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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

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La Commissione nominata per l'accesso agli atti amministrativi, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è rinnovata:   Ogni tre anni.
La comunicazione dell'avvio del Procedimento Amministrativo deve contenere l'indicazione del Responsabile del Procedimento?   Sì, per espressa previsione di legge
La comunicazione di avvio del Procedimento è dovuta:   sia in relazione ai procedimenti d'ufficio, sia per quelli su istanza di parte
La comunicazione di avvio del Procedimento è suscettibile di eccezioni. Tali eccezioni:   sono previste espressamente dal legislatore
La comunicazione di avvio del procedimento avviene nel rispetto della L. 241/1990:   Mediante comunicazione personale ovvero, quando non sia possibile o risulti particolarmente gravosa, mediante forme di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dall'Amministrazione medesima.
La comunicazione di avvio del Procedimento deve indicare alcuni elementi precisi ed espressamente previsti dalla legge. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte da chi può esser fatta valere?   solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista
La concessione:   È un atto ampliativo della sfera giuridica del destinatario che attribuisce al destinatario il diritto dovere di svolgere in via esclusiva un'attività o di godere di un determinato bene riservati originariamente alla P.A.
La Conferenza di Servizi preliminare è indetta dall'Amministrazione procedente:   entro 5 giorni lavorativi dall'inizio del Procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il Procedimento è ad iniziativa di parte
La disciplina del silenzio assenso prevista dall'art. 20 della L. 241/1990 non si applica, tra le altre cose:   Alla pubblica sicurezza.
La disciplina del silenzio assenso prevista dall'art. 20 della L. 241/1990 non si applica, tra le altre cose:   Ai casi in cui la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti amministrativi formali.
La disciplina del silenzio assenso prevista dall'art. 20 della L. 241/1990 non si applica, tra le altre cose:   Agli atti e procedimenti riguardanti l'ambiente.
La disciplina del silenzio assenso prevista dell'art. 20 della L. 241/1990 non si applica, tra le altre cose:   Ai casi in cui la legge qualifica il silenzio dell'Amministrazione come rigetto dell'istanza.
La disciplina del silenzio assenso previsto dall'art. 20 della L. 241/1990 non si applica tra le altre cose:   Agli atti e procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico.
La disciplina del silenzio assenso previsto nell'alveo dell'art. 20 della L. 241/1990 non si applica tra le altre cose:   Agli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con i Ministri competenti.
La disciplina del silenzio assenso previsto nell'alveo dell'art. 20 della L. 241/1990 non si applica tra le altre cose:   Agli atti e procedimenti riguardanti la salute, l'asilo e l'immigrazione.
La disciplina del silenzio assenso previsto nell'alveo dell'art. 20 della L. 241/1990 non si applica, tra le altre cose:   Agli atti e procedimenti riguardanti la tutela dal rischio idrogeologico.
La disciplina del silenzio assenso previsto nell'alveo dell'art. 20 della L. 241/1990 non si applica, tra le altre cose:   Agli atti e procedimenti riguardanti l'immigrazione.
La disciplina dell'accesso agli atti regolato dalla L. 241/1990 prevede l'esclusione in caso di:   Procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a i terzi.
La disciplina dell'accesso civico prevede diverse forme di eccezioni. In particolare:   Le eccezioni assolute e le eccezioni relative.
La discrezionalità amministrativa è un concetto che può definirsi come:   la facoltà di scelta tra più comportamenti leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico
La discrezionalità amministrativa:   Consta di due momenti fondamentali quello del giudizio e quello della scelta.
La fase decisoria del Procedimento Amministrativo:   è quella fase in cui si determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dello stesso
La fase di iniziativa del Procedimento Amministrativo:   è diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare
La fase integrativa dell'efficacia del Procedimento Amministrativo:   è un momento solo eventuale, che ricorre nelle ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto
La fase istruttoria del Procedimento Amministrativo:   è diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto
La L. 241/1990 è stata modificata nel tempo, tra l'altro dalla L. 190/2012 in materia di prevenzione della corruzione. Quale istituto ha introdotto la legge nel corpo del testo della L. 241/1990?   Il conflitto di interesse, anche nella forma potenziale, del Responsabile del procedimento e dei titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale.
