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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale

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I membri della commissione di collaudo di un'opera pubblica sono considerati pubblici ufficiali?   Si, i membri della commissione di collaudo sono pubblici ufficiali.
I reati contro la Pubblica Amministrazione sono contenuti:   Nel Libro II, Titolo II del codice penale
I soggetti passivi del reato di cui all'art.338 c.p.:   Sono le imprese esercenti un servizio di pubblica utilità
il bene tutelato della norma prevista dall'art 340 c.p. è:   l'imparzialità dell'operato della p.a
Il bene-interesse tutelato dall'art.336 codice penale è:   Il normale funzionamento e il prestigio della pubblica amministrazione
Il cd peculato d'uso di cui all'art 314 comma 2 codice penale stabilisce che:   Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa mobile e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita
Il codice penale dispone che per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata   dalla mancanza dei poteri tipici della pubblica funzione
Il comma 2 dell'art.339 codice penale, che prevede l'applicazione di quali tra le seguenti circostanze aggravanti?   Se la violenza o la minaccia è commessa da più di 5 persone riunite, mediante uso di armi anche soltanto da parte di una di esse, ovvero da più di 10 persone, pur senza uso di armi
Il comportamento ascrivibile alla fattispecie di reato di concussione si può esplicitare:   attraverso la costrizione, ad esempio con delle intimidazioni, oppure attraverso induzione, creando una pesante pressione psicologica sul soggetto
Il consenso dell'avente diritto di cui all'art. 50 c.p. deve avere per oggetto   un diritto disponibile
il corruttore, nel reato di cui all'art. 321 c.p.:   Può essere anche un privato
Il delitto è doloso quando   l'evento dannoso o pericoloso è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione
Il delitto è preterintenzionale   quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente
Il delitto è preterintenzionale quando   dall'omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente
Il delitto di abuso d'ufficio, di cui all'art. 323 c.p., si configura quale:   reato di danno
Il delitto di abuso d'ufficio, di cui all'art. 323 c.p., si consuma nel momento in cui   il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio procura a sé o altri un ingiusto vantaggio patrimoniale o arreca ad altri un danno ingiusto
Il delitto di abuso d'ufficio, di cui all'art. 323 c.p., si consuma:   nel momento in cui il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico sevizio intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto
Il delitto di abuso d'ufficio, previsto dall'art. 323 del codice penale, si configura quale   reato di danno
Il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione può essere commesso anche dall'incaricato di un pubblico servizio?   Si, per espressa previsione di cui all'art. 320 c.p.
Il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione, di cui all'art. 318 c.p., può essere commesso:   Dai pubblici ufficiali.
Il delitto di cui all'art. 316 ter c.p. - Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato - si consuma:   Con il conseguimento dell'indebito beneficio superiore a euro 3.999,96.
Il delitto di cui all'art. 316 ter c.p. (indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato), si consuma:   Quando l'agente consegue indebitamente la disponibilità concreta della chiesta erogazione.
Il delitto di cui all'art. 317 c.p. (Concussione) può essere commesso:   Soltanto dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio.
Il delitto di cui all'art. 323 c.p. (Abuso d'ufficio) può essere commesso:   Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio.
Il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter c.p. è stato introdotto:   Dalla l. n. 300 del 2000.
Il delitto di malversazione a danno di privati, abrogato con la L. n. 86/90 è stato assorbito:   Nel reato di peculato
il delitto di millantato credito è punito:   con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 309. A 2.065 euro
Il delitto di millantato credito si perfeziona:   Se il soggetto agente riceve o fa dare o fa promettere a sé o ad altri denaro o altra utilità
Il delitto di millantato credito, di cui all'art. 346 c.p., è punito:   con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 309,00 a euro 2.065,00
Il delitto di oltraggio a un magistrato in udienza è diretto a tutelare anche il buon andamento dell'istituto della Corte penale internazionale:   Sì, ai sensi dell'art. 343-bis c.p.
Il delitto di oltraggio a un magistrato in udienza è diretto a tutelare anche il buon andamento dell'istituto della Corte penale internazionale?   Si, ai sensi dell'art. 343 bis codice penale
Il delitto di oltraggio a un magistrato in udienza, ai sensi dell'art. 343 c.p., è punito a titolo di:   dolo generico
Il delitto di oltraggio a un magistrato in udienza, ai sensi dell'art. 343 c.p., è punito:   con la reclusione fino a tre anni
Il delitto di omissione di atti di ufficio è commesso dal pubblico ufficiale che:   Entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio o non risponde per esporre le ragioni del ritardo
Il delitto di omissione di atti d'ufficio, ai sensi dell'art. 328 c.p., si configura quale:   reato omissivo proprio
Il delitto di peculato mediante profitto dell'errore è punito:   Dall'art.316 codice penale
Il delitto di peculato nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314, c.p. si consuma:   Quando il soggetto inizia a comportarsi nei confronti della cosa uti dominus.
Il delitto di peculato, di cui all'art. 314 c.p., è:   un reato proprio commissivo
Il delitto di peculato, di cui all'art. 314 c.p., tutela quale bene giuridico:   l'imparzialità, il buon andamento ed il patrimonio della pubblica amministrazione
Il delitto di traffico di influenze di cui all'art. 346 bis c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, della L. n. 190 del 2012, è punito:   con la reclusione da uno a tre anni
Il delitto di violazione di sigilli è punito:   Dall'art. 349 codice penale
Il delitto di violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale, di cui all'art. 336 c.p., tutela il bene giuridico:   della libertà di autodeterminazione delle pubbliche amministrazioni
Il legislatore, con la riforma in tema di corruzione introdotta dalla L. 6 novembre 2012, n. 190, ha deciso:   di estendere la punibilità a tutti i soggetti incaricati di pubblico servizio
Il medico convenzionato con il servizio sanitario, svolgendo una attività amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico ed esercitando peculiari poteri di certificazione in relazione alle prestazioni che devono essere offerte ai cittadini nell'ambito della pubblica assistenza sanitaria:   Va ritenuto pubblico ufficiale.
il millantato credito è punito con :   L'art. 346 cp
Il nesso causale collega   l'azione o l'omissione all'evento
Il nesso causale opera   tanto nei reati commissivi quanto in quelli omissivi
Il nostro diritto positivo distingue le pene in principali e accessorie. Dispone l'art. 17 c.p. che le pene principali stabilite per le contravvenzioni sono   l'arresto e l'ammenda
il peculato è un reato che può essere commesso da:   Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio
Il peculato è un reato che può essere commesso, come stabilisce chiaramente l'incipit dell'art. 314 c.p.:   da un soggetto che rivesta la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio
Il peculato d'uso, introdotto dalla legge n. 86 del 1990:   Non costituisce un'ipotesi attenuata del delitto di peculato (art. 314 primo comma, c.p.) ma una fattispecie autonoma di reato.
Il prezzo del reato è:   il corrispettivo dell'esecuzione dell'illecito, pattuito e conseguito da una persona determinata
Il primo comma dell'art. 328 c.p. (rubricato: Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione) recita: "Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità pubblica, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni". Gli atti sopra citati:   Sono atti qualificati che devono essere compiuti senza ritardo.
Il prodotto del reato è:   il risultato che il colpevole ottiene direttamente dalla sua attività illecita
Il profitto del reato consiste:   in qualsiasi vantaggio, patrimoniale e non, tratto dall'illecito penale
Il provento del reato è:   nozione onnicomprensiva che ricomprende tutto ciò che deriva dalla commissione del reato e perciò anche le diverse nozioni di prodotto, profitto e prezzo
il pubblico ufficiale che per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, integra la fattispecie di reato di cui all'art.:   318 codice penale
Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità, costringe taluno a dare indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di:   Concussione.
Il pubblico ufficiale che, dichiarando falsamente essergli dovuta una somma per un certificato che deve rilasciare, si fa consegnare dal richiedente denaro non dovuto, commette il reato di   concussione
Il pubblico ufficiale che, per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero:   Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
Il pubblico ufficiale che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per un terzo una retribuzione in denaro che non gli è dovuta, commette il reato di   corruzione per l'esercizio della funzione
Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sè o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 318, c.p., ovvero:   Corruzione per l'esercizio della funzione.
Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero:   Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero:   Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
Il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che usa, a proprio o altrui profitto, invenzioni, scoperte scientifiche o nuove applicazioni industriali, a lui note per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete:   ai sensