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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Servizi del lavoro e legislazione sociale

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I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, D.Lgs n. 150/2015, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano il Centro per l'impiego entro il termine di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 2).   15 giorni
I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano il Centro per l'impiego entro il termine di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2).   15 giorni
I compensi per i componenti del collegio dei revisori dell'Anpal sono determinati con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5).   Del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze
I componenti del collegio dei revisori dell'Anpal sono scelti tra... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5).   Dirigenti incaricati di funzioni di livello dirigenziale non generale delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 o altro personale di cui all'art. 3 del medesimo decreto legislativo, iscritti al Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, ovvero tra soggetti in possesso di specifica professionalità in materia di controllo e contabilità pubblica
I coniugi permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2).   A risiedere nella stessa abitazione
I contratti a tempo determinato di durata superiore o eguale a tre mesi sono considerati "successo occupazionale" nelle regioni meno sviluppate ai sensi del Regolamento Ue n. 1303/2013, cioè Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. A condizione che...   In una delle cinque regioni "meno sviluppate" si trovi sia la sede operativa del soggetto erogatore sia la sede di lavoro
I datori di lavoro devono presentare agli uffici competenti la richiesta di assunzione entro quanti giorni dal momento in cui sono obbligati all'assunzione dei lavoratori disabili? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 1).   Sessanta
I datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici che, per le speciali condizioni della loro attività, non possono occupare l'intera percentuale dei disabili, possono, a domanda, essere parzialmente esonerati dall'obbligo dell'assunzione, alla condizione che versino ad apposito Fondo... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 3).   Euro 30,64 per ogni giorno lavorativo per ciascun lavoratore disabile non occupato
I datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici che, per le speciali condizioni della loro attività, non possono occupare l'intera percentuale dei disabili, possono, a domanda, essere parzialmente esonerati dall'obbligo dell'assunzione, alla condizione che... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 3).   Versino al Fondo regionale per l'occupazione dei disabili un contributo esonerativo per ciascuna unità non assunta
I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie, solo in caso di nuove assunzioni, nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3).   Un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti
I diplomi di tecnico superiore conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa degli istituti tecnici superiori, in cui è inclusa anche la seguente area tecnologica... (Regolamento Regione Lazio 30 aprile 2015 n. 4, art. 26, comma 1).   Nuove tecnologie per il made in Italy
I diplomi di tecnico superiore conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa degli istituti tecnici superiori, in cui è inclusa anche la seguente area tecnologica... (Regolamento Regione Lazio 30 aprile 2015 n. 4, art. 26, comma 1).   Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione
I diplomi professionali, conseguibili al termine del quarto anno di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, si identificano con il termine di...   Tecnico
I due membri del consiglio di amministrazione dell'Anpal sono nominati su proposta... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3).   Uno della Conferenza delle regioni e province autonome, uno su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale è computato il reddito della casa di abitazione?   No, non è computato
I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale è computato il trattamento di fine rapporto?   No, non è computato
I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale sono computate le indennità di accompagnamento?   No, non sono computate
I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale sono computati gli assegni per nucleo familiare?   No, non sono computati
I fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014, possono prevedere che le prestazioni integrative (di cui all'art. 3, comma 11, lettera A della legge n. 92 del 2012), continuino ad applicarsi in caso di accettazione di un'offerta di lavoro congrua, nella misura massima della differenza tra... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 2).   L'indennità complessiva inizialmente prevista, aumentata del 20 per cento, e la nuova retribuzione
I fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014, possono prevedere che le prestazioni integrative (di cui all'art. 3, comma 11, lettera A della legge n. 92 del 2012), continuino ad applicarsi in caso di accettazione di un'offerta di lavoro congrua, nella misura massima della differenza tra... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 2).   L'indennità complessiva inizialmente prevista, aumentata del 20 per cento, e la nuova retribuzione
I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia non possono essere computati nella quota di riserva di cui all'art. 3 se hanno subìto una riduzione della capacità lavorativa inferiore al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 4).   60 per cento
I lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali o che, richiesti dell'effettuazione delle prestazioni indispensabili, non prestino la propria consueta attività, sono soggetti a norma di quanto dispone l'art. 4 della L. n. 146/1990:   A sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dell'infrazione
I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa dal Centro per l'impiego per stipulare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1).   Il Patto di servizio personalizzato
I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa dal Centro per l'impiego per stipulare... (D.Lgs n. 150/2015, art. 22, comma 1).   Il Patto di servizio personalizzato
I lavoratori disabili iscritti nell'elenco di cui all'art. 8, comma 2 della legge 12 marzo 1999, n. 68, hanno diritto alla riserva dei posti nei limiti della complessiva quota d'obbligo e fino al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 7, comma 2).   Cinquanta per cento dei posti messi a concorso
I lavoratori disabili, licenziati per riduzione di personale o per giustificato motivo oggettivo, mantengono la posizione in graduatoria acquisita all'atto dell'inserimento nell'azienda? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 8, comma 5).   Sì
I lavoratori domestici, con mansioni impiegatizie ed altri lavoratori aventi analoghe funzioni sono soggetti ad un periodo di prova?   Si, lo prevede espressamente l'art. 5 della L. n. 339/1958, regolarmente retribuito, che normalmente è 30 giorni
I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del D.Lgs n. 150/2015), non possono eccedere l'orario di lavoro di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 5).   20 ore settimanali
I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del D.Lgs n. 150/2015), percettori di trattamenti di sostegno al reddito, sono impegnati nei limiti massimi di orario settimanale corrispondente alla proporzione tra il trattamento stesso e... (previsto per i dipendenti che svolgono attività analoghe presso il soggetto promotore dell'intervento)... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 4).   Il livello retributivo iniziale, calcolato al netto delle ritenute previdenziali ed assistenziali
I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), non possono eccedere l'orario di lavoro di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 5).   20 ore settimanali
I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), percettori di trattamenti di sostegno al reddito, sono impegnati nei limiti massimi di orario settimanale corrispondente alla proporzione tra il trattamento stesso e... (previsto per i dipendenti che svolgono attività analoghe presso il soggetto promotore dell'intervento)... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 4).   Il livello retributivo iniziale, calcolato al netto delle ritenute previdenziali ed assistenziali
I lavoratori, già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva (art. 3) nel caso in cui abbiano... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3 bis).   Una riduzione della capacità lavorativa superiore al 60 per cento
I lavoratori, già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva (art. 3) nel caso in cui abbiano... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3 bis).   Minorazioni ascritte dalla prima alla sesta categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra
I lavoratori, già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva (art. 3) nel caso in cui abbiano... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3 bis).   Disabilità intellettiva e psichica, con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, accertata dagli organi competenti
I membri del consiglio di amministrazione dell'Anpal sono nominati con decreto del... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3).   Presidente del Consiglio dei Ministri
I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal percepiscono compensi? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4).   No, alcun compenso, ad esclusione del rimborso delle spese sostenute per la trasferta dal luogo di residenza
I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal sono designati... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4).   Dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal, se nominati nel corso del trienno della durata delle cariche in sostituzione di altri dimissionari, decaduti dalla carica o deceduti, quando terminano il loro mandato? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4).   Comunque al termine del triennio della durata delle cariche
I partner istituzionali del Sistema Orientamento Università Lavoro (Soul) sono...   Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la Regione Lazio, Roma Capitale e la Città Metropolitana di Roma Capitale
