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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti asilo nido dal n.3001 al n.3500

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L'"Effetto Pigmalione" è un errore di osservazione che consiste nell'osservare e rilevare:   Solo i comportamenti che rispondono all'idea che l'educatore ha del bambino
La caratteristica comune di tutte le città educative è quella di assumere una responsabilità circa:   Lo sviluppo culturale di tutti i cittadini a partire dai bambini
La Carta delle Città Educative del 2004 si fonda, tra le altre:   Sulla Dichiarazione Mondiale sull'Educazione per Tutti (1990)
La cartella individuale al nido ha lo scopo di:   Archiviare in maniera razionale le produzioni significative del bambino
La conoscenza reciproca tra genitori ed educatori dell'asilo nido è realizzata attraverso:   Colloqui individuali e incontri collettivi
La contaminazione culturale indica:   Il contatto e lo scambio tra culture
La Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia afferma:   Che nulla, tanto meno la condizione sociale, può interferire con il diritto all'istruzione
La Convenzione ONU intende per fanciullo ogni essere umano:   Di età inferiore a 18 anni, salvo se abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile
La cultura dell'accoglienza presuppone che un bambino straniero diventi occasione di:   Arricchimento culturale e sociale
La dicitura "spazio Be.Bi" per le strutture che accolgono bambini da 18 mesi a 3 anni, significa:   Spazio per le Bambine e i Bambini
La documentazione al nido consente all'educatore di:   Effettuare una riflessione intersoggettiva sul valore delle esperienze svolte
La documentazione al nido è basilare poiché:   Consente di costruire una biografia del bambino al nido
La documentazione al nido è importante in quanto permette di:   Ripensare, analizzare e organizzare il lavoro anche al fine di comunicarlo all'esterno
La documentazione al nido è importante per la famiglia poiché:   Informa e la rende partecipe della qualità e dei programmi della struttura
La documentazione al nido è indispensabile poiché si pone l'obiettivo di:   Valutare il grado di congruenza tra gli obiettivi della progettazione e ciò che realmente succede
La documentazione al nido è utile per i bambini poiché permette di vedere valorizzati:   Le loro esperienze, i loro sforzi, le loro idee
La documentazione al nido richiede di saper utilizzare:   Gli strumenti tipici e quelli tecnologici dell'osservazione
La documentazione al nido richiede un lavoro di:   Progettazione preliminare per saper scegliere cosa, come, quando documentare
La documentazione al nido ricorre alla raccolta di elaborati provenienti:   Dalle diverse esperienze quotidiane strutturate e NON strutturate
La documentazione del percorso individuale del bambino al nido deve essere:   Ordinata in cartelle individuali e/o di sezione
La documentazione delle esperienze al nido contribuisce a:   Tracciare un modello educativo ripetibile per favorire lo sviluppo del bambino
La documentazione delle esperienze consente una riflessione:   Sull'adeguatezza delle esperienze proposte
La documentazione delle esperienze svolte al nido deve essere ordinata in modo che:   Chiunque NON presente possa capire il percorso svolto
La documentazione è utile agli educatori perché permette di:   Costruire una memoria collettiva condivisa e condivisibile
La documentazione per i bambini:   Serve a interiorizzare l'esperienza vissuta
La documentazione per i genitori:   Serve a restituire ciò che loro NON vedono all'interno del nido
La documentazione per il gruppo di lavoro può rappresentare:   Uno strumento di autoformazione ed autovalutazione
La documentazione richiede all'educatore del nido di:   Integrare le diverse documentazioni elaborate nel tempo
La finalità dell'educazione interculturale è quella di restituire a ogni individuo:   Il diritto al rispetto per la propria persona
La frequenza e l'integrazione all'interno dei nidi di bambini che vivono in particolari condizioni di disagio sociale ed economico, vengono garantite in virtù:   Del rispetto dei diritti di tutti i bambini e nella prospettiva della prevenzione di ogni forma di svantaggio e discriminazione
La gestione dei nidi da parte dell'ONMI si caratterizzava....   Per l'accento esclusivo posto sull'accudimento di tipo fisico, sul rispetto delle norme igieniche e sulla vigilanza sanitaria
La L.R. della Regione Lazio n. 59/1980 prevede che il presidente del comitato di gestione dell'asilo nido:   Deve essere un genitore
