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Ministero e magistero del ministro di culto
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Da: Billy23 06/11/2011 12:19:06
Potreste spiegare la differenza? So che è stata fatta come domanda ma la risposta è ancora ignota...

Da: x billy23 06/11/2011 12:35:49
scusa in quale cda l'hanno chiesto?
ci provo...
x magistero si intende quell'insieme di poteri con finalità di attuare la dottrina cella chiesa( diffusione di dogmi; formazione della cultura dei chierici e dei laici)
x ministero si intendono tutte quelle funzioni esercitate dal ministro di culto ( che non sempre coincide con la figura di ecclesiastico) sia dal punto funzionale ( prendere testamento in caso di calamità; certificare l'atto di matrimonio ai fini della trascrizione...) sia dal punto di vista formale cioè all'esistenza delle qualifiche e investiture attribuitegli dalla confessione di appartenenza
che ne dici?

Da: Lazzo 06/11/2011 12:43:15
Ho sostenuto l'esame da un pò di tempo, ma provo a spiegartelo. La nostra Costituzione fa menzione del Ministro di culto e non fa riferimento esplicito alla figura degli Ecclesiastici. Non tutti gli ecclesiastici, però, sono ministri di culto, cioè non tutti hanno magistero e cura di anime ( potere di celebrare la funzione di culto). Quindi il ministro di culto è colui il quale ha giurisdizione e cura d'anime, indipendentemente se appartiene o meno al culto cattolico o ad una confessione acattolica. Gli ecclesiastici appartengono alla religione cattolica.

Da: Billy23 06/11/2011 13:49:03
Vi ringrazio. Concordo con x billy 23. Anche alla luce della risposta di Lazzo, il magistero sembra attenere allo specifico potere di svolgere i compiti riservati dalla confessione religiosa al ministro di culto, mentre il ministero attiene più genericamente alle funzioni svolte, anche alla luce dei riflessi sull'ordinamento statale (testamento, matrimonio, segreto..).

L'hanno chiesto a Milano, ma nessuno ha saputo dare una risposta soddisfacente...

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Da: Billy23	06/11/2011 12:19:06
Potreste spiegare la differenza? So che è stata fatta come domanda ma la risposta è ancora ignota...

Da: x billy23	06/11/2011 12:35:49
scusa in quale cda l'hanno chiesto? ci provo... x magistero si intende quell'insieme di poteri con finalità di attuare la dottrina cella chiesa( diffusione di dogmi; formazione della cultura dei chierici e dei laici) x ministero si intendono tutte quelle funzioni esercitate dal ministro di culto ( che non sempre coincide con la figura di ecclesiastico) sia dal punto funzionale ( prendere testamento in caso di calamità; certificare l'atto di matrimonio ai fini della trascrizione...) sia dal punto di vista formale cioè all'esistenza delle qualifiche e investiture attribuitegli dalla confessione di appartenenza che ne dici?

Da: Lazzo	06/11/2011 12:43:15
Ho sostenuto l'esame da un pò di tempo, ma provo a spiegartelo. La nostra Costituzione fa menzione del Ministro di culto e non fa riferimento esplicito alla figura degli Ecclesiastici. Non tutti gli ecclesiastici, però, sono ministri di culto, cioè non tutti hanno magistero e cura di anime ( potere di celebrare la funzione di culto). Quindi il ministro di culto è colui il quale ha giurisdizione e cura d'anime, indipendentemente se appartiene o meno al culto cattolico o ad una confessione acattolica. Gli ecclesiastici appartengono alla religione cattolica.

Da: Billy23	06/11/2011 13:49:03
Vi ringrazio. Concordo con x billy 23. Anche alla luce della risposta di Lazzo, il magistero sembra attenere allo specifico potere di svolgere i compiti riservati dalla confessione religiosa al ministro di culto, mentre il ministero attiene più genericamente alle funzioni svolte, anche alla luce dei riflessi sull'ordinamento statale (testamento, matrimonio, segreto..). L'hanno chiesto a Milano, ma nessuno ha saputo dare una risposta soddisfacente...