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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Sostegno occupazione e servizi per l'impiego

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Relativamente all'utilizzo diretto dei lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito, i soggetti utilizzatori attivano in favore dei soggetti coinvolti nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150) coperture assicurative presso... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 8).   L'Inail - Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
Relativamente all'utilizzo diretto dei lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito, i soggetti utilizzatori attivano in favore dei soggetti coinvolti nelle attività a fini di pubblica utilità (co. 1, art. 26 del D.Lgs. n. 150/2015) coperture assicurative presso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 8).   L'Inail - Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
Rientra la tutela dei beni comuni nei progetti a titolarità dei comuni che il beneficiario può svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività? (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4).   Sì
Riguardo al collocamento dei disabili, agli enti pubblici economici si applica la disciplina prevista per... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3, co. 6).   I datori di lavoro privati
Riguardo al collocamento dei disabili, agli enti pubblici economici si applica la disciplina prevista per... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3, comma 6).   I datori di lavoro privati
Riguardo al lavoro accessorio, le variazioni e/o modifiche del luogo della prestazione devono essere comunicate quanto tempo prima delle attività cui si riferiscono? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Almeno sessanta minuti presso il nuovo luogo della prestazione
Riguardo al lavoro accessorio, le variazioni e/o modifiche del nominativo del lavoratore devono essere comunicate quanto tempo prima delle attività cui si riferiscono? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Almeno sessanta minuti
Riguardo al lavoro accessorio, le variazioni e/o modifiche devono essere comunicate quanto tempo prima delle attività cui si riferiscono? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Almeno sessanta minuti
Riguardo al lavoro accessorio, se il lavoratore non si presenta al lavoro, la comunicazione quando va effettuata? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Entro i 60 minuti successivi all'orario di inizio della prestazione già comunicata
Riguardo al lavoro accessorio, se il lavoratore prolunga il proprio orario di lavoro rispetto a quanto già comunicato, la comunicazione va effettuata quanto tempo prima dell'inizio dell'attività lavorativa ulteriore? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Almeno sessanta minuti
Riguardo al lavoro accessorio, se il lavoratore termina anticipatamente l'attività lavorativa rispetto a quanto già comunicato, la comunicazione va effettuata quanto tempo dopo l'attività lavorativa? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Entro i 60 minuti successivi
Riguardo al lavoro accessorio, se si anticipa l'orario di inizio della prestazione, la comunicazione va effettuata quanto tempo prima del nuovo orario? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Almeno sessanta minuti
Riguardo al lavoro accessorio, se si posticipa l'orario di inizio della prestazione, la comunicazione va effettuata quanto tempo prima del nuovo orario? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   Almeno sessanta minuti
Riguardo al reddito di cittadinanza, nel Patto per l'inclusione sociale sono compresi gli interventi per l'accompagnamento all'inserimento lavorativo?   Sì
Riguardo al reddito di cittadinanza, nel Patto per l'inclusione sociale sono inclusi benefit economici suppletivi (D.L. n. 4/2019, art. 4)?   No
Riguardo al reddito di cittadinanza, nel Patto per l'inclusione sociale sono inclusi benefit economici suppletivi... (decreto- legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4)?   No
Riguardo all'apprendistato, i datori di lavoro che hanno sedi in più regioni o province autonome possono fare riferimento al percorso formativo della Regione dove è... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 8).   Ubicata la sede legale
Riguardo all'azione in materia di politiche attive, con particolare riguardo alla riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono fissati gli obiettivi... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 2, comma 1).   Annuali
Riguardo all'azione in materia di politiche attive, con particolare riguardo alla riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono fissati gli obiettivi (D.Lgs. n. 150/2015, art. 2, co. 1:   Annuali
Riguardo all'azione in materia di politiche attive, con particolare riguardo alla riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono fissate le linee di indirizzo... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 2, comma 1).   Triennali
Riguardo alle Agenzie di somministrazione e di intermediazione per il lavoro, quale tra questi documenti fa parte della documentazione da presentare ai fini del rilascio dell'autorizzazione a tempo indeterminato? (art. 5 del decreto legislativo 276/03).   La Dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della società, attestante la prevalenza dell'attività di somministrazione o di intermediazione (50,1 per cento dell'attività dell'Agenzia)
Riguardo alle Agenzie per il lavoro, come deve essere redatta la relazione analitica dell'attività svolta nel biennio successivo al rilascio dell'autorizzazione provvisoria?   Ciascuna Agenzia può scegliere la forma che ritiene più opportuna per la redazione, avendo riguardo alle norme del Codice Civile
Riguardo alle Agenzie per il lavoro, quale tra questi documenti fa parte della documentazione da presentare ai fini del rilascio dell'autorizzazione a tempo indeterminato?   Il certificato di iscrizione al registro delle imprese della CCIAA, rilasciato in data non inferiore a tre mesi
Riguardo alle Agenzie per il lavoro, quale tra questi documenti fa parte della documentazione da presentare ai fini del rilascio dell'autorizzazione a tempo indeterminato?   Una relazione tecnica comprovante la persistenza del capitale sociale versato, redatta da un commercialista o da un revisore dei conti (l'ammontare del capitale richiesto varia a seconda del tipo di Agenzia: per la somministrazione è di euro 600.000, per l'intermediazione euro 50.000; per la ricerca e selezione e per il supporto alla ricollocazione professionale euro 25.000)
Riguardo alle Agenzie per il lavoro, quale tra questi documenti fa parte della documentazione da presentare ai fini del rilascio dell'autorizzazione a tempo indeterminato?   La dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell'Agenzia attestante il regolare versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali Inps e Inail
Riguardo alle Agenzie per il lavoro, quale tra questi documenti fa parte della documentazione da presentare ai fini del rilascio dell'autorizzazione provvisoria?   Copia dell'atto costitutivo e statuto della società richiedente
Riguardo alle Agenzie per il lavoro, quale tra questi documenti fa parte della documentazione da presentare ai fini del rilascio dell'autorizzazione provvisoria?   Certificato di nascita e certificato generale rilasciato dal casellario giudiziale degli amministratori, dei direttori generali e dei dirigenti muniti di rappresentanza
Riguardo alle comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), i Centri per l'impiego, identificati come servizi competenti, ricevono le comunicazioni esclusivamente mediante...   Il nodo di coordinamento del sistema informatico della propria Regione o Provincia autonoma
Riguardo alle comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), i datori di lavoro che hanno sedi di lavoro ubicate in territori regionali diversi, hanno la possibilità di...   Accentrare l'invio delle comunicazioni presso uno dei servizi informatici ove è ubicata una delle sedi di lavoro
Riguardo alle comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), chi provvede, attraverso le regole di cooperazione applicativa, ad inviare tutte le comunicazioni al nodo di coordinamento nazionale?   I Servizi informatici delle Regioni
Riguardo alle comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), i soggetti abilitati utilizzano ai fini dell'adempimento degli obblighi di legge...   Un solo Sistema Informativo Regionale per l'invio delle comunicazioni obbligatorie, indipendentemente dal numero di sedi di lavoro gestite a livello nazionale
Rispetto alle quote di riserva per i lavoratori disabili, quale di queste affermazioni è conforme a quanto dispone la legge n. 68/1999?   I datori di lavoro pubblici e privati, con più di 50 dipendenti, devono impiegare lavoratori disabili nella percentuale del 7%, a meno che non abbiano ragioni di esonero parziale in riferimento alla particolare attività svolta