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credere nei concorsi? quale alternativa per costruire una stabilità?
57 messaggi, letto 4947 volte
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Da: scoraggiatissima04/01/2012 16:00:01
Apro questo topic, facendo una premessa: il forum di mininterno, in questi anni, per me è stato fonte di incoraggiamento, perché ho "incontrato" persone preparate e con i miei stessi problemi lavorativi/esistenziali.

Mi trovo in una continua altalena: comincio a studiare per i concorsi, nel frattempo trascuro vita sociale e privata, poi, per una qualsiasi questione di ordine pratico la mia, pur fragile, concentrazione sullo studio si rompe e abbandono tutto. Così, entro nella fase "non farò più concorsi in vita mia"; dopo qualche mese, riecco l'altalena, ritorno sui miei passi e mi dico "non ho alternative".

Come riuscite a "credere" nei concorsi e continuate a studiare?
Se si studia (seriamente) occorre serenità e concentrazione (serenità e concentrazione dei 20 anni!) -oltre ad una grande passione per le materie tecniche - tutte cose che a me mancano…
Qual è la vostra esperienza?

A volte, mi sembra di essere il personaggio del "deserto dei Tartari", egli aspetta per

Da: DDOPO DUE ANNI DI STUDIO04/01/2012 16:13:27
MI HANNO KIAMATO IN UN ANNO QUATTRO ENTI DOVE FECI CONCORSI...SONO STATO ANCHE FORTUNATO MA MI HA SEMPRE SPINTO IL FATTO DI NON AVERE ALTERNATIVE...E NON HO RACCOMANDAZIONI...

Da: scoraggiatissima04/01/2012 16:19:33
…Ops, ho lasciato la frase in sospeso (ho premuto inavvertitamente invio).
Il protagonista del "deserto dei Tartari" aspetta il nemico inutilmente, senza rendersi conto che la vita, nel frattempo,  trascorre. Ecco, a volte, mi sento come questo personaggio e ho paura di vivere della "speranza del prossimo concorso", ma il tempo continua a procedere…

Da: cara scoraggiata04/01/2012 16:38:04
credo che la maggior parte dei giovani una volta usciti dall'università si trovino di fronte alle proprie speranze infrante, alle disillusioni e al tuo stesso scoraggiamento. Dovresti cercare di capire che tipo di opzioni realisticamente ti si presentano innanzi. Se pensi che nel privato non ci siano per te buone possibilità di occupazione allora rimane solo il concorso pubblico. Come ha detto chi ha scritto prima di me la mancanza di alternative dovrebbe spronarti. Forzati e studia. Magari non andrà bene la prima volta, e neppure la seconda. Tu studia ancora e se sei sfortunata non andrà bene neppure la terza, ma alla fine se davvero sei preparata non c'è sfortuna che tenga. Credo che dietro la maggior parte dei successi ci sia impegno e determinazione. Potresti pure trovarti  un lavoretto part time qualsiasi per affrontare lo studio con più serenità e distrarti un po'.

Da: scoraggiatissima04/01/2012 16:40:24
interessante il tuo modo di vivere la non-alternativa come  sprono.
A me procura ansia. Mi spiego: un mio amico, che lavora nel privato, è riuscito a prendere delle idoneità. Egli sostiene che sbaglio approccio mentale verso i concorsi (tipo "ultima spiaggia"). Mi sono detta, sempre, che lui può prendersela con più filosofia, perchè, comunque, lavora.

Da: scoraggiatissima x cara scoraggiatissima04/01/2012 16:46:25
ti ringrazio delle tue parole.
Lavoro nel privato o part time uguale a zero (ho mandato cv in tutta Italia, ma non ho ottenuto neppure un colloquio di lavoro).
Per distrarmi  (e far andare avanti il cv) faccio del volontariato.