La L. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di Procedimento Amministrativo, stabilendo che:   ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato
La L. 241/1990 disciplina anche gli atti di notorietà stabilendo che è fatto divieto alle Pubbliche Amministrazioni di esigere atti di notorietà in luogo della dichiarazione sostitutiva prevista dall'art. 4 della L. 15/1968, quando si tratti di provare, tra le altre cose:   Stati che siano a diretta conoscenza dell'interessato.
La L. 241/1990 disciplina la Conferenza dei servizi che è il luogo istituzionale deputato al coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni ed alla valutazione contestuale e sincronica degli interessi pubblici coinvolti nell'azione amministrativa. Essa può essere semplificata o simultanea. Quale è la differenza?   La Conferenza semplificata si svolge in forma semplificata ed asincrona, salvo le eccezioni di legge, e le comunicazioni avvengono nel rispetto del D.Lgs. 82/2005 e s.m..i. La Conferenza simultanea avviene in modalità sincrona nella data prestabilita, con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti.
La L. 241/1990 disciplina tra le altre cose gli atti di notorietà stabilendo che è fatto divieto alle Pubbliche Amministrazioni di esigere atti di notorietà in luogo della dichiarazione sostitutiva prevista dall'art. 4 della L. 15/1968, quando si tratti di provare, tra le altre cose:   Fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato.
La L. 241/1990 e il D.P.R. 184/06 prevedono la possibilità che l'accesso possa essere esercitato in tutte le forme, anche:   In via informale, con semplice richiesta di accesso anche verbale.
La L. 241/1990 ed il D.Lgs. 33/2013 presentano alcuni comuni denominatori. Tra questi, per esempio, esse si ispirano agli stessi principi di:   Pubblicità, trasparenza e principi dell'ordinamento comunitario.
La l. 241/1990 fa salva la possibilità per la p.a. di adottare provvedimenti cautelari prima di adempiere all'obbligo di comunicazione?   Sì, per espressa menzione nel co. 2, art. 7.
La L. 241/1990 si applica in maniera assoluta nel territorio dello stato italiano. Sono ammesse deroghe a questo principio?   Non sono ammesse deroghe a questo principio, anche per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano che adeguano i propri statuti e le relative norme di attuazione alle disposizioni di legge.
La L. 241/1990, al fine di garantire la certezza dei tempi nella conclusione del procedimento, stabilisce che la Pubblica Amministrazione deve concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso:   Entro 30 giorni, salvo i casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui all'art. 2 commi 3, 4 e 5 della L. 241/90 non prevedono un termine diverso.
La L. 241/1990, dispone che, ove il Procedimento amministrativo debba essere iniziato d'ufficio, la Pubblica Amministrazione ha il dovere di concluderlo:   mediante l'adozione di un provvedimento espresso
La legge 241/1990 disciplina tra le altre cose gli atti di notorietà, stabilendo che in tutti i casi in cui le leggi e i regolamenti prevedono atti di notorietà o attestazioni asseverate da testimoni altrimenti denominate, il numero dei testimoni è:   Ridotto a due.
La legge 241/1990, all'atto delle definizioni contenute nella legge, tipizza il concetto di Pubblica amministrazione ovvero:   Tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato solamente quando svolgano attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario.
La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A.:   Possono essere sospesi, per una sola volta.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento a diversi soggetti. Tra questi si annovera:   Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento a diversi soggetti. Tra questi si annoverano:   I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento. La disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi:   Ad attività della Pubblica Amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento. La disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi:   Ad atti amministrativi generali.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento. La disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi:   Ad atti di pianificazione.
La legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento. La disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi ad:   Atti di programmazione.
La mancata adozione del provvedimento amministrativo nei termini assegnati costituisce, tra le altre cose:   Oggetto di valutazione della performance individuale.