I patronati convenzionati si possono occupare di acquisizione dei dati necessari e supporto alla richiesta... (art. 23, decreto legislativo 150/2015).   Dell'assegno di ricollocazione per i disoccupati percettori della Naspi la cui durata di disoccupazione ecceda i quattro mesi, mediante apposita procedura telematica
I patronati convenzionati si possono occupare di acquisizione dei dati necessari e... (art. 24bis, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come introdotto dall'art. 1, comma 136, della legge del 27 dicembre 2017, n. 205).   Supporto alla richiesta anticipata dell'assegno di ricollocazione per i lavoratori destinatari del trattamento straordinario di integrazione salariale, coinvolti nell'accordo di ricollocazione
I patronati convenzionati si possono occupare di supportare i lavoratori nell'inserimento della Did online (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro)?   Sì
I patronati convenzionati si possono occupare di...   Completamento della procedura telematica di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità per i disoccupati percettori della Naspi e per i richiedenti la Dis-coll
I percorsi di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale sono concordati... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 5).   Dall'istituzione formativa e dal datore di lavoro
I prestatori domestici che prestano opera manuale specializzata o generica ed altri lavoratori aventi simili mansioni sono soggetti ad un periodo di prova?   Si, lo prevede espressamente, l'art. 5 della L. n. 339/1958, regolarmente retribuito, che normalmente ha durata di otto giorni lavorativi
I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2).   Il possesso da parte del soggetto richiedente l'accreditamento di esperienza nei servizi per il lavoro da uno a due anni
I requisiti economici di accesso al reddito di cittadinanza si considerano posseduti per la durata dell'attestazione Isee in vigore al momento di presentazione della domanda, ferma restando la necessità di aggiornare l'Isee alla scadenza del periodo di validità dell'indicatore, sono verificati nuovamente solo in caso di...   Presentazione di nuova Dsu
I richiedenti asilo hanno un codice fiscale speciale. A quante cifre?   Undici
I servizi del Sistema Orientamento Università Lavoro (Soul) sono attivi in quali università?   Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata e Foro Italico, Accademia di Belle Arti di Roma, Università della Tuscia, Università di Cassino e Lumsa
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera H).   Esporre l'indicazione visibile all'esterno e all'interno degli spazi dell'organigramma delle funzioni organizzative nonché il nominativo del responsabile dello sportello medesimo e dei recapiti delle diverse figure ivi operanti
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera B).   Essere nella disponibilità giuridica in via esclusiva del soggetto accreditato durante l'intero periodo di abilitazione dello sportello
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito: garantire l'apertura al pubblico per almeno... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera C).   20 ore settimanali
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera H).   Esporre l'indicazione visibile all'esterno e all'interno degli spazi del logo della Regione Lazio
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art.1, comma 6, lettera A).   Essere ubicati soltanto nel territorio della Regione Lazio
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera I).   Avere la disponibilità di uno spazio adibito allo svolgimento di attività di gruppo e munito di postazioni informatiche
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera H).   Esporre l'indicazione visibile all'esterno e all'interno degli spazi della tipologia del servizio e degli orari di apertura al pubblico
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera H).   Esporre l'indicazione visibile all'esterno e all'interno degli spazi degli estremi del provvedimento d'abilitazione regionale
I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera G).   Spazi e arredi per l'accoglienza e per l'attesa, nonché disporre di servizi igienici
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera F).   Avere almeno una sede operativa situata nel territorio in cui si sta chiedendo l'accreditamento
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera L).   Possesso della documentazione attestante l'affidabilità e qualità con riferimento al processo di erogazione dei servizi (certificazione ISO)
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera A).   Avere un capitale sociale minimo versato non inferiore a quello previsto dalle disposizioni vigenti per le società di capitali
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera C).   Avere una dichiarazione da parte di un istituto di credito che attesti la solidità economica per i soggetti diversi dalla società di capitali, dalle società cooperative e dalle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera D).   Dotazione, nelle sedi, di attrezzature, spazi e materiali idonei allo svolgimento delle attività, in coerenza con il servizio effettuato
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera E).   Garanzia di una fascia di 20 ore settimanali minime di apertura degli sportelli al pubblico
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H).   Orario di apertura al pubblico
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I).   Il nominativo del responsabile della unità organizzativa
I soggetti accreditati nell'ambito dei servizi per il lavoro vengono iscritti, a cura della Regione o della Provincia autonoma, nell'albo nazionale dei soggetti accreditati istituito da quale ente, in attuazione dell'art. 12, comma 3, del decreto legislativo n. 150 del 2015? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 3).   Anpal
I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4).   Avere nell'organico almeno un lavoratore dipendente che possa svolgere le funzioni di tutor
I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4).   Non avere proceduto nei dodici mesi precedenti l'avviamento lavorativo del disabile a risoluzioni del rapporto di lavoro, escluse quelle per giusta causa e giustificato motivo soggettivo
I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4).   Non avere in corso procedure concorsuali
I soggetti già accreditati in ambito servizi per il lavoro presso una Regione, che presentano richiesta di accreditamento presso un'altra regione o provincia autonoma, devono dimostrare esclusivamente il possesso degli ulteriori requisiti richiesti dall'amministrazione titolare della procedura di accreditamento ai sensi dell'art. 7 del D.M. 11 gennaio 2018, n. 4. In tal caso, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 10, comma 1).   Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento presso un'altra amministrazione e sono assunte come accertate le circostanze già oggetto di verifica)
I soggetti già assunti ai sensi delle norme sul collocamento obbligatorio sono mantenuti in servizio anche se... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 18, comma 1).   Superano il numero di unità da occupare in base alle aliquote stabilite dalla legge 12 marzo 1999, n. 68 e sono computati ai fini dell'adempimento dell'obbligo stabilito dalla stessa
I soggetti minori di età sono destinatari di tirocini? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 2, comma 2).   No, fatti salvi i tirocini promossi dai Centri per l'impiego durante il periodo estivo in favore di soggetti minori che abbiano assolto all'obbligo di istruzione e siano iscritti al successivo anno del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione
I tirocinanti non possono... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 7, comma 1).   Sostituire il personale in malattia, maternità o ferie
I tirocini extracurriculari in Garanzia Giovani, per la Regione Lazio, sono rivolti a giovani destinatari maggiorenni. Dai 18 anni fino a...   29 anni
I titoli conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa delle università. Tra questi... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 20).   Laurea magistrale a ciclo unico
I titoli conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa delle università. Tra questi... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 20).   Master di I e II livello
Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili" eroga, tra l'altro, contributi per il rimborso forfetario parziale delle spese necessarie all'adozione di accomodamenti ragionevoli in favore dei lavoratori con riduzione della capacità lavorativa superiore al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 4, lettera B).   50 per cento, incluso l'apprestamento di tecnologie di telelavoro o la rimozione delle barriere architettoniche che limitano in qualsiasi modo l'integrazione
Il "libretto di lavoro", quale documento obbligatorio per tutti i lavoratori, "presupposto" per l'iscrizione nelle liste di collocamento e "condizione essenziale" per l'assunzione al lavoro, è stato istituito in Italia con la legge 10 gennaio...   1935
Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Anche a progetti per favorire l'auto-imprenditorialità?   Sì, sempre secondo le modalità individuate nel Patto per il lavoro
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, ai sensi dell'articolo 34, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, è esente dal pagamento dell'Irpef?   Sì
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, su base annua, si compone di due elementi, uno dei quali è...   Una componente, ad integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini Isee, fino ad un massimo di euro 3.360 annui
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, su base annua, si compone di due elementi, uno dei quali è...   Una componente ad integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di supporto alla ricollocazione professionale?   L'indicazione della attività di supporto alla ricollocazione professionale come oggetto sociale, anche se non esclusivo
Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di intermediazione?   La garanzia che l'attività interessi un ambito distribuito sull'intero territorio nazionale e comunque non inferiore a quattro regioni
Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di ricerca e selezione del personale?   L'acquisizione di un capitale versato non inferiore a 25.000 euro
Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso tutte le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo e quelli specifici per sezione. Quale tra i seguenti è un requisito richiesto a tutte le agenzie?   Disponibilità di uffici in locali idonei allo specifico uso e di adeguate competenze professionali, dimostrabili per titoli o per specifiche esperienze nel settore delle risorse umane o nelle relazioni industriali
Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso tutte le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo e quelli specifici per sezione. Quale tra i seguenti è un requisito richiesto a tutte le agenzie?   Sede legale o una sua dipendenza nel territorio dello Stato o di altro Stato membro della Unione europea
Il Centro per l'impiego che rilascia l'Assegno di ricollocazione può essere scelto per erogare i servizi al destinatario?   Si, laddove presente nella lista delle sedi operative
Il collegio dei revisori dell'Anpal è composto da tre membri effettivi, di cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5).   Due in rappresentanza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e uno in rappresentanza del ministero dell'Economia e delle Finanze
Il collegio dei revisori dell'Anpal è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5).   Del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici di cui all'art. 8 del D.Lgs. 198/2006:   Promuove, nell'ambito della competenza statale, la rimozione delle discriminazioni e di ogni altro ostacolo che limiti di fatto l'uguaglianza fra uomo e donna nell'accesso al lavoro, nella promozione e nella formazione professionale, nelle condizioni di lavoro compresa la retribuzione, nonché in relazione alle forme pensionistiche complementari collettive
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Qualificazione professionale dei giovani che entrano nel mercato del lavoro
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Collocamento di soggetti in difficile condizione rispetto alla loro occupabilità
Il compito di individuare il tutor del soggetto promotore per il tirocinante è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 1).   Soggetto promotore
Il compito di provvedere alla stesura del Dossier individuale del tirocinante è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 1).   Soggetto promotore
Il congedo parentale può essere fruito per un periodo massimo di...   10 mesi cumulativi, entro i primi dodici anni di vita del bambino
Il consiglio di amministrazione dell'Anpal è composto dal presidente e da... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3).   Due membri
Il consiglio di amministrazione dell'Anpal approva... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 7, comma 3).   I piani annuali dell'azione in materia di politiche attive
Il consiglio di vigilanza dell'Anpal è composto da... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4).   Dieci membri
Il contratto di lavoro intermittente, di cui all'art. 13 del D.Lgs. 81/2015:   Può essere stipulato anche a tempo determinato
Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 1).   La forma comune di rapporto di lavoro
Il contratto di somministrazione di lavoro:   Deve essere stipulato in forma scritta e in mancanza il contratto di somministrazione è nullo e i lavoratori sono considerati a tutti gli effetti alle dipendenze dell'utilizzatore
Il contributo Naspi è dovuto anche per i dipendenti stagionali del settore turismo che normalmente prestano attività per soli sei mesi e che sono assunti ogni anno per la stagione estiva? (art. 2, comma 29, della legge n. 92/2012).   Il contributo addizionale Naspi non si applica nel caso di lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali
Il cottimo collettivo:   Si caratterizza per essere una forma particolare di retribuzione del lavoro subordinato legata al rendimento, non individualmente misurato, ma riferito ad un gruppo di lavoratori organizzato dall'impresa
Il d.l. 27 agosto 1993, n. 324 nel testo introdotto dalla legge di conversione 27 ottobre 1993, n. 423 ha disposto che il permesso mensile deve essere comunque... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, aggiornamento).   Retribuito
Il D.Lgs n. 150/2015 ha come oggetto:   Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
Il D.Lgs. n. 66/2003 prevede una durata massima giornaliera della prestazione lavorativa?   No, l'art. 7 riposo giornaliero, si limita a prevedere che il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore, fermo restando la durata normale dell'orario settimanale
Il D.M. 10 aprile 2018 di modifica dei requisiti delle Agenzie per il lavoro, stabilisce che per le Agenzie di somministrazione di lavoro e per le Agenzie di intermediazione nella sede principale, il personale qualificato deve essere costituito da almeno:   Quattro unità
Il datore di lavoro che intende stipulare il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore sottoscrive... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 6).   Un protocollo con l'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto, che stabilisce il contenuto e la durata degli obblighi formativi del datore di lavoro
Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo che stabilisce... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2).   La durata e le modalità, anche temporali, della formazione a carico del datore di lavoro
Il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 ha come oggetto:   Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera D-bis).   Alle collaborazioni prestate nell'ambito della produzione e della realizzazione di spettacoli da parte delle fondazioni (di cui al decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367)
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. La disposizione trova applicazione nei confronti delle pubbliche amministrazioni? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 3).   No
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera D).   Alle collaborazioni rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni come individuati e disciplinati dall'art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 1).   Ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 la definizione di "familiare di cittadino dell'Unione" includendo, tra gli altri, il seguente soggetto...   Gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o partner
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 ha per oggetto...   Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà
Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento...   Obbligatorio
Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento...   Dei lavoratori domestici
Il destinatario, una volta richiesto l'Assegno di ricollocazione, può richiedere la cancellazione della richiesta?   No
Il dipendente di una struttura pubblica può svolgere l'attività di medico competente qualora esplichi attività di vigilanza?   No, il D.Lgs. n. 81/2008 pone un divieto
Il direttore generale dell'Anpal è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 1).   Del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Il direttore generale dell'Anpal può assistere alle sedute del consiglio di amministrazione? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 2).   Sì, su invito dello stesso
Il direttore generale dell'Anpal resta in carica per un periodo di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 3).   Tre anni
Il diritto di precedenza riconosciuto dall'art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015, rispetto a nuove assunzioni a termine da parte dello stesso datore di lavoro, può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti in tal senso la propria volontà al datore di lavoro. Quale durata temporale ha il diritto di precedenza?   Si estingue trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro
Il diritto di precedenza riconosciuto dall'art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015, rispetto a nuove assunzioni a termine da parte dello stesso datore di lavoro, può essere esercitato:   A condizione che il lavoratore manifesti in tal senso la propria volontà al datore di lavoro, entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro
Il figlio a carico di un invalido civile che percepisce la pensione di inabilità di cui all'art. 12 della legge n. 118/1971 usufruisce della reversibilità in caso di decesso del padre?   No, la pensione di inabilità non è reversibile ai superstiti
Il figlio maggiorenne non convivente con i genitori, non coniugato e senza figli, fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2).   26 anni
Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile, può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede? (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5).   No
Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede? (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5).   No
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1).   Per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1).   Un'attività lavorativa autonoma
Il lavoratore che abbia trasformato il rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale, ha diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno?   Si, lo prevede espressamente il comma 6, art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, se l'assunzione prevede l'espletamento delle stesse mansioni o di quelle equivalenti a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia inferiore al reddito minimo escluso da imposizione, ad alcune condizioni... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 9, comma 2).   Conserva il diritto alla prestazione ridotta
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia superiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale decade dalla prestazione, salvo il caso in cui la durata del rapporto di lavoro non sia superiore a... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 9, comma 1).   Sei mesi
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare l'Inps... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1).   Entro un mese dall'inizio dell'attività
Il lavoratore che instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della Naspi è tenuto, salvo un'eccezione... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 4).   A restituire per intero l'anticipazione ottenuta
Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione È possibile ottenere un prestito su una pensione di invalidità civile?   No, non è possibile ottenere un prestito
Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegni al nucleo familiare?   No, non è possibile ottenere un prestito
Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegno mensile per l'assistenza ai pensionati per inabilità?   No, non è possibile ottenere un prestito
Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito suassegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO)?   No, non è possibile ottenere un prestito
Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO)?   No, non è possibile ottenere un prestito
Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. È possibile ottenere un prestito su una pensione o assegno sociale?   No, non è possibile ottenere un prestito
Il limite numerico applicato alla figura del tutor del soggetto promotore, si applica anche ai tirocini extracurriculari promossi dagli avvisi pubblici (o bandi)?   Sì, salvo che l'avviso pubblico (o bando) specifico non preveda espressamente un limite numerico diverso
Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015:   Non trovano applicazione per i contratti conclusi nella fase di avvio di nuove attività, per i periodi definiti dai contratti collettivi
Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015:   Non trovano applicazione per i contratti conclusi con lavoratori di età superiore a 50 anni
Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015:   Non trovano applicazione per i contratti conclusi da imprese start-up innovative per il periodo di quattro anni dalla costituzione della società
Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015:   Non trova applicazione per i contratti conclusi per specifici spettacoli ovvero specifici programmi radiofonici o televisivi o per la produzione di specifiche opere audiovisive
Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015:   Non trovano applicazione per i contratti conclusi per lo svolgimento delle attività stagionali
Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2).   Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 1).   Distanza dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 1).   Retribuzione superiore di almeno il 20 per cento rispetto alla indennità percepita nell'ultimo mese precedente, da computare senza considerare l'eventuale integrazione a carico dei fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Distanza dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Retribuzione superiore di almeno il 20 per cento rispetto alla indennità percepita nell'ultimo mese precedente, da computare senza considerare l'eventuale integrazione a carico dei fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 2).   Atti di programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2).   Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
Il ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2).   Programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2).   Atti di programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
Il modello di ranking statistico applicato nello scouting della domanda è conseguente all'analisi...   Del flusso di manodopera in ingresso e in uscita che ogni impresa ha registrato trimestralmente su base regionale in un periodo tra il 2013 e il 2018
Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 3).   Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
Il modulo per la comunicazione obbligatoria (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), è...   Standard su tutto il territorio nazionale
Il nominativo del RUP deve essere indicato nel bando o avviso con cui si indice la gara per l'affidamento del contratto di lavoro?   Si, obbligatoriamente per espressa previsione di cui all'art. 31 del D.Lgs. n. 50/2016
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 2).   La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 2).   La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
Il periodo di formazione dell'apprendistato di alta formazione termina alla data prevista dal contratto ovvero con il conseguimento del titolo se intervenuto... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 21, comma 6).   Anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente convenuta
Il periodo massimo di congedo parentale di 10 mesi cumulativi entro i primi 12 anni di vita del bambino, può essere elevato?   Sì, il periodo massimo è elevato a 11 mesi, qualora il padre si astenga dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi
Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione può essere modificato nel corso del rapporto di lavoro, fermo restando... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 3).   Il titolo da acquisire al termine del percorso
Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera A).   Dati identificativi dell'apprendista, dell'università e dell'impresa
Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera I).   Le competenze da acquisire durante il periodo di apprendistato
Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera E).   La durata del periodo di formazione dell'apprendistato
Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, quale elemento minimo, il livello di inquadramento contrattuale... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera D).   Dell'apprendista
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   Le ore dedicate all'attività di tutoraggio in accordo con l'Istituzione formativa
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   I dati identificativi dell'istituzione formativa
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   I dati identificativi del tutor/referente aziendale
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   Le competenze da acquisire attraverso la formazione esterna e la formazione interna coerenti con le competenze delle figure del Repertorio
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   I dati identificativi del datore di lavoro
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   Il livello di inquadramento contrattuale dell'apprendista
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   Le competenze tecniche e professionali correlate agli apprendimenti ordinamentali che possono essere acquisiti in impresa
Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6).   L'articolazione dei periodi di formazione interna ed esterna secondo le esigenze formative e professionali dell'impresa
Il presidente dell'Anpal può assistere alle sedute del consiglio di sorveglianza? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 7, comma 1).   Sì, sempre
Il presidente dell'Anpal, scelto tra personalità di comprovata esperienza e professionalità nel campo delle politiche e delle istituzioni del mercato del lavoro, è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 2).   Del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri
Il principio di corrispettività tra retribuzione e prestazione di lavoro può essere derogato qualora il lavoratore sia assente dal lavoro?   Si, in alcuni casi tassativamente previsti di assenze dal lavoro autorizzati dalla legge o dai contratti collettivi
Il principio di sufficienza della retribuzione indicato dall'art. 36 della Costituzione:   Va inteso come la retribuzione che permette al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato secondo il concetto storico e ambientale (esistenza dignitosa e libera)
Il programma EaSI sostituisce i 3 programmi relativi al periodo di programmazione 2007-2013, Progress, Eures, Progress di micro finanza. L'acronimo EaSI sta per:   Programma per l'Occupazione e l'innovazione sociale
Il programma Garanzia Giovani...   È esteso a tutto il 2020, salvo ulteriori specifiche dell'Autorità di Gestione nazionale
Il Programma Operativo Regionale realizza obiettivi occupazionali nell'ambito di Assi di intervento. Quali sono?   Occupazione, Inclusione sociale, Istruzione e formazione, Capacità istituzionale e amministrativa, Assistenza tecnica
Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6).   I nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. È denominato Assistenza tecnica:   L'Asse 5
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. L'Asse 3 è denominato:   Istruzione e formazione
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. L'Asse 1 è denominato:   Occupazione
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. È denominato Istruzione e formazione:   L'Asse 3
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. L'Asse 5 è denominato:   Assistenza tecnica
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. L'Asse 4 è denominato:   Capacità istituzionale e amministrativa
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. È denominato Inclusione sociale e lotta alla povertà:   L'Asse 2
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. L'Asse 2 è denominato:   Inclusione sociale e lotta alla povertà
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. È denominato Occupazione:   L'Asse 1
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari, in linea con gli Obiettivi tematici prescritti dall'art. 9 del Reg. (UE) 1303/2013 sulle Disposizioni comuni e dell'art. 3 del Reg. (UE) 1304/2013 relativo al FSE. È denominato Capacità istituzionale e amministrativa:   L'Asse 4
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari. A ciascun Asse prioritario e relativo OT corrispondono le Priorità di investimento scelte dalla Regione sulla base dei fabbisogni emersi dall'analisi del contesto socio economico e dal confronto partenariale. A quale asse non corrisponde alcuna Priorità di investimento?   Assistenza tecnica
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari. A ciascun Asse prioritario e relativo OT corrispondono le Priorità di investimento scelte dalla Regione sulla base dei fabbisogni emersi dall'analisi del contesto socio economico e dal confronto partenariale. A quale asse non corrisponde alcuna Priorità di investimento?   All'Asse 5
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari. Ciascun Asse corrisponde agli OT di diretta pertinenza del FSE (OT 8, 9, 10 e 11) indicati nel Regolamento 1304/13 del FSE, ad eccezione dell'Asse:   Assistenza tecnica
Il quadro generale della struttura della strategia del POR FSE Lazio, è articolato in 5 Assi prioritari. Ciascun Asse corrisponde agli OT di diretta pertinenza del FSE (OT 8, 9, 10 e 11) indicati nel Regolamento 1304/13 del FSE, ad eccezione:   Dell'Asse 5
Il rappresentante per la sicurezza (art. 47, D.Lgs. n. 81/2008):   È eletto o designato dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda, nelle aziende con più di 15 lavoratori
Il recesso di cui all'art. 4, comma 9, della legge 23 luglio 1991, n. 223, ovvero il licenziamento per riduzione di personale o per giustificato motivo oggettivo, esercitato nei confronti del lavoratore occupato obbligatoriamente, sono annullabili qualora, nel momento della cessazione del rapporto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 4).   Il numero dei rimanenti lavoratori occupati obbligatoriamente sia inferiore alla quota di riserva prevista all'art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68