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Da: cara scoraggiata04/01/2012 16:56:08
in effetti anch'io lavoravo quando mi sono messa a studiare per i concorsi. Ne ho fatti 3: un'idoneità, una bocciatura alle preselezioni e l'ultimo l'ho vinto! Da una parte il fatto che si ha già un lavoro ti tranquillizza, ma dall'altra cominci a pensare che ci sono anche tante persone avvantaggiate e con molto tempo a disposizione in più di te! Quindi c'è il rovescio della medaglia come vedi e se sei di natura pessimista magari tendi a rinunciare proprio per questo motivo! I concorsi non sono l'ultima spiaggia...vedili piuttosto come un'opportunità che devi cercare di sfruttare! Comunque anche per il fattore serenità ti avevo detto del lavoretto part time, forse potrebbe aiutare psicologicamente!

Da: disilluso04/01/2012 17:03:32
questa la mia esperienza: una idoneità (ministero della salute) e una bocciatura. Dell'idoneità non ho più speranze, perché il min della salute ha bandito un nuovo concorso, mentre dove sono stato bocciato, hanno assunto tutti gli idonei. Sarei quasi tentato di pensare che ci siano idonei ed idonei...cmnque, si va avanti ed ogni concorso è storia a sè.
Il fattore psicologico conta molto (forse è quello che chiamano fortuna?).

Da: cara scoraggiata04/01/2012 17:04:50
Ah mi sono dimenticata di scriverti che oltre alla mancanza di alternative ha pesato molto il fatto che il mio lavoro nel privato mi avviliva alquanto! Non mi sentivo per niente valorizzata e la prospettiva di passare altri 40 anni così mi opprimeva tantissimo! Ecco questi sono stati i motivi che mi hanno dato più coraggio e determinazione nello studio! Ti faccio tantissimi auguri e spero che il 2012 ti porti fortuna!

Da: scoraggiatissima x cara scoraggiata04/01/2012 17:15:41
ti ringrazio per le tue parole.
l'ambiente di lavoro è importante, ti capisco, anche se il mio non è un lavoro, ma solo volontariato.
Un buon 2012 anche a te.

Da: disilluso04/01/2012 17:18:29
ma se questo lavoro a gratis non ti appaga (oltre che non ti paga), perché continuarlo?

Da: prima lavorare, poi i concorsi04/01/2012 17:18:40
"Ah mi sono dimenticata di scriverti che oltre alla mancanza di alternative ha pesato molto il fatto che il mio lavoro nel privato mi avviliva alquanto! Non mi sentivo per niente valorizzata e la prospettiva di passare altri 40 anni così mi opprimeva tantissimo! Ecco questi sono stati i motivi che mi hanno dato più coraggio e determinazione nello studio! Ti faccio tantissimi auguri e spero che il 2012 ti porti fortuna!"

E si perchè in un ministero, in un ente pubblico, in una rehione, in un comune ti valorizzano? Ma va là...non dire cazzate che questa gente appena uscita dall'università magari ci crede pure...poi però glielo spieghi tu che non è così che funziona..che oggi la pa privatizzat ti dà solo la stabilità e la tranquillità dello stipendio fisso, ma per il resto sei un numero di matricola, un fantozzi qualsiasi?

Riguardo al tema della discussione non ci si può permettere di studiare per i concorsi senza lavorare..lavorare fa comunque crescere mentalemnte e umanamente e consente di affrontare il concorso con uno spirito più maturo...Poi se c'è qualcuno che ti mantiene allora è un altro discorso..ma mi pare ben poco dignitoso.

Da: caro prima lavorare04/01/2012 17:38:01
Per fortuna ho vinto un bel concorso e per il momento mi sento molto valorizzata. Fantozzi proprio non mi ci sento! E cmq se un giorno dovessi provare queste sensazioni di disagio, proverei ancora una volta a cambiare!

E poi non capisco perchè giudichi la dignità di chi si fa mantenere dai genitori mentre studia per un concorso! Allora potrei dirti che secondo me nell'andare a lavorare sentendosi un Fantozzi qualsiasi c'è poco di dignitoso..ma non te lo dico perchè rispetto le scelte altrui dettate da motivi che non conosco!

Da: scoraggiatissima x prima lavorare04/01/2012 17:51:52
hai perfettamente ragione: prima lavorare e, poi, i concorsi, ma ad avercelo un lavoro!
Non sono una neolaureata (magari! non sarei "scoraggiatissima"), ho fatto esperienze di stage, specializzazione post laurea etc etc ma nessun "vero" lavoro.
Quanto all'aspettativa che nutro per il settore pubblico, sono figlia di un impiegato pubblico, quindi, conosco perfettamente i pro e i contro del pubblico.
Hai detto "stabilità e tranquillità dello stipendio fisso" questo è un grandissimo pro, non credi?