La mancata adozione del provvedimento amministrativo nei termini assegnati costituisce, tra le altre cose:   Oggetto di responsabilità disciplinare.
La mancata adozione del provvedimento amministrativo nei termini assegnati costituisce, tra le altre cose:   Oggetto di responsabilità amministrativo- contabile del dirigente e del funzionario inadempiente.
La motivazione "per relationem" di un provvedimento amministrativo si verifica quando:   la motivazione di un provvedimento rinvii ad un altro atto dell'Amministrazione dal quale risultino le ragioni della decisione
La motivazione del provvedimento costituisce elemento obbligatorio di ogni atto ai sensi dell'art. 3 della L. 241/1990. La legge, tuttavia, stabilisce i casi in cui la motivazione non è obbligatoria. Tra questi sono previsti:   Gli atti normativi.
La motivazione del provvedimento costituisce elemento obbligatorio di ogni atto in ossequio all'art. 3 della L. 241/1990. La legge tuttavia stabilisce i casi in cui la motivazione non è obbligatoria; tra i quali sono citati:   Gli atti amministrativi generali.
La motivazione del provvedimento costituisce elemento obbligatorio di ogni atto in ossequio all'art. 3 della L. 241/1990. La legge tuttavia stabilisce i casi in cui la motivazione non è obbligatoria; tra i quali sono citati:   Gli atti politici, gli atti privatistici e più in generale tutti gli atti privi di uno qualsiasi dei requisiti qualificanti il provvedimento.
La P.A. può avere iniziativa procedimentale?   Sì, spetta sia alla P.A. procedente che ad altra Pubblica Amministrazione
La P.A. può decidere se emanare un provvedimento quando esercita un potere discrezionale?   Sì, in quanto rientra tra le articolazioni della discrezionalità
La proposizione di ricorsi incidentali sulle istanze di accesso agli atti è ammessa nel termine di :   30 giorni.
La Pubblica Amministrazione, anche nelle ipotesi in cui sia stato dato inizio alle attività di cui all'art. 19 e 20 della L. 241/1990, può esercitare il potere di controllo e vigilanza?   Si, le attribuzioni di vigilanza, prevenzione e controllo su attività soggette ad atti di assenso è sempre ammessa dalla legge.
La revoca dell'Atto Amministrativo ricorre quando:   viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un Atto Amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi
La richiesta di accesso agli atti che venga accolta dall'Amministrazione Pubblica deve contenere tra le altre cose:   L'ufficio, completo della sede, a cui rivolgersi e l'indicazione di un periodo di tempo, non inferiore a 15 giorni per prendere visione degli atti.
La richiesta di accesso agli atti può anche essere rigettata previa motivazione da parte del Responsabile del procedimento, il quale:   Specifica la normativa di riferimento, le categorie e le circostanze di fatto per cui la richiesta non può essere accolta così come proposta.
La richiesta di accesso informale non può essere accolta qualora la Pubblica Amministrazione, all'esito della istruttoria:   Accerti l'esistenza di controinteressati.
L'accesso agli atti amministrativi, disciplinato dalla L.241/1990, si differenzia dall'accesso civico tra le altre cose per:   La legittimazione soggettiva, potendo essere richiesto solo dal soggetto interessato.
L'accesso agli atti amministrativi, disciplinato dalla L.241/1990, si differenzia dall'accesso civico tra le altre cose quando:   L'interessato abbia un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento richiesto.
L'accesso agli atti, di cui alla L. 241/1990 e l'accesso civico semplice e generalizzato, di cui al D.Lgs. 33/2013:   Operano sulla base di norme e presupposti differenti.
L'accesso agli atti, regolato dalla L. 241/1990, può essere rifiutato o differito?   Si, nei casi e modi indicati dalla legge.
L'accesso civico di cui all'art. 5 comma 2 è rifiutato tra le altre cose in tutte le ipotesi in cui possa derivare un pregiudizio concreto:   Alla libertà ed alla segretezza della corrispondenza.