La L.R. n. 59/1980 della Regione Lazio definisce la gestione sociale come l'insieme delle attività di partecipazione che contribuiscono alla definizione dei contenuti e delle caratteristiche del servizio, nonché al funzionamento dell'asilo-nido. La gestione sociale si realizza tramite....   L'assemblea dei genitori, il comitato di gestione e il gruppo educativo
La Legge 184/1983 e successive modifiche, riconosce espressamente:   Il diritto del minore a crescere nella propria famiglia
La legge 285/1997 ha previsto la realizzazione di servizi con caratteristiche educative, ludiche e culturali per la prima infanzia:   Come un investimento sociale positivo
La Legge 285/1997, all'art. 11, prevede che, ai fini della realizzazione di politiche sociali rivolte all'infanzia e all'adolescenza, il flusso informativo sulla qualità della vita dell'infanzia e dell'adolescenza sia periodicamente fornito:   Dall'ISTAT
La legge finanziaria per il 2007 prevede un Piano straordinario per lo sviluppo:   Dei servizi territoriali socio-educativi
La legge n. 1044/1971 prevede che l'asilo nido provveda alla temporanea custodia dei bambini allo scopo di:   Assicurare un'adeguata assistenza alla famiglia e facilitare il lavoro extra-domestico della donna
La legge n. 1044/1971, sancendo l'impegno da parte dello Stato ad intervenire nell'educazione della prima infanzia, in particolare,:   Ha consentito l'affermarsi sul territorio di una rete di asili nido comunali cresciuta negli anni, pur con forti differenziazioni regionali
La legge recante disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza, ha istituito:   Il Fondo Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza
La multiculturalità facilita i processi di integrazione sociale basati sul principio della:   Reciprocità
La nascita del "collettivo", come organo gestionale privilegiato del nido, come istituzione che si voleva caratterizzare per l'apertura al sociale, può essere letta:   Come il risultato di un servizio per la prima infanzia maturato intorno agli anni Settanta
La necessità di affidare la custodia e l'educazione del bambino a organizzazioni esterne alla famiglia si è diffusa:   Con la crescita del lavoro femminile extra-domestico
La pedagogia interculturale mira allo sviluppo di un pensiero:   Decentrato
La pedagogia multiculturale considera l'identità culturale come:   Un processo in continuo divenire
La pedagogia multiculturale è risorsa connessa:   Al diritto di "abitare" servizi accoglienti
La pedagogia multiculturale è una disciplina:   Trasversale, che investe tutto il sistema educativo
La pedagogia multiculturale educa all'acquisizione ed al mantenimento:   Di atteggiamenti di fiducia reciproca degli uomini e dei popoli
La pedagogia multiculturale promuove:   L'integrazione
La pratica dell'osservazione al nido favorisce nell'educatore lo sviluppo della capacità di:   Riflettere costantemente su di sé attraverso l'addestramento all'analisi ed al controllo dei propri comportamenti
La pratica osservativa al nido si muove in prospettiva evolutiva, ovvero:   Presta attenzione allo sviluppo rilevando quanto le esperienze abbiano condotto il bambino al cambiamento
La progettazione di "opportunità integrative" nel nido deve avvenire attraverso:   Attività di gioco e situazioni festose
La programmazione congiunta tra asili nido e i servizi socio-sanitari territoriali è compito promozionale:   Della Consulta municipale
La scelta del metodo e degli obiettivi educativi dei nidi va confrontata con le posizioni espresse:   Dai genitori, nell'ambito degli organi di partecipazione
La SVALSI indirizza l'osservazione al nido verso:   La rilevazione di singoli comportamenti nel contesto più complesso del gioco simbolico
La SVANI è una scala di valutazione che aiuta a condurre un'osservazione al fine di:   Valutare la qualità pedagogica del nido
La valorizzazione delle culture d'origine dei bambini stranieri avviene identificando:   Sia le differenze sia i punti di contatto tra le diverse culture
L'adozione, da parte dell'educatore, di una metodologia di lavoro improntata alla ricerca necessita di una documentazione:   Dei processi e delle strategie messe in atto dai bambini
L'aggiornamento e la formazione permanente del personale operante nell'asilo nido:   Sono attribuzioni dell'ente gestore
L'ambiente del nido opportunamente organizzato favorirà:   La curiosità nei confronti delle differenze
L'ammissione al nido in deroga alle modalità indicate dall'articolo 5 del Regolamento degli Asili Nido del Comune di Roma si ha:   In caso di situazioni di emergenza sociale; provvedimenti dell'Autorità di Giustizia Minorile; bambini portatori di handicap
L'approccio educativo dell'asilo nido dovrebbe cercare di:   Valorizzare le differenze legate alle origini storiche e culturali di ogni bambino
L'art. 7 della Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo prevede che un bambino:   Sia registrato al momento della sua nascita e da allora abbia diritto a un nome e a una cittadinanza