Da subito dopo la laurea, ho cominciato a mandare cv (in tutta Italia, sono del Sud), ma nessuna risposta. Mi sono detta che era per un cv povero (inoltre laurea cd debole in Scienze Politiche), allora, ho cominciato a darmi da fare per far crescere questo benedetto cv; ho rimandato i cv (questa volta più sostanziosi), ma niente e mi chiedo forse per il mercato del lavoro, nel frattempo, sono diventata "vecchia"? Ho fatto la fine del cane che si morde la coda?

Questa è la mia non-esperienza nel lavoro privato (un muro di gomma), quanto al pubblico, delle ex amiche dell'università oggi hanno il loro bel lavoretto nel pubblico. Hanno cominciato a far concorsi a ventanni, ma hanno vinto un concorso solo dopo che hanno cominciato a frequentare politici (politici locali, che pur sempre hanno il loro peso).
A tutto questo è dovuto il mio scoraggiamento.

Da: scoraggiatissima x disilluso04/01/2012 18:02:07
Continuo con questo volontariato, perché, attualmente (fortunatamente, non è stato sempre così) vivo in un piccolo paese e questo passa il convento. La città più vicina è a un'ora di pullman e tornanti. Sarebbero due ore di viaggio (più il tempo di altre eventuali coincidenze) e per qualcosa che si fa gratis mi sembrerebbe troppo.

Da: x scoraggiatissima04/01/2012 18:07:07
veramente mi sembri un tipo che si abbatte troppo facilmente. per il privato hai mandato solo dei curricula alla rinfusa per l'Italia.
Parti da un pregiudizio per il lavoro privato?

Da: scoraggiatissima x scoraggiatissima04/01/2012 18:36:29
Forse per il privato ho fatto poco,  hai ragione. Nel privato non c'è solo la spinta, ma anche la conoscenza e la stima, probabilmente, sono carente in relazioni pubbliche.

Però, non ho inviato solo cv (a parte che non vedo cosa altro fare, incatenarmi alla scrivania di qualcuno?).
Ti racconto una esperienza: due, tre anni fa, ottenni un colloquio con il direttore di una certa azienda. Si mise il mio cv nella tasca, fu gentile, ma non lesse il cv né mi fece un colloquio di lavoro. Cordialmente mi disse che erano tempi difficili.
Ho saputo, in questi tempi difficili, che hanno assunto una tipa (anche più grande di me), non laureata, ma questo, per inciso, non vuol dire niente, ci possono essere dei non laureati più bravi di laureati, ma non è questo il caso.
Tanto per finire in bellezza, un' amica comune incontra questo direttore, gli parla di me, questo direttore  le dice di farmi inviare il cv per mail. Quante volte dovrò mandare un cv, che non leggeranno neppure?
Il pubblico e i concorsi hanno i loro meccanismi, ma il privato? Non pretendo l'assunzione, ma un colloquio di lavoro. Dei cv inviati, il massimo che ho avuto è stato un due per cento di gentile risposta "no, grazie". Dagli altri neppure il no grazie.