Il reddito di cittadinanza è riconosciuto dall'Inps ove ricorrano le condizioni. Ai fini del riconoscimento del beneficio, l'Inps verifica il possesso dei requisiti per l'accesso al reddito di cittadinanza sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate. Entro quanti giorni dalla data di comunicazione (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 5, comma 3)?   Cinque
Il reddito di cittadinanza è riservato a nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti fino ad età inferiore ad anni... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1).   67
Il Reg. (CE) 9-3-2016 n. 2016/425/UE definisce le categorie di rischio da cui i DPI sono destinati a proteggere gli utilizzatori. La categoria I comprende:   I rischi minimi quali le lesioni meccaniche superficiali
Il Reg. (CE) 9-3-2016 n. 2016/425/UE definisce le categorie di rischio da cui i DPI sono destinati a proteggere gli utilizzatori. La categoria III comprende:   I rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali danni alla salute irreversibili quali le scosse elettriche e lavoro sotto tensione
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1).   Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1).   Ambito territoriale interessato
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1).   Modalità di corresponsione dell'incentivo
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Modalità di corresponsione dell'incentivo
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Ambito territoriale interessato
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
Il richiedente il reddito di cittadinanza è convocato... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4).   Dal Centro per l'impiego
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare l'offerta di lavoro, ai sensi dell'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4:   Congrua
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E).   All'Anpal
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di assunzione in prova, o a termine, con eventuale ripresa del servizio stesso dopo l'eventuale conclusione del rapporto entro il termine di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5).   Sei mesi
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di assunzione in prova, o a termine, con eventuale ripresa del servizio stesso dopo l'eventuale conclusione del rapporto entro il termine di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Sei mesi
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5).   Assunzione in prova, o a termine
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Assunzione in prova, o a termine
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5).   L'offerta di lavoro congrua
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   L'offerta di lavoro congrua
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività di cui alla lettera C, art. 23 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 o di un'offerta di lavoro congrua, a norma del punto D, al fine dell'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 21, commi 7 e 8 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150. A chi va comunicato? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Al Centro per l'impiego e all'Anpal
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività di cui alla lettera C, art. 23 del D.Lgs n. 150/2015 o di un'offerta di lavoro congrua, a norma del punto D, al fine dell'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 21, commi 7 e 8 del D.Lgs n. 150/2015. A chi va comunicato? (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5).   Al Centro per l'impiego e all'Anpal
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5).   L'affiancamento di un tutor
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   L'affiancamento di un tutor
Il servizio Eures-Datori di lavoro è rivolto alle imprese interessate ad assumere personale proveniente da...   I Paesi dello Spazio Economico Europeo (See)
Il servizio Eures-Lavoratori è gratuito?   Sì, per tutti
Il servizio europeo Your first Eures job copre tutti i 28 Paesi membri dell'Unione europea?   Sì, più Islanda e Norvegia
Il sistema delle comunicazioni obbligatorie è in grado di monitorare tutte le informazioni che riguardano... (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007).   La formazione e la vita lavorativa dei cittadini (dalla ricerca della prima occupazione, all'ingresso nel mercato del lavoro, fino alla pensione)
Il Sistema informatico per le comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), costituisce il punto di accesso unico per l'invio on-line delle comunicazioni di instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione di un rapporto di lavoro, secondo i modelli unificati definiti...   Dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Il soggetto ospitante che ha in corso contratti di solidarietà di tipo "espansivo" può attivare tirocini? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 4).   Sì
Il soggetto ospitante o il soggetto promotore in caso di interruzione del tirocinio sono tenuti a dare motivata comunicazione scritta... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 3, comma 6-bis).   Al tirocinante
Il soggetto ospitante può realizzare più di un tirocinio con il medesimo tirocinante? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 3, comma 8).   No, salvo proroghe o rinnovi e comunque nel rispetto della durata massima prevista dalla deliberazione regionale
Il soggetto promotore è tenuto a garantire il rispetto dell'obbligo assicurativo per il tirocinante contro gli infortuni sul lavoro presso... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 11, comma 1).   L'Inail
Il soggetto promotore consegna la convezione e il Progetto formativo individuale al tirocinante,,, (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 9, comma 7).   Prima dell'inizio del tirocinio stesso
Il soggetto promotore del tirocinio redige un rapporto sintetico di analisi dei tirocini promossi, al fine di evidenziarne i risultati in termini di inserimento/re-inserimento lavorativo. Con cadenza... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 1, lettera G).   Semestrale
Il tirocinio è ricompreso tra i successi occupazionali?   No, perché non è un contratto di lavoro
Il tirocinio non può essere attivato nell'ipotesi in cui il tirocinante abbia avuto un rapporto di lavoro, una collaborazione o un incarico (prestazioni di servizi) con il medesimo soggetto ospitante negli ultimi... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 7, comma 2).   Due anni precedenti all'attivazione del tirocinio
Il tirocinio può essere rinnovato... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 3, comma 9).   Una sola volta, ferma restando la durata massima di cui alla deliberazione regionale
Il tirocinio può essere sospeso per i periodi di chiusura aziendale della durata di almeno... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 3, comma 4).   15 giorni solari consecutivi
Il tirocinio può essere sospeso per maternità, per infortunio o malattia di lunga durata, intendendosi per tali quelli che si protraggono per una durata pari o superiore a... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 3, comma 4).   30 giorni solari
Il trattamento di mobilità in deroga è concesso, nel limite massimo di 12 mesi, anche in favore dei lavoratori che hanno cessato la cassa integrazione guadagni in deroga dal 1° dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 e non hanno diritto alla Naspi. A tali lavoratori, dal 1° gennaio 2019, sono applicate misure di politica attiva, individuate... (legge 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1, commi da 251 a 253).   In un apposito Piano regionale
Il trattamento economico del presidente dell'Anpal è determinato con decreto del... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 2).   Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze
Il tutor formativo e il tutor/referente aziendale in apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale sono individuati... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 10).   Nel Piano formativo individuale
In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), per usufruire dei servizi informatici, i soggetti obbligati ed abilitati devono registrarsi ai fini del riconoscimento, con le modalità indicate.   Da ciascuna Regione e Provincia autonoma
In ambito di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, l'esito delle procedure di cui al Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 15, costituisce...   Il Catalogo dell'offerta formativa pubblica
In ambito di apprendistato, per le ore di formazione svolte nell'istituzione formativa, il datore di lavoro è esonerato da ogni obbligo... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 7).   Retributivo
In ambito di Assegno di ricollocazione, che cosa è il Fee4service?   Nei casi di mancato raggiungimento dell'esito occupazionale, è riconosciuta una quota fissa, denominata Fee4Service, in relazione al servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione con l'individuazione del tutor e la definizione del programma
In ambito di Assegno di ricollocazione, in cosa consiste la procedura di preavviso di rigetto? (art. 10-bis della legge n. 241/1990).   A seguito di verifica/accertamento dell'istanza per il rilascio dell'Assegno di ricollocazione, il Centro per l'impiego competente comunica alla persona richiedente l'Assegno di ricollocazione che l'istanza non può essere accolta
In ambito di comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), tutti i soggetti, obbligati e abilitati, per accedere al servizio e inviare la comunicazione devono necessariamente.   Accreditarsi secondo le modalità indicate da ciascuna Regione o Provincia Autonoma dove è ubicata la sede di lavoro
In ambito di tirocinio, il compito di mettere a disposizione del tirocinante tutte le attrezzature, strumentazioni, equipaggiamenti, ecc. idonei e necessari allo svolgimento delle attività assegnate, è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 2).   Soggetto ospitante
In ambito di tirocinio, il compito di provvedere alla predisposizione del Progetto formativo individuale è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 1).   Soggetto promotore
In ambito di tirocinio, il compito di segnalare al soggetto ospitante l'eventuale mancato rispetto degli obiettivi contenuti nel Progetto formativo individuale e delle modalità attuative del tirocinio, nonché ai competenti servizi ispettivi i casi in cui vi siano fondati motivi, è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 1).   Soggetto promotore
