei... secondo me tu non sei un insegnante...ma se voi vincitori di concorsi Profumo siete tanto intelligenti da superare tutte queste prove perchè prendete alla fine uno stipendio da fame?
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Da: per chi se la tira13/09/2015 23:03:17
almeno nella gae c'è gente di 50 anni  ma chi ne ha trenta se è veramente bravo perchè non va a lavorare nelle aziende private dove deve davvero dimostrare qualcosa a qualcuno? Perchè non andate all'estero come fanno davvero quelli bravi che qui non trovano spazio?
Sarà perchè poi così bravi non siete?
Rispondi

Da: siete solo13/09/2015 23:04:12
dei
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Da: clientelismo13/09/2015 23:05:51
raccomandati
Rispondi

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