L'ambito di applicazione della L. 241/1990 costituisce livello essenziale delle prestazioni nel rispetto dell'art. 117 della Costituzione per quanto attiene tra le altre cose:   L'individuazione del responsabile.
L'ambito di applicazione della L. 241/1990 costituisce livello essenziale delle prestazioni nel rispetto dell'art. 117 della Costituzione per quanto attiene tra le altre cose:   L'obbligo di assicurare l'accesso alla documentazione amministrativa.
L'ambito di applicazione della L. 241/1990 costituisce livello essenziale delle prestazioni nel rispetto dell'art. 117 della Costituzione per quanto attiene tra le altre cose:   L'obbligo della conclusione in un termine prefissato.
L'ambito di applicazione della L. 241/1990 costituisce livello essenziale delle prestazioni nel rispetto dell'art. 117 della Costituzione per quanto attiene, tra le altre cose:   Gli obblighi per la Pubblica Amministrazione di garantire la partecipazione dell'interessato al procedimento.
L'Amministrazione procedente provvede a dare notizia dell'avvio del Procedimento Amministrativo mediante comunicazione personale, indicando:   tra l'altro, l'oggetto del Procedimento promosso
L'annullamento di ufficio presuppone un vizio originario dell'atto da rimuovere. Tra gli istituti affini all'annullamento si annoverano:   l'abrogazione, il ritiro e la sospensione.
L'art. 21 nonies della L. 241/1990 disciplina l'istituto dell'annullamento d'ufficio stabilendo la possibilità che l'Amministrazione Pubblica proceda alla convalida del provvedimento annullabile in presenza di determinati requisiti. In cosa consiste la convalida?   E' un provvedimento di secondo grado ad esito conservativo.
L'attività amministrativa può essere esercitata mediante strumenti telematici?   Sì, è stabilito un generale dovere delle PP.AA. di incentivare l'uso della telematica nell'esercizio dell'attività amministrativa
L'atto mediante il quale la P.A. conferisce ad un soggetto nuovi diritti si definisce:   concessione
L'avvio del Procedimento Amministrativo può avvenire:   in alcuni casi d'ufficio ed in altri casi su istanza di parte
Le concessioni traslative:   Trasferiscono al concessionario un diritto appartenente all'amministrazione.
Le Conferenze di Servizi hanno come obiettivo primario quello di:   snellire il Procedimento amminisrativo
Le eccezioni all'esercizio del diritto di accesso agli atti di cui alla L. 241/1990 possono essere assolute o relative. Quelle assolute sono:   Tassative.
Le istanze di accesso agli atti sono impugnabili secondo la disciplina del Codice del processo amministrativo:   Entro trenta giorni dalla conoscenza della determinazione impugnata o dalla formazione del silenzio, mediante notificazione all'amministrazione e ad almeno un controinteressato.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti di pianificazione e di programmazione?   No, non trovano applicazione.
Le Regioni e gli Enti locali sono tenute all'applicazione delle disposizioni della L. 241/1990 sul Procedimento Amministrativo?   Sì, salvo previsioni specifiche
Le richieste di accesso civico disciplinate dal D.Lgs. 33/2013 e quelle regolate dalla L. 241/1990 sono difformi per quanto riguarda tra le altre cose:   L'ufficio a cui indirizzare la richiesta che, nel caso dell'accesso civico regolato dall'art. 5, può essere presentata anche al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, ove l'istanza abbia a oggetto dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi del decreto.
L'esercizio del diritto di accesso agli atti disciplinato dalla L. 241/1990 , a differenza dell'accesso civico regolato dal Dlgs 33/2013 è:   Subordinato, tra l'altro, ai diritti di visura.
L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Destinatario.
L'obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo:   sussiste per ogni provvedimento, salvo le eccezioni di legge
L'organo di governo individua, nell'ambito delle figure apicali dell'amministrazione, il soggetto cui attribuire il potere sostitutivo in caso di inerzia. Cosa fa questi?   Conclude il procedimento per il tramite delle strutture competenti dell'Amministrazione o con la nomina di un Commissario.