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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e legislazione sociale

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La "Banca dati del collocamento mirato" è alimentata, tra l'altro, con le informazioni relative agli interventi in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro. Quale organismo trasmette tali informazioni (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6-bis)?   Inail
La categoria degli impiegati:   È costituita da lavoratori con funzioni di collaborazione, tanto di concetto che di ordine, eccettuata ogni operazione che sia semplicemente di mano d'opera
La categoria dei dirigenti:   È costituita da quei lavoratori subordinati che ricoprono nell'azienda una posizione professionale caratterizzata da un elevato grado di professionalità, autonomia e potere decisionale nell'esercizio delle loro funzioni volte a promuovere, coordinare e gestire la realizzazione degli obiettivi dell'impresa
La disciplina del patto di prova è contenuta:   Nel contratto collettivo, conformemente a quanto stabilito dalla legge
La disciplina della materia dei licenziamenti collettivi può essere attuata purché ricorrano i presupposti di cui all'art. 24 della legge n. 223/1991. Quale tra i seguenti è un corretto presupposto?   Si intendano effettuare almeno 5 licenziamenti nell'arco di 120 giorni
La durata del contratto collettivo è di tre anni:   Sia per la parte economica che normativa
La durata dell'indennità di preavviso:   È stabilita dai contratti collettivi di categoria e varia in relazione alle qualifiche e all'anzianità di servizio dei lavoratori
La finalità della legge 12 marzo 1999, n. 68 riguarda...   La promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato
La lavoratrice che usufruisce del congedo per le donne vittime di violenza di genere:   Ha diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale, verticale od orizzontale, ove disponibili in organico. Il rapporto di lavoro a tempo parziale deve essere nuovamente trasformato, a richiesta della lavoratrice, in rapporto di lavoro a tempo pieno
La legge 12/3/1999, n. 68 ha come finalità la promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Essa si applica, tra l'altro,....   Alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%, accertata dall'INAIL
La legge 12/3/1999, n. 68 ha come finalità la promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Essa si applica, tra l'altro,....   Alle persone non vedenti di cui alla L. 27/5/1970, n. 382
La legge 12/3/1999, n. 68 ha come finalità la promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Essa si applica, tra l'altro,....   Alle persone sordomute di cui alla L. n. 381/1970
La legge n. 146/1990 definisce servizi pubblici essenziali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati. La regolamentazione del diritto di sciopero, per quanto riguarda la tutela della vita, della salute e della libertà, ecc:.   Concerne l'igiene pubblica
La legge n. 146/1990 definisce servizi pubblici essenziali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati. La regolamentazione del diritto di sciopero, per quanto riguarda la tutela della vita, della salute e della libertà, ecc:.   Concerne anche la protezione civile
La legge n. 146/1990 definisce servizi pubblici essenziali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati. La regolamentazione del diritto di sciopero, per quanto riguarda la tutela della vita, della salute e della libertà, ecc:.   Concerne anche i servizi di protezione ambientale
La legge n. 146/1990 definisce servizi pubblici essenziali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati. La regolamentazione del diritto di sciopero, per quanto riguarda la tutela della libertà di circolazione:   Concerne i trasporti marittimi limitatamente al collegamento con le isole
La legge n. 146/1990 definisce servizi pubblici essenziali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati. La regolamentazione del diritto di sciopero, per quanto riguarda la tutela della libertà di circolazione:   Concerne i trasporti aerei
La legge n. 146/1990 definisce servizi pubblici essenziali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati. La regolamentazione del diritto di sciopero, per quanto riguarda la tutela della libertà di circolazione:   Concerne anche i trasporti ferroviari
La legge n. 146/1990 ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento una regolamentazione legislativa dell'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali allo scopo di:   Contemperare l'esercizio di tale diritto con il godimento dei diritti fondamentali della persona
La mancata osservanza, da parte del lavoratore, delle disposizioni impartite dal datore di lavoro ai fini della protezione collettiva ed individuale può configurare responsabilità penale?   Si, tale inosservanza configura responsabilità penale
La morte del datore di lavoro determina l'estinzione del rapporto di lavoro?   No, poiché di regola il rapporto continua con i suoi successori nella titolarità dell'impresa
La norma programmatica contenuta nell'art. 39 della Cost., che prevedeva la registrazione delle organizzazioni sindacali, ha ricevuto attuazione?   No, i sindacati sono associazioni prive di riconoscimento e sono regolate dalle disposizioni dell'art. 36 e ss. del c.c.
La persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominata:   Dirigente
La persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende all'attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominata:   Preposto
La persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominata:   RLS
La persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali previsti dalla legge, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominata:   RSPP
La persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali previsti dalla legge, facente parte del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominata....   Addetto al servizio di prevenzione e protezione
La prestazione di lavoro di cui all'art. 2094, c.c. deve essere:   Lecita, possibile, determinata o determinabile, personale, patrimoniale
La retribuzione dei lavoratori si compone di vari elementi da cui si ricava il trattamento complessivo. La paga base o minimo tabellare:   È la retribuzione propriamente detta, determinata dal contratto collettivo applicabile ed è connessa alla categoria e attribuita al lavoratore
La sorveglianza sanitaria prevista dal D.Lgs. n. 81/2008 è effettuata dal medico competente. Può essere effettuata su richiesta del lavoratore?   Si, se la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell'attività lavorativa svolta
La sorveglianza sanitaria prevista dal D.Lgs. n. 81/2008 comprende diverse tipologie di visite mediche. La visita medica periodica:   È effettuata per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica
La valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominata:   Valutazione dei rischi
L'accesso al telelavoro "leggero" (Circolare INAIL n. 30 del 16/7/2020):   È consentito per situazioni di temporanea e improvvisa necessità
L'acronimo "SINP" identifica:   Il Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro
L'Aran ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale, non inferiore al (D.Lgs. n. 165/2001, art. 43, comma 1):   5 per cento
L'Aran sottoscrive i contratti collettivi verificando previamente, sulla base della rappresentatività accertata per l'ammissione alle trattative ai sensi del comma 1, art. 43 del D.Lgs. n. 165/2001, che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno:   Il 51 per cento come media tra dato associativo e dato elettorale nel comparto o nell'area contrattuale
L'art. 1 del D.Lgs. 66/2003 definisce "periodo notturno" il periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra...   La mezzanotte e le cinque del mattino
L'art. 1372 del c.c. sulla risoluzione consensuale come causa di risoluzione dei contratti trova applicazione anche per il contratto di lavoro?   Si
L'art. 2099 del c.c. prevede forme ordinarie e forme speciali di retribuzione. È una forma ordinaria di retribuzione:   La retribuzione a tempo
L'art. 2099 del c.c. prevede forme ordinarie e forme speciali di retribuzione. È una forma ordinaria di retribuzione:   Il cottimo
L'art. 2099 del c.c. prevede forme ordinarie e forme speciali di retribuzione. È una forma speciale di retribuzione:   La retribuzione in natura
L'art. 2099 del codice civile prevede che la retribuzione può essere determinata: a tempo, a cottimo, con la partecipazione agli utili o ai prodotti, con provvigione ed in natura. La provvigione:   È una percentuale sugli affari conclusi dal prestatore nel caso in cui l'oggetto della prestazione consista nella trattazione di affari in nome e per conto del datore di lavoro
L'art. 32, D.Lgs. n. 81/2008 stabilisce che per lo svolgimento delle funzioni di responsabili dei servizi di prevenzione e protezione è necessario:   Essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore nonché di un attestato di frequenza a specifici corsi di formazione
L'art. 44 del D.Lgs. n. 81/2008 stabilisce che il lavoratore che in caso di pericolo si allontana dal posto di lavoro non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa. Affinché la norma trovi applicazione, il pericolo deve essere:   Grave, immediato e tale da non poter essere evitato
L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «esattezza», «limitazione della conservazione», «integrità e riservatezza». In applicazione del principio della «esattezza» i dati personali devono essere:   Esatti e, se necessario, aggiornati; devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati
L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «esattezza», «limitazione della conservazione», «integrità e riservatezza». In applicazione del principio della «limitazione della conservazione» i dati personali devono essere:   Conservati in una forma che consenta l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati
L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «esattezza», «limitazione della conservazione», «integrità e riservatezza». In applicazione del principio della «integrità e riservatezza» i dati personali devono essere:   Trattati in maniera da garantire un'adeguata sicurezza dei dati personali, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali
L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «liceità, correttezza e trasparenza», «limitazione della finalità», «minimizzazione dei dati». In applicazione del principio della «minimizzazione dei dati» i dati personali:   Devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati
L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personali tra i quali sono compresi i principi di «liceità, correttezza e trasparenza», «limitazione della finalità», «minimizzazione dei dati». In applicazione del principio «liceità, correttezza e trasparenza» i dati personali:   Devono essere trattati in modo lecito, corretto e trasparente nei confronti dell'interessato
L'art. 7, legge n. 300 del 1970, attenua sul piano temporale la rilevanza della recidiva, stabilendo che:   Non può tenersi conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari decorsi due anni dalla loro applicazione
L'art. 76 del D.Lgs. n. 81/2008 ribadisce l'obbligo di conformità dei dispositivi di protezione individuale a determinati requisiti. Tali requisiti:   Sono indicati dal Regolamento (UE) n. 2016/425
L'astensione totale e concertata dal lavoro da parte di più lavoratori subordinati per la tutela dei loro interessi collettivi prende il nome di:   Sciopero
Le azioni positive di cui all'art. 42 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, hanno in particolare lo scopo, tra l'altro di:   Eliminare, nei confronti delle donne, le disparità nella formazione scolastica e professionale, nell'accesso al lavoro, nella progressione di carriera, nella vita lavorativa e nei periodi di mobilità
Le azioni positive di cui all'art. 42 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, hanno in particolare lo scopo, tra l'altro di:   Favorire la diversificazione delle scelte professionali delle donne in particolare attraverso l'orientamento scolastico e professionale e gli strumenti della formazione
Le azioni positive di cui all'art. 42 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, hanno in particolare lo scopo, tra l'altro di:   Superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti diversi, a seconda del sesso, nei confronti dei dipendenti con pregiudizio nella formazione, nell'avanzamento professionale e di carriera ovvero nel trattamento economico e retributivo
Le clausole di amministrazione del contratto contenute obbligatoriamente nei contratti collettivi di lavoro:   Sono quelle che prevedono collegi di conciliazione o di arbitrato o particolari organi paritetici con il compito di accertare reclami e controversie, sia individuali che collettivi, insorgenti su determinate materie
Le clausole istituzionali contenute obbligatoriamente nei contratti collettivi di lavoro:   Sono quelle costitutive di organi o istituti particolari con fine di assolvere a specifici compiti
Le clausole obbligatorie di tregua sindacale contenute nei contratti colletti di lavoro:   Sono quelle che impegnano le associazioni sindacali dei lavoratori a non far ricorso all'azione diretta e a non organizzare agitazioni per conseguire la modifica del contratto prima della sua scadenza e senza che si presenti un valido motivo di revisione dello stesso
Le convenzioni di integrazione lavorativa devono, tra l'altro, prevedere verifiche periodiche sull'andamento del percorso formativo inerente la convenzione di integrazione lavorativa, da parte (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 11, comma 7, lettera B):   Degli enti pubblici incaricati delle attività di sorveglianza e controllo
Le disposizioni di cui all'art. 26, D.Lgs. 151/2015 afferenti le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro trovano applicazione ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ?   No