Da: carl04/01/2012 18:41:43
X scoraggiatissima:
Comprendo in pieno il tuo disagio, anzi, diamogli il nome giusto, la tua frustrazione (mi concederai il termine, che utilizzo in maniera niente affatto offensiva). Io mi sono laureato un anno e mezzo fa in giurisprudenza, e ho capito sin da subito che nel privato non c'era alcuna opportunità per me. Solo un concorso pubblico mi avrebbe assicurato un lavoro stabile (che magari mi piacesse pure), nonchè una sicurezza economica che avrebbe permesso di progettarmi. Subito dopo la laurea ho svolto la pratica forense in una struttura pubblica (e questo già è una fortuna), nel contempo studiavo per concorsi. Lo studio è alienante, concordo con ciò che  scrivevi. C'è bisogno di tranquillità "emotiva" per fare uno studio mirato e approfondito; vedere il concorso che si prepara come l'occasione della vita certamente non aiuta, si arriva troppo carichi di paure alle prove.
Ho capito che dovevo giocare d'anticipo e non finire il tirocinio prima di iniziare a fare concorsi. Mi sono immerso nello studio, ero "ossessionato" dall'idea mi vincere un concorso. E questo anche perchè molti miei colleghi già avvocati, a stento riuscivano a racimolare, dopo 8-10 ore di lavoro al giorno, un compenso elargito dal titolare dello studio presso il quale sono inseriti di circa euro 800. Dopo 6 mesidi pratica forense viene bandito un concorso ministeriale per laureati. Supero preselettiva, scritti e infine l'orale, vincendo il concorso. Tra qualche giorno prendo servizio.
E' vero, il concorso, o meglio l'impiego fisso statale, per alcuni può non avere altri pregi che quello dello stipendio fisso. Io non lo  credo, da sempre volevo entrare nel settore pubblico, e l'ho fatto appena dopo la laurea con la pratica presso una p.a. Lavorare nel pubblico mi gratifica.
Ora il mio suggerimento è: valorizza le tue motivazioni, comprendi le tue priorità e ragiona sempre con la tua testa (ascolta gli altri ma prendi con cautela le esperienze altrui); e poi studia, ma tanto tanto e bene.
p.s. se può darti un incoraggiamento ulteriore, ti dico che non sono raccomandato, sono figlio di un operaio e di una casalinga.
Auguri

Da: x cara scoraggiata04/01/2012 19:24:31
Senti a me le cazzate non le dici, le puoi raccontare alla gente che non sa cosìè la PA..
A meno che tu non abbia vinto il concorso alla sspa, il concorso da funzionario al senato o alla camera o il concorso in magistratura, tar e corte dei conti sei nelle medesima barca di tutti..funzionari mef, pcm, ministeri vari, coadiutori consob, regione, comune....
Non dire cazzate.....ok tranquillità e stabilità, ma carriera 0, stipendi che oscillano rtra 1500 e 2000 e mediocrità diffusa.Punto!

Da: x x.cara scoraggiata04/01/2012 19:31:11
lo stipendio massimo in un ministero es. c f6 (max carriera impiegatizia) a fine carriera non arriva a 2000 (1850/1900)

io ho iniziato nel privato, ho fatto diversi lavori imopiegatizi, all'epoca la PA era un miraggio , poi ho vinto il concorso sono funzionario, ma non spingerò i miei figli ad entrare nella PA

Da: lavoratrice del privato04/01/2012 20:09:52
lavoro nel settore privato, perchè mi sono laureata in ecomomia all'età di 23 anni non ancora compiuti, inoltre, ho la fortuna di vivere in una regione del Nord.
La laurea, nel privato, vale solo se ti laurei presto.
La mia famiglia è originaria del Sud, per cui è una realtà che conosco molto bene.
Ci sono università del Sud (non tutte), che ti fanno laureare sistematicamente tardi: università come parcheggio di disoccupati e una volta che esci, finalmente, il mondo del lavoro ti rifiuta e pensi che è meglio (se sei donna) farti una famiglia.
Le mie amiche del Sud, che si impegnavano quanto me anzi più di me, si sono laureate tra i 27- 28 anni.
Oggi, ho trentadue anni, lavoro e ho una bimba di due, le mie amiche del Sud fanno le mamme.
Del resto, le cose stanno cambiando pure qui, a parte che mia figlia durante la settimana non la vedo, se non la sera, ma al lavoro c'è un clima pesante, vogliono tagliare sul personale.
Vorrei avere un secondo figlio, ma tra la situazione al lavoro e il fatto che dovrebbe crescerlo mia madre, missione impossibile,mi andrebbe bene un part time, ma non c'è disponibilità.
Un consiglio ai ventenni: scegliete b ene in quale università andare (non è questione nord sud, ma università con tradizione e non); se siete capaci, puntate su lauree scientifiche; laureatevi presto; fate esperienza fuori da casa (anche se dopo tornerete nella vostra città d'origine).