L'articolo 24 del Regolamento degli Asili Nido del Comune di Roma, stabilisce che gli addetti ai servizi educativi esplicano le funzioni relative:   Al mantenimento di condizioni ambientali rispondenti alle finalità del servizio
L'asilo nido viene generalmente riconosciuto come istituzione:   Che promuove la socializzazione e lo sviluppo dell'identità del bambino
L'assegnazione al nido sulla base della temporanea dimora è prevista per:   Bambini apolidi, nomadi, stranieri senza residenza
L'assemblea dei genitori, prevista dalla L.R. n. 59/1980 della Regione Lazio per gli asili nido...   Può esprime pareri e formulare proposte al comitato di gestione in merito agli orientamenti educativi, socio-psico-pedagogici in sede di approvazione del piano annuale di attività dell'asilo nido
L'atteggiamento dell'educatore rispetto all'integrazione di bambini di differenti etnie dovrebbe essere:   Aperto e propositivo, privo di pregiudizi, orientato all'ascolto e al confronto tra le diverse culture
Le attività ludiche che favoriscono l'educazione multiculturale al nido sono:   Giocare a "far finta che", mascherarsi, riconoscersi e nascondersi
Le graduatorie per gli utenti in attesa di ammissione al nido, ai sensi del Regolamento degli Asili Nido del Comune di Roma,:   Sono uniche e organizzate a livello municipale
Le immagini (diapositive, video...), come materiale per la documentazione delle esperienze al nido, aiutano:   I genitori a comprendere le fasi di svolgimento del progetto e le evoluzioni del bambino
Le premesse per un radicale rinnovamento del sistema di sicurezza sociale e per l'attuazione effettiva dei diritti del minore sono individuabili:   Con il trasferimento delle funzioni amministrative alle regioni e lo scioglimento degli enti assistenziali nazionali
Le proposte educative che promuovono una prospettiva multiculturale vengono attuate:   Attraverso il gioco
Le tavole di Kuno Beller riportano:   Un repertorio di item che rimanda a descrittori di comportamento facilmente osservabili
Le tavole di Kuno Beller utilizzate al nido avvalendosi del metodo osservativo permettono di:   Vedere in forma sintetica in quali aree dello sviluppo il bambino è più attivo/inattivo
Le tecniche di osservazione al nido sono costruite e/o adottate in modo che la loro articolazione evidenzi:   Le dinamiche ed i contesti che producono il comportamento osservato
L'educatore di fronte alle differenze multiculturali dovrebbe:   Individuare e valorizzare le differenze individuali
L'educatore, rapportandosi con la famiglia d'origine del bambino straniero dovrà:   Avvicinarsi ai genitori con discrezione favorendo la comunicazione e il dialogo
L'educazione interculturale costituisce uno degli obiettivi prioritari delle istituzioni preposte a compiti formativi. Anche il nido risulta attivamente coinvolto nel promuovere:   Progetti di accoglienza e di integrazione
L'educazione multiculturale considera la cultura come:   Un insieme di caratteristiche di cui ogni individuo è portatore
L'educazione multiculturale è attenta:   Alle relazioni, ai saperi, allo scambio, all'integrazione
L'educazione multiculturale è intesa come:   Un movimento di reciprocità grazie al quale le culture possono comprendersi meglio e convivere insieme
L'educazione multiculturale limita e indebolisce:   I pregiudizi e gli stereotipi relativi alle culture "altre"
L'educazione multiculturale valorizza:   Le differenze e le diversità
L'inserimento degli utenti in attesa nella graduatoria unica municipale, ai sensi del Regolamento degli Asili Nido del Comune di Roma, consente:   L'ingresso al nido durante l'anno, ove si determini la disponibilità
L'inserimento di un bambino nell'asilo nido prevede tempi di permanenza graduali e...   La presenza di un genitore
L'inserimento nell'asilo nido di bambini portatori di handicap, progettato con il Servizio Materno Infantile e con l'équipe psicopedagogica del Municipio, prevede:   La formulazione di un piano educativo individualizzato
L'intercultura:   É la risposta educativa alla società multiculturale, basata sul confronto e sul dialogo
Lo "spazio Be.Bi" costituisce:   Un servizio integrativo degli asili nido comunali
Lo scopo della valutazione al nido è:   Verificare il livello di maturità del bambino e la qualità del progetto educativo
L'obiettivo della Città Educativa di Roma è:   Documentare, sviluppare e diffondere le buone pratiche didattiche
L'obiettivo della pedagogia multiculturale è quello di:   Comprendere i processi di elaborazione e trasformazione delle identità culturali
L'obiettivo dell'educatore nella prospettiva multiculturale è:   Far sentire i bambini parte di un tutto pur nelle singole individualità