Le disposizioni sul licenziamento discriminatorio di cui all'art. 3, l. n. 108/1990 si applicano anche ai dirigenti?   Si, per espressa previsione di cui al citato articolo
Le disposizioni sul processo di lavoro sono contenute negli art. 409 s.s. c.p.c. e trovano applicazione:   Ai rapporti di lavoro dei dipendenti di enti pubblici che svolgono esclusivamente o prevalentemente attività economica
Le disposizioni sul processo di lavoro sono contenute negli art. 409 s.s. c.p.c. e trovano applicazione:   Ai rapporti di lavoro dei dipendenti di enti pubblici ed altri rapporti di lavoro pubblico, sempreché non siano devoluti dalla legge ad altro giudice
Le misure volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità, nell'ambito della competenza statale, sono dirette a favorire l'occupazione femminile e realizzare l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro, di cui all'art. 42 del D.Lgs. n. 198/2006, sono le c.d:   Azioni positive
Licenziamento determinato da motivi basati sulle convinzioni personali - Licenziamento determinato da motivi di affiliazione a sindacati. A norma del combinato disposto di cui all'art. 3, l. n. 108/1990 e all'art. 15, l. n. 300/1970, in quale/quali il licenziamento è discriminatorio?   In entrambi i casi
Licenziamento determinato da motivi di sesso - Licenziamento determinato da motivi di handicap. A norma del combinato disposto di cui all'art. 3, l. n. 108/1990 e all'art. 15, l. n. 300/1970, in quale/quali il licenziamento è discriminatorio?   In entrambi i casi
Licenziamento determinato da motivi di svolgimento di attività sindacale - Licenziamento determinato da motivi di partecipazione legittima ad uno sciopero. A norma del combinato disposto di cui all'art. 3, l. n. 108/1990 e all'art. 15, l. n. 300/1970, in quale/quali il licenziamento è discriminatorio?   In entrambi i casi
Licenziamento determinato da motivi religiosi - Licenziamento determinato da motivi razziali . A norma del combinato disposto di cui all'art. 3, l. n. 108/1990 e all'art. 15, l. n. 300/1970, in quale/quali il licenziamento è discriminatorio?   In entrambi i casi
L'impugnazione del licenziamento può avvenire con qualsiasi atto scritto, anche extragiudiziale, idoneo a rendere nota la volontà del lavoratore?   Si, lo prevede espressamente l'art. 6, l. n. 604/1966
Lo "sciopero a scacchiera" è quello:   Consistente nell'astensione dal lavoro in reparti alternati e in tempi successivi
Lo "sciopero a singhiozzo" è quello:   Caratterizzato dal fatto che l'astensione dal lavoro è frazionata nel tempo in brevi periodi
Lo "sciopero a sorpresa" è quello:   Attuato senza preavviso
Lo "sciopero dello straordinario" è quello:   Consistente nel rifiuto collettivo di prestare lo straordinario richiesto dal datore di lavoro ai sensi del contratto collettivo
Lo "sciopero parziale" è quello:   Realizzato in settori o durante fasi lavorative la cui interruzione comporta un notevole ritardo, fino anche all'intera giornata lavorativa, nella ripresa dell'attività
Lo sciopero può considerarsi la principale forma di autotutela dei lavoratori. Quando è attuato senza preavviso è detto:   Sciopero a sorpresa
Lo sciopero può considerarsi la principale forma di autotutela dei lavoratori. Quando è caratterizzato dal fatto che l'astensione dal lavoro è frazionata nel tempo in brevi periodi è detto:   Sciopero a singhiozzo
Lo sciopero può considerarsi la principale forma di autotutela dei lavoratori. Quando è consistente nell'astensione dal lavoro in reparti alternati e in tempi successivi è detto:   Sciopero a scacchiera
Lo sciopero può considerarsi la principale forma di autotutela dei lavoratori. Quando è realizzato in settori o durante fasi lavorative la cui interruzione comporta un notevole ritardo, fino anche all'intera giornata lavorativa, nella ripresa dell'attività è detto:   Sciopero parziale
Lo sciopero può considerarsi la principale forma di autotutela dei lavoratori. Quando consiste nel rifiuto collettivo di prestare lo straordinario richiesto dal datore di lavoro ai sensi del contratto collettivo è detto:   Sciopero dello straordinario
L'Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche è istituito:   Presso il Dipartimento della funzione pubblica