In ambito Garanzia Giovani, gli operatori del Centro per l'impiego, a fronte degli indici di profilazione "alta" o "molto alta" e in sede di primo colloquio, hanno il compito di illustrare i vantaggi delle attività di orientamento specialistico, quale strumento ulteriore a disposizione del giovane per poter cogliere le opportunità offerte dal mercato del lavoro e consentire l'elaborazione del percorso più adeguato e il mix di misure più efficace. L'operatore, valutata come "alta" o "molto alta" la distanza del giovane dal mercato del lavoro, è obbligato a rilevare la necessità di una misura di orientamento specialistico?   No, può procedere immediatamente con l'individuazione della successiva misura di politica attiva
In apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, la formazione esterna all'azienda non può, di norma, essere superiore... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2).   Al 60 per cento dell'orario ordinamentale
In base a quanto dispone l'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il datore di lavoro, nell'esercizio del potere direttivo, può trasferire il lavoratore da un'unità produttiva ad un'altra sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito:   Solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive
In base a quanto dispone l'art. 6 del D.Lgs. n. 81/2015, in un regime a tempo parziale con 30 ore settimanali, il lavoro supplementare può essere svolto di norma:   Per le restanti 10 ore settimanali fino al limite di 40 ore settimanali
In base all'art. 1, comma 2, lett. e), D.Lgs. n. 66 del 2003, e successive modificazioni, è "lavoratore notturno", oltre a qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno (così come definito dall'art. 1, comma 2, lett. d) dello stesso D.Lgs. n. 66 del 2003) svolga almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale, anche....   Qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro; in difetto di disciplina collettiva, è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno, limite riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale
In base all'art. 12, D.Lgs. n. 66 del 2003 e successive modificazioni, l'introduzione del lavoro notturno deve essere preceduta....   Secondo i criteri e con le modalità previsti dai contratti collettivi, dalla consultazione delle rappresentanze sindacali in azienda, se costituite, aderenti alle organizzazioni firmatarie del contratto collettivo applicato dall'impresa oppure, in mancanza, con le organizzazioni territoriali dei lavoratori per il tramite dell'Associazione cui l'azienda aderisca o conferisca mandato
In base all'art. 13, D.Lgs. n. 66 del 2003, con riferimento al lavoro notturno...   I contratti collettivi possono definire eventuali riduzioni dell'orario di lavoro o dei trattamenti economici indennitari nei confronti dei lavoratori notturni
In base all'art. 2100 del c.c., il lavoratore deve essere retribuito secondo il sistema del cottimo quando:   È vincolato all'osservanza di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione
In base all'art. 2127 del c.c., è fatto divieto all'imprenditore di affidare ai propri dipendenti lavori a cottimo da eseguirsi da prestatori di lavoro assunti e retribuiti direttamente dai dipendenti medesimi?   Si, in caso di violazione di tale divieto, l'imprenditore risponde direttamente, nei confronti dei prestatori di lavoro assunti dal proprio dipendente, degli obblighi derivanti dai contratti di lavoro da essi stipulati
In base all'art. 27 del D.Lgs. n. 198/2006, nei concorsi pubblici e nelle forme di selezione attuate, anche a mezzo di terzi, da datori di lavoro privati e pubbliche amministrazioni:   La prestazione richiesta dev'essere accompagnata dalle parole "dell'uno o dell'altro sesso", fatta eccezione per i casi in cui il riferimento al sesso costituisca requisito essenziale per la natura del lavoro o della prestazione
In base all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco ad altra unità produttiva è lecito?   Si, ma quando comporti un trasferimento a una unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive
In base all'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, sono previsti colloqui psicoattitudinali nel percorso per il reddito di cittadinanza?   Sì
In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste, l'amministrazione competente comunica l'irregolarità riscontrata all'interessato e per sanare la situazione di irregolarità gli assegna un termine perentorio, non inferiore a... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2).   15 giorni
In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste e di mancato adeguamento rispetto alle prescrizioni, l'amministrazione sospende l'accreditamento per un periodo di durata non superiore a... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2).   Tre mesi
In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste, l'amministrazione competente comunica l'irregolarità riscontrata... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2).   Al soggetto interessato
In caso di decadenza dallo stato di disoccupazione prodottasi ai sensi dei commi 7, 8 e dell'articolo 23, comma 4 del D.Lgs n. 150/2015, non è possibile una nuova registrazione prima che siano decorsi... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 9).   Due mesi
In caso di decadenza dallo stato di disoccupazione prodottasi ai sensi dei commi 7, 8 e dell'articolo 23, comma 4 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, non è possibile una nuova registrazione prima che siano decorsi... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 9).   Due mesi
In caso di decesso del lavoratore, il trattamento di fine rapporto accantonato è liquidato:   Al coniuge, alla parte dell'unione civile, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono attribuite secondo le norme della successione legittima
In caso di impossibilità di avviare lavoratori con la qualifica richiesta, o con altra concordata con il datore di lavoro, gli uffici competenti avviano lavoratori di qualifiche simili, secondo... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 2).   L'ordine di graduatoria
In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1).   Quella dovuta
In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato maggiorata del... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1).   100 per cento, con esclusione di qualsiasi sanzione per omessa contribuzione
In caso di interruzione o di cessazione anticipata del contratto di apprendistato agli apprendisti per la qualifica e per il diploma professionale è assicurato... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 8).   Il rientro nel percorso scolastico o formativo ordinario, anche con il supporto del tutor formativo
In caso di interruzione o di cessazione anticipata del contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca agli apprendisti è assicurato... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 19, comma 2).   Il rientro nel percorso formativo, anche con il supporto del tutor formativo
In caso di licenziamento per mancato superamento del periodo di prova, si può ospitare tirocinanti per lo svolgimento di attività equivalenti a quelle del/dei lavoratore/lavoratori licenziato/licenziati nella medesima unità operativa e nei 12 mesi precedenti? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 5).   No
In caso di licenziamento per superamento del periodo di comporto, si può ospitare tirocinanti per lo svolgimento di attività equivalenti a quelle del/dei lavoratore/lavoratori licenziato/licenziati nella medesima unità operativa e nei 12 mesi precedenti? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 4).   No
In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7).   La decadenza dalla prestazione alla terza mancata presentazione
In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7).   La decurtazione di una mensilità del beneficio economico in caso di prima mancata presentazione
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decadenza dal beneficio in caso di ulteriore richiamo dopo il terzo
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decurtazione di tre mensilità al secondo richiamo formale
In caso di omissione totale o parziale del versamento dei contributi di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, la somma dovuta può essere maggiorata, a titolo di sanzione amministrativa... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 5).   Dal 5 per cento al 24 per cento su base annua
In caso di preavviso di rigetto per quanto riguarda l'Assegno di ricollocazione la persona richiedente l'Assegno di ricollocazione ha il diritto di presentare al Centro per l'impiego competente per iscritto le proprie osservazioni, eventualmente corredate da documenti che siano ritenuti utili e pertinenti al superamento dei motivi sopraindicati che ostano all'accoglimento della domanda, entro il termine di... (art. 10-bis della legge n. 241/1990).   10 giorni dal ricevimento del preavviso
In caso di revoca dell'accreditamento (in ambito servizi per il lavoro), il soggetto accreditato deve, nell'interesse degli utenti, portare a termine eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento, salvo che la stessa... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 8).   Non ne disponga l'interruzione
In caso di revoca dell'accreditamento (in ambito servizi per il lavoro), il soggetto non può presentare una nuova domanda di accreditamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 7).   Nei dodici mesi successivi al provvedimento di revoca
In caso di risoluzione del rapporto di apprendistato per volontà del datore di lavoro, al termine del periodo formativo, si può ospitare tirocinanti per lo svolgimento di attività equivalenti a quelle del/dei lavoratore/lavoratori licenziato/licenziati nella medesima unità operativa e nei 12 mesi precedenti? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 5).   No
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è tenuto a darne comunicazione, agli uffici competenti, al fine della sostituzione del lavoratore con altro avente diritto all'avviamento obbligatorio, nel termine di giorni (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 5)...   10
In caso di tirocinio, nel progetto formativo individuale deve essere indicato... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 3, comma 7).   Il numero di ore giornaliere e settimanali che il tirocinante è tenuto ad osservare e che comunque non può essere superiore a quanto previsto dal contratto collettivo applicato dal soggetto ospitante, in riferimento alle attività oggetto del tirocinio
