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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Inclusione e invalidità civile

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I percettori di reddito di cittadinanza devono presentare domanda di Assegno unico e universale?   No, ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l'Assegno unico e universale è corrisposto d'ufficio dall'INPS, senza necessità di presentare apposita domanda
I rapporti di collaborazione tra INPS e Caf in materia di ISEE sono disciplinati da una:   Convenzione
I rapporti di collaborazione tra INPS e Caf in materia di Reddito di cittadinanza e Pensione di cittadinanza sono disciplinati da una:   Convenzione
I requisiti di accesso per la Carta acquisti per i minori di tre anni sono uguali a quelli per coloro che hanno 65 anni di età?   No, i requisiti di accesso sono diversi, solo il valore ISEE è uguale
I requisiti di accesso per la Carta acquisti per i pensionati variano al compimento dei 70 anni?   Si, i valori soglia dei redditi e trattamenti sono più elevati
I requisiti di cittadinanza e residenza ai fini del RdC/PdC possono essere autodichiarati?   Si, sono autodichiarati in domanda
I requisiti per l'accesso alla PdC sono gli stessi del RdC?   I requisiti per l'accesso e le regole di definizione del beneficio economico della Pdc, nonché le procedure per la gestione della stessa, sono le medesime del Rdc, salvo quanto diversamente specificato
I trattamenti economici assistenziali in godimento rilevano per il reddito familiare ai fini RdC/PdC?   Si, rilevano se sottoposti alla prova dei mezzi
I valori della scala d'equivalenza ai fini del RdC equivalgono a quelli presenti nell'attestazione ISEE?   No. La valorizzazione della scala d'equivalenza ai fini RdC sono specificati dall'art.2, comma 4 del D.L. 4/2019, convertito in L. 26/2019
Il "Bonus Nido" è un beneficio erogato:   su domanda del genitore richiedente
Il Bonus per la frequenza di asili nido è corrisposto dall'Inps per contribuire al pagamento delle rette di:   asili nido pubblici e asili nido privati autorizzati
Il bonus per la frequenza di asili nido e altre forme di supporto presso la propria abitazione è:   un contributo per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche
Il certificato medico introduttivo ha una validità di:   90 giorni dalla data di emissione
Il Comitato amministratore centrale decide l'esecuzione o l'annullamento della deliberazione adottata dal Comitato provinciale:   entro 90 giorni dalla data del provvedimento di sospensione
Il contributo massimo erogabile per la frequenza di asili nido, a partire dal 2020, è determinato:   dall'ISEE minorenni in corso di validità
Il contributo per la frequenza di asili nido può essere richiesto da cittadini comunitari?   sì
Il patrimonio mobiliare posseduto all'estero nell'anno di riferimento ai fini Isee deve essere indicato nell'apposito quadro FC2 della dichiarazione?   Sì, sempre
Il reddito di cittadinanza è compatibile con la NASpI?   Si, il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI o di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria
Il riconoscimento dell'indennità mensile di frequenza è subordinato alla frequenza di:   scuole pubbliche o private di ogni ordine o grado a partire dagli asili nido
Il termine decadenziale individuato dell'art.42, comma 3, D.L. 269/2003, per i ricorsi giudiziari in materia di invalidità civile è da intendersi come:   Perentorio.
Il valore del reddito familiare ai fini della valutazione dei requisiti economici per il RdC corrisponde al valore ISR presente nell'attestazione ISEE?   No, non corrisponde
In caso di ricorso giudiziaro avverso un verbale amministrativo INPS di invalidità civile, a norma dell'art. 445 bis c.p.c.:   Viene nominato un CTU per una nuova valutazione medico legale.
In materia di invalidità civile l'accertamento tecnico preventivo di cui all'art. 445 bis è condizione di procedibilità per i ricorsi giudiziari avverso il verbale sanitario inviato dall'INPS?   Si, sempre.
In materia di invalidità civile, a norma dell'art.42, comma 3, D.L. 269/2003, è possibile proporre ricorso giudiziario contro il verbale sanitario inviato dall'INPS nel termine di sei mesi decorrenti da:   Dalla data di comunicazione all'interessato del provvedimento emanato in sede amministrativa.