Da: x lavoratrice del privato04/01/2012 21:41:46
dipende anche dal voto di laurea

Da: bidello di capri04/01/2012 21:53:13
io sto pensando di iscrivermi all'università a 36anni !!!!!!! in giro non c'è nulla di fisso.......preferisco migliorare il mio titolo per avere più possibilità professionali.....nel lavoro !!!!!

Da: bidello di capri04/01/2012 23:27:20
Fortunatamente stiamo toccando il fondo. E toccare il fondo ha lo scopo di darsi la spinta per risalire.......da questa situazione economica Italiana.

Da: se cercate05/01/2012 10:51:19
il posto pubblico per sopravvivere ok...Vi daranno uno stipoendio fisso e garantito medio/basso per tutta la vita...
Se siete nati poveri, rimarrete cmq poveri perchè non sono stipendi in grado di farvi cambiare stile di vita...

Da: x se cercate...05/01/2012 11:01:20
e l'alternativa quale sarebbe..?????? neppure il fisso della p.a????? meglio la povertà dell'indigenza assoluta..o no????

Da: per se cercate05/01/2012 11:13:17
non è che nel privato ti ricoprono d'oro! Invito tutti color che si lamentano del proprio stipendio nella pa a dare un'occhiata ai vari ccnl...da laureata sono stata assunta al 4 livello ccnl terziario = 1100 e/mese (una mia amica pure laureata al 5 livello) e se volete fare a cambio basta dirlo

Da: ...gIULIA... 05/01/2012 11:23:09
Beata te che studi e trascuri la vita privata......io coltivo la vita privata e trascuro lo studio!!!Pensa te chi è messa peggio tra noi due!
Comunque ti manca serenità, concentrazione e passione per le materie tecniche.
Perchè non cerchi una strada alternativa?
Io non concepisco quella gente che si ostina a fare concorsi, ci impiega una vita per vincerne uno, ne fà di ogni, li prova tutti, anche il più impensabile pur di avere il posto fisso, e poi alla fine se magari ne vince uno si ritrova frustrata per il resto dei suoi giorni perchè il lavoro non la gratifica!
Io per esempio sono quì come tutti voi, ma per un solo ed unico concorso, che è quello che sogno di fare da una vita, e questa potrebbe essere la mia unica possibilità.
Non ho intenzione di spendere una vita per studiare e magari avere il posto fisso che non mi gratifica. Le lo farò sarà solo per questo concorso, e no per uno qualsiasi.
Il tempo che passate a studiare per i concorsi, spendentelo in agenzie di collocamento, a navigare su internet in cerca di lavoro, anche il più modesto dopo un pò di tempo darà i suoi frutti.
Volere è potere, ma nei concorsi no.

Da: x giulia e x tutti06/01/2012 13:05:06
Ti auguro di vincere questo conocrso, ma se -lo dico solo come ipotesi e faccio i dovuti scongiuri - non dovessi farcela, a quel punto cosa faresti? Qual è la tua alternativa?

ps
secondo me, quelli che fanno gli impiegati frustati, in realtà, nella vita hanno avuto tutto facilmente, compreso il lavoro in pa, servito su un piatto d'argento.
Se lo avessero ottenuto onestamente e con sudore, si guarderebbero indietro e direbbero: il privato non ha nessuna garanzia e guadagna pure meno di me!

Il post di SE CERCATE, non lo capisco, se vivessimo in un periodo di crescita economica, potrebbe avere anche ragione, ma di questi tempi....


Da: babbo natale06/01/2012 13:39:14
non credete a quelli che vi dicono: ho vinto un concorso senza raccomandazione.
Come è che, nella realtà, conosco tutta gente "ficcata" e, nel virtuale, tutti meritocratici?
Queste persone sanno bene che può intervenire la polizia postale, per questo non dicono la verità.
Poi, leggendo qua e là nel forum, senti di persone che vincono due o tre concorsi contemporaneamente (piove sempre sul bagnato) e hanno l'annoso problema di quale incarico scegliere, averne di questi problemi.

Mi dispiace, ma non vi credo, vedo troppo porcate nel reale e mi sembra che sui forum vogliate riacquisire una verginità perduta.

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