In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., cosa deve contenere, a norma dell'art. 47 della legge n. 428/1990, la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali unitarie, ovvero alle rappresentanze sindacali aziendali nonché ai sindacati di categoria che hanno stipulato il contratto collettivo applicato nelle imprese interessate al trasferimento?   Data o data proposta del trasferimento, motivi del programmato trasferimento d'azienda, conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori, eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali deve contenere, ai sensi dell'art. 47 della L. n. 428/1990, oltre alla data o alla proposta di data:   I motivi del programmato trasferimento d'azienda, le conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori e le eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali deve contenere, ai sensi dell'art. 47 della L. n. 428/1990, oltre ai motivi del programmato trasferimento d'azienda:   Data o data proposta del trasferimento, conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori, ed eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza la prestazione decade d'ufficio dal mese successivo a quello della presentazione della dichiarazione a fini Isee aggiornata. Con quale eccezione? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3).   Variazioni consistenti in decessi e nascite
In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3).   Entro trenta giorni dall'inizio della stessa
In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il reddito è individuato (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3)...   Secondo il principio di cassa, come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell'esercizio dell'attività
In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del D.Lgs n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo...   All'Anpal ed all'Inps
In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo...   All'Anpal ed all'Inps
In Garanzia Giovani sono ammessi progetti formativi con durate superiori o inferiori rispetto al monte ore previsto?   No, a pena di mancato riconoscimento della spesa
In Italia il servizio Eures è coordinato dal...   Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
In materia di dispositivi di protezione individuale, il D.Lgs. 81/2008 dispone l'obbligatorietà dell'addestramento:   Per ogni dispositivo di protezione individuale che appartenga alla terza categoria
In materia di riposi giornalieri, l'art. 7, D.Lgs. n. 66/2003, prevede che, ferma restando la durata normale dell'orario settimanale, il lavoratore ha diritto:   A 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Detto riposo deve essere fruito in modo consecutivo, fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata o da regimi di reperibilità
In materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro gli "organismi paritetici" sono costituiti ad iniziativa:   Di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
In materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, la delega di funzioni da parte del datore di lavoro è ammessa con i limiti e le condizioni stabiliti dagli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 81/2008. Quale delle seguenti affermazioni in merito non è corretta?   È necessario che la delega sia accettata in qualunque forma dal delegato
In materia di Sportelli territoriali temporanei, entro e non oltre quanti giorni prima della scadenza dell'abilitazione, secondo i termini previsti all'art. 5 della deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, il soggetto accreditato può richiederne il rinnovo, allegando la dichiarazione attestante il mantenimento dei requisiti previsti? Nelle more del procedimento di rinnovo l'abilitazione degli sportelli territoriali temporanei è provvisoriamente prorogata per non oltre lo stesso numero di giorni. Quanti? (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 4).   60
In materia di Sportelli territoriali temporanei, in caso di sospensione del provvedimento di accreditamento (art. 7 della Dgr 198/2014 e smi), anche il provvedimento di abilitazione degli Sportelli territoriali temporanei è sospeso? (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 7).   Sì
In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro dispone con apposito atto la revoca o la sospensione dell'abilitazione. La revoca è disposta, tra l'altro, in caso di... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 1, lettera B).   Di accertamento di rilascio di false dichiarazioni
In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro dispone con apposito atto la revoca o la sospensione dell'abilitazione. La revoca è disposta, tra l'altro, in ogni caso quando... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 1, lettera E).   In esito ad un procedimento amministrativo di controllo avviato per gravi irregolarità, le controdeduzioni presentate non siano ritenute sufficienti a sanare le irregolarità riscontrate
In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro dispone con apposito atto la revoca o la sospensione dell'abilitazione. La sospensione è disposta nel caso di difformità, di mutamento delle condizioni o della perdita dei requisiti, sanabile nel termine massimo di... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 2, lettera B).   30 giorni dalla comunicazione del soggetto accreditato o dall'accertamento d'ufficio della stessa
In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro dispone con apposito atto la revoca o la sospensione dell'abilitazione. La sospensione è disposta nel caso... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 2, lettera A).   Il soggetto accreditato non comunichi alla Direzione regionale competente in materia di lavoro ogni variazione dei requisiti o delle condizioni che hanno determinato l'abilitazione degli Sportelli temporanei
In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro dispone con apposito atto la revoca o la sospensione dell'abilitazione. La sospensione ha una durata massima di quanti giorni, decorsi i quali la Direzione regionale competente in materia di lavoro procede alla revoca o alla conferma dell'abilitazione? (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 3).   30
In materia di Sportelli territoriali temporanei, salvo che nell'avviso/bando pubblico sia stabilita una durata differente, la durata dell'abilitazione è fissata in quanti mesi decorrenti dal rilascio del provvedimento della Direzione regionale competente in materia di lavoro? (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 5, comma 2).   18
In quale dei seguenti punti sono correttamente esposte le prerogative ed i diritti che il D.Lgs. n. 81/2008 attribuisce al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza?   Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed alle miscele pericolose, alle macchine, agli impianti, all'organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni e alle malattie professionali
In quale norma si ritrova il principio della tutela dei minori lavoratori?   Nell'art. 37, comma 3, della Cost., secondo il quale la Repubblica tutela il lavoro dei minori con norme speciali e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione
In quale numero e data di Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto-legge che raccoglie le disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza?   N. 23 del 28 gennaio 2019
In relazione alle qualificazioni contenute nel Repertorio di cui all'art. 41, comma 3, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, per il consolidamento e l'acquisizione di ulteriori competenze tecnico-professionali e specialistiche, utili anche ai fini dell'acquisizione del certificato di specializzazione tecnica superiore o del diploma di maturità professionale all'esito del corso annuale integrativo (di cui all'art. 15, comma 6, del decreto legislativo n. 226 del 2005), i datori di lavoro hanno la facoltà di prorogare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 4).   Fino ad un anno il contratto di apprendistato dei giovani qualificati e diplomati, che hanno concluso positivamente i percorsi
In riferimento ai tirocini, il soggetto ospitante può attivare contemporaneamente un numero di tirocini in proporzione alle dimensioni dell'unità operativa secondo quote di contingentamento. I soggetti ospitanti possono attivare, in deroga ai limiti di cui al comma 1 dell'art. 8 della Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019...   Tre tirocini se, alla data di avvio di quest'ultimi, hanno assunto almeno il 75% dei tirocinanti attivati nei 24 mesi precedenti
In riferimento ai tirocini, il soggetto ospitante può attivare contemporaneamente un numero di tirocini in proporzione alle dimensioni dell'unità operativa secondo quote di contingentamento. Per le unità operative in assenza di dipendenti, o con non più di cinque dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o di dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, purché la data di inizio del contratto a tempo determinato sia anteriore alla data di avvio del tirocinio e la scadenza posteriore alla data di fine del tirocinio, quanti tirocinanti sono autorizzati? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 8, comma 1, lettera A).   Un tirocinante
In riferimento ai tirocini, il soggetto ospitante può attivare contemporaneamente un numero di tirocini in proporzione alle dimensioni dell'unità operativa secondo quote di contingentamento. I soggetti ospitanti possono attivare, in deroga ai limiti di cui al comma 1 dell'art. 8 della Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019...   Due tirocini se, alla data di avvio di quest'ultimi, hanno assunto almeno il 50% dei tirocinanti attivati nel 24 mesi precedenti
In riferimento ai tirocini, il soggetto ospitante può attivare contemporaneamente un numero di tirocini in proporzione alle dimensioni dell'unità operativa secondo quote di contingentamento. I soggetti ospitanti possono attivare, in deroga ai limiti di cui al comma 1 dell'art. 8 della Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019...   Quattro tirocini se, alla data di avvio di quest'ultimi, hanno assunto il 100% dei tirocinanti attivati nei 24 mesi precedenti
In riferimento ai tirocini, il soggetto ospitante può attivare contemporaneamente un numero di tirocini in proporzione alle dimensioni dell'unità operativa secondo quote di contingentamento. Per le unità operative con un numero di dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o di dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato compreso tra sei e venti, purché la data di inizio del contratto a tempo determinato sia anteriore alla data di avvio del tirocinio e la scadenza posteriore alla data di fine del tirocinio, quanti tirocinanti sono autorizzati? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 8, comma 1, lettera B).   Non più di due tirocinanti contemporaneamente