L'obiettivo ideale della pedagogia multiculturale è quello di:   Passare dalla conflittualità delle differenze alla convivialità delle differenze
L'Opera Nazionale Maternità e Infanzia....   Era un ente parastatale istituito durante il periodo fascista come forma di tutela della famiglia e dei bambini abbandonati
L'Opera Nazionale Maternità Infanzia (Onmi) ha cessato la propria attività:   In conseguenza del decentramento delle funzioni assistenziali
L'osservazione al nido conduce l'educatore a:   Un distanziamento dalla propria immagine del mondo, dai propri giudizi e dai propri pregiudizi
L'osservazione al nido consente all'educatore di :   Progettare ed intervenire con strategie educative adeguate
L'osservazione al nido consente all'educatore di avere a disposizione molteplici elementi utili :   Per una continua regolazione del proprio operato
L'osservazione al nido consente all'educatore di:   Attivare la propria attenzione in maniera sistematica e costante
L'osservazione al nido consente di avere a disposizione elementi per:   Una conoscenza dettagliata del patrimonio di cui ogni bambino è portatore
L'osservazione al nido deve essere praticata:   Prima, durante e dopo lo svolgimento dell'esperienza
L'osservazione al nido è attendibile quando è svolta:   Da diversi educatori in diversi momenti
L'osservazione al nido è lo strumento educativo che consente di:   Formulare e riformulare interventi idonei
L'osservazione al nido è lo strumento fondamentale per la successiva procedura di:   Documentazione, valutazione e di verifica della progettazione
L'osservazione al nido è un metodo di intervento educativo che mira a:   Cogliere i segnali dello sviluppo e della comunicazione tra bambino, adulto e ambiente
L'osservazione al nido è un processo:   Dinamico che rileva la realtà in divenire
L'osservazione al nido è una modalità educativa che si pone l'obiettivo di conoscere il bambino:   Nella sua realtà e nei suoi bisogni generali e di sviluppo
L'osservazione al nido è una pratica educativa che orienta:   Le decisioni didattiche ed educative in modo che siano congeniali al bambino ed al gruppo
L'osservazione al nido è uno degli strumenti fondamentali per documentare, ovvero per:   Costruire una memoria delle esperienze
L'osservazione al nido è uno strumento fondamentale per operare:   Una valutazione delle esperienze
L'osservazione al nido è uno strumento per valutare il livello di adeguamento:   Delle strutture e delle infrastrutture ai bisogni del bambino
L'osservazione al nido è uno strumento utile per:   Costruire un profilo del bambino nella sua complessità e nella variabilità della sua storia
L'osservazione al nido è uno studio:   Sistematico del comportamento spontaneo del bambino
L'osservazione al nido ha diversi e precisi scopi, quindi si effettua per:   Programmare, monitorare e valutare le esperienze svolte
L'osservazione al nido ha lo scopo di misurare:   La congruenza tra un obiettivo prefissato ed il comportamento osservato
L'osservazione al nido richiede un lavoro di:   Progettazione per scegliere cosa, come, dove, quando e con quali modalità osservare
L'osservazione al nido secondo il metodo Tavistock è una tecnica di:   Derivazione psicanalitica che concentra l'attenzione sulla coppia educatore di riferimento - bambino
L'osservazione al nido si pone l' obiettivo di verificare se:   Il bambino ha o NON ha raggiunto, e attraverso quale processo, l'apprendimento richiesto
L'osservazione dei bambini per risultare efficace deve essere:   Sistematica e selettiva rispetto a cosa osservare
L'osservazione deve essere svolta:   Dagli educatori del nido
L'osservazione diretta secondo la teoria psicanalitica si avvale:   Dei soli dati prodotti dall'educatore che interagisce col bambino
L'osservazione e la documentazione delle esperienze sono modalità professionali che l'educatore del nido:   Deve acquisire in fase formativa ed esercitare continuamente
L'osservazione libera al nido è:   Generalizzata e prende nota di tutti i comportamenti del bambino
L'osservazione sistematica al nido è:   Guidata e progettata, svolta seguendo un progetto osservativo
L'osservazione svolta al nido è una modalità:   Permanente, individualizzata e legata ad una determinata situazione
L'uso della lingua nativa da parte dei bambini stranieri:   Può essere occasione di curiosità e interesse per tutti i bambini e di rinforzo per l'autostima del bambino straniero
L'utente che vede respinta la domanda di ammissione al nido per suo figlio, può presentare ricorso che viene esaminato:   Dal Direttore Educativo
L'utilizzo di check list è uno strumento dell'osservazione al nido che serve per:   Guidare l'osservazione attraverso l'indicazione del tipo di informazioni da registrare