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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco TSCLA - TSCLB

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Per effetto delle disposizioni concernenti lo scambio automatico di informazioni in materia di cooperazione fiscale internazionale, le istituzioni finanziarie inoltrano le informazioni sui rispettivi clienti fiscalmente residenti all'estero   alle Amministrazioni finanziarie dello Stato di appartenenza che le trasmettono automaticamente alle Autorità fiscali dello Stato partner interessato aderente allo standard globale (c.d. CRS) elaborato in ambito OCSE
Per giurisprudenza oramai consolidata, ai fini della configurazione del reato di riciclaggio, il reato presupposto   può anche non essere individuato nei suoi esatti termini, ovvero nella sua esatta configurazione giuridica
Per i clienti già identificati dal soggetto obbligato in relazione ad altro rapporto o prestazione professionale, è necessario procedere nuovamente alla identificazione alla presenza del cliente?   Non occorre, dovendo il soggetto obbligato verificare solo che le informazioni esistenti siano aggiornate ed adeguate rispetto allo specifico profilo di rischio del cliente
Per i professionisti, chi fissa i criteri di orientamento per l'individuazione delle segnalazioni di operazioni sospette?   Il Ministero della Giustizia con decreto
Per il d.lgs 231/2007, qual è l'importo oltre il quale scatta l'obbligo d'identificazione della clientela?   15.000 euro
Per il D.lgs. 231/2007, qual è l'importo a concorrenza od oltre il quale scatta l'obbligo d'identificazione della clientela in occasione dell'esecuzione di un'operazione occasionale?   15.000 euro
Per la valutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, i soggetti obbligati adottano   procedure oggettive coerenti con i criteri e metodologie fissati dai rispettivi organismi di autoregolamentazione ed Autorità di vigilanza di settore, che tengano conto dei fattori di rischio associati anche ai canali distributivi e dei prodotti e servizi offerti
Per le attività di assicurazione vita o altre forme di assicurazioni legate ad investimenti, i soggetti obbligati applicano la misura di adeguata verifica, oltre che nei confronti del cliente e dell'esecutore materiale dell'operazione, anche con riguardo   al beneficiario del contratto, non appena individuato o designato, all'effettivo percipiente della prestazione liquidata ed ai rispettivi titolari effettivi
Per le esclusive finalità di cui al D.lgs. 231/2007, nella definizione di Amministrazione interessata, titolare di poteri di controllo e vigilanza sui soggetti obbligati, ma non vigilati dalle Autorità di vigilanza di settore,   rientrano il M.E.F. ed il Ministero dello sviluppo economico
Per pagamenti inferiori a 1.000 euro è previsto l'utilizzo di assegni in forma libera?   Sì
Per pagamenti inferiori a 1.000 euro è previsto l'utilizzo di assegni in forma libera?   Sì, ed il cliente può richiedere, per iscritto, il rilascio di tali moduli per assegni bancari o postali
Possono i soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio ricorrere a terzi per l'assolvimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela?   Sì, ferma la responsabilità dei soggetti obbligati, che possono avvalersi, tra gli altri, di intermediari bancari e finanziari aventi sede nel territorio nazionale o di altri Stati membri e, a determinate condizioni, anche in Paesi terzi
Prima della Convenzione di Strasburgo del '90, ratificata con la legge 328/93, poteva costituire reato presupposto del delitto di riciclaggio   il sequestro di persona a scopo di estorsione
Prima dell'entrata in vigore del D.lgs 190/2017 che, novellando il D.lgs 231/2007, ha introdotto il nuovo articolo 69, la Corte Costituzionale, investita della questione di legittimità costituzionale circa l'applicabilità, al comparto sanzionatorio non penale, del principio del favor rei, ha:   ritenuto che la stessa non fosse fondata e meritevole di accoglimento in quanto è rimesso alla discrezionalità del legislatore valutare, materia per materia, l'applicabilità del principio del favor rei, non integrandosi, quindi, gli estremi di una disparità di trattamento in relazione all'art. 3 della Costituzione
Prima dell'entrata in vigore del D.lgs 190/2017 che, novellando il D.lgs 231/2007, ha introdotto il nuovo articolo 69, la Corte Costituzionale, investita della questione di legittimità costituzionale circa l'applicabilità, al comparto sanzionatorio amministrativo, del principio della retroattività delle norme migliorative, ha affermato che:   Tutte le risposte fornite sono corrette
Prima dell'entrata in vigore del D.lgs 190/2017 che, novellando il D.lgs 231/2007, ha introdotto il nuovo articolo 69, quale di questi principi non era applicabile al comparto sanzionatorio amministrativo in materia di antiriciclaggio?   La retroattività della norma migliorativa sopravvenuta
Prima dell'entrata in vigore della Legge 186/2014, il delitto di trasferimento fraudolento di valori   costituiva l'unica fattispecie di reato che puniva una condotta di autoriciclaggio
Prima dell'entrata in vigore della legge 186/2014, l'autore del reato presupposto, che commette anche la condotta di riciclaggio, in virtù della "clausola di riserva" di cui all'incipit dell'art. 648 bis C.P.   non era punibile a titolo di riciclaggio
Può essere punito a titolo di trasferimento fraudolento di valori   anche l'autore del reato presupposto