In riferimento all'apprendistato, la durata del contratto è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire e non può in ogni caso essere superiore a... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2).   Tre anni o a quattro anni nel caso di diploma professionale quadriennale
In riferimento all'apprendistato, possono essere assunti in tutti i settori di attività, i giovani fino al compimento dei... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2).   25 anni d'età
In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13), il richiedente ha l'onere di comunicare all'Inps, attraverso l'utilizzo della procedura telematica, l'avvenuta stipula del contratto che dà titolo all'incentivo. Entro il termine perentorio di quanti giorni lavorativi? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 1-ter).   7
Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale.   Il lavoratore il cui rapporto sia trasformato da tempo pieno in tempo parziale non ha diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno per l'espletamento delle stesse mansioni o di mansioni di pari livello e categoria legale rispetto a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale
Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale.   I lavoratori del settore pubblico e del settore privato affetti da patologie oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, hanno la priorità della trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale
Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale.   In caso di richiesta del lavoratore o della lavoratrice, con figlio convivente di età non superiore a tredici anni o con figlio convivente portatore di handicap ai sensi dell'art. 3, legge n. 104/1992, è riconosciuto il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale
Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale.   Il rifiuto del lavoratore di trasformare il proprio rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, o viceversa, costituisce giustificato motivo di licenziamento
Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003.   L'atto di certificazione deve contenere esplicita menzione degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali, in relazione ai quali le parti richiedono la certificazione
Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003.   Il procedimento di certificazione deve concludersi entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della istanza
Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003.   L'atto di certificazione deve essere motivato e contenere il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003.   L'atto di certificazione deve contenere esplicita menzione degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali, in relazione ai quali le parti richiedono la certificazione
Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003.   L'inizio del procedimento deve essere comunicato all'Ispettorato territoriale del lavoro
Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003.   La procedura di certificazione è volontaria e consegue obbligatoriamente ad una istanza comune delle parti
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Il trattamento di integrazione salariale si calcola tenendo conto dell'orario di ciascuna settimana indipendentemente dal periodo di paga
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Agli effetti dell'integrazione le indennità accessorie alla retribuzione base, corrisposte con riferimento alla giornata lavorativa, sono computate secondo i criteri stabiliti dalle disposizioni di legge e di contratto collettivo che regolano le indennità stesse, ragguagliando in ogni caso a ore la misura delle indennità in rapporto a un orario di otto ore
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   L'integrazione non è dovuta per le festività non retribuite e per le assenze che non comportino retribuzione
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   L'intervento ordinario può essere concesso nelle unità produttive in cui è in corso una riduzione dell'orario di lavoro a seguito di stipula di contratto di solidarietà purché si riferisca a lavoratori distinti e non abbia una durata superiore a tre mesi
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Nell'unità produttiva interessata da trattamenti di CIGO e di integrazione salariale straordinaria, ai fini del computo della durata massima complessiva le giornate in cui vi è coesistenza tra CIGO e contratto di solidarietà sono computate per intero e come giornate di CIGO
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Sono destinatari della CIGO i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato (compresi gli apprendisti con contratto di apprendistato professionalizzante), con esclusione dei dirigenti e dei lavoratori a domicilio
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   La CIGO per l'industria e l'edilizia integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l'attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali e per situazioni temporanee di mercato
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Qualora l'impresa abbia fruito di 52 settimane consecutive di integrazione salariale ordinaria, una nuova domanda può essere proposta per la medesima unità produttiva solo quando sia trascorso un periodo di almeno 52 settimane di normale attività lavorativa; l'integrazione salariale ordinaria relativa a più periodi non consecutivi non può superare complessivamente la durata di 52 settimane in un biennio mobile;
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Per ciascuna unità produttiva, il trattamento ordinario (CIGO) non può, di norma, superare la durata massima complessiva di 24 mesi in un quinquennio mobile
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Il trattamento di integrazione salariale ammonta all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Ai lavoratori beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale spetta, in rapporto al periodo di paga adottato e alle medesime condizioni dei lavoratori a orario normale, l'assegno per il nucleo familiare
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   È corrisposta fino a un periodo massimo di 13 settimane continuative, prorogabile trimestralmente fino a un massimo complessivo di 52 settimane
Indicare quale tra i seguenti è un requisito previsto dal D.M. 10 aprile 2018 per le agenzie di ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale di cui all' art. 4, co. 1, lett. d) ed e), D.Lgs. n. 276/2003.   Per ogni unità organizzativa va indicato un responsabile, anche con funzioni di operatore
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Le clausole di elasticità operano una variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa o consentono al datore di lavoro di aumentare la durata della prestazione
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Il rifiuto del lavoratore di concordare variazioni dell'orario di lavoro non costituisce giustificato motivo di licenziamento
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi, le parti del contratto di lavoro a tempo parziale possono pattuire, per iscritto, clausole elastiche relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa ovvero relative alla variazione in aumento della sua durata
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Il lavoro supplementare è retribuito con una maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell'incidenza della retribuzione delle ore supplementari sugli istituti retributivi indiretti e differiti
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Nel caso di clausole elastiche le modifiche in aumento dell'orario comportano il diritto del lavoratore ad una maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell'incidenza della retribuzione sugli istituti retributivi indiretti e differiti
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Nel caso in cui il contratto collettivo applicato al rapporto non disciplini le clausole elastiche queste possono essere pattuite per iscritto dalle parti avanti alle commissioni di certificazione
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Per lavoro supplementare si intende il lavoro svolto oltre l'orario part-time e entro i limiti dell'orario normale di lavoro (40 ore)
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Ai lavoratori affetti da patologie oncologiche nonché da gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, è riconosciuta la facoltà di revocare il consenso prestato alla clausola elastica
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Nel rapporto di lavoro a tempo parziale è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Al lavoratore o alla lavoratrice, con figlio convivente di età non superiore a tredici anni o con figlio convivente portatore di handicap è riconosciuta la facoltà di revocare il consenso prestato alla clausola elastica
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Le clausole di elasticità sono regolate dalla contrattazione collettiva
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Le clausole elastiche prevedono, a pena di nullità, le condizioni e le modalità con le quali il datore di lavoro, con preavviso di due giorni lavorativi, può modificare la collocazione temporale della prestazione e variarne in aumento la durata, nonché la misura massima dell'aumento, che non può eccedere il limite del 25 per cento della normale prestazione annua a tempo parziale
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   Le clausole elastiche devono prevedere, a pena di nullità, le condizioni e le modalità con le quali il datore di lavoro può modificare la collocazione temporale della prestazione e variare in aumento la durata nonché la misura massima dell'aumento, che non può eccedere il limite del 25% della normale prestazione annua a tempo parziale
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015.   In caso di introduzione di clausole elastiche, il datore di lavoro che intenda variare in aumento la prestazione o collocarla diversamente deve dare al lavoratore un preavviso di almeno 2 giorni, salvo diverso termine concordato tra le parti
Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205.   Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205.   Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205.   Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205.   Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006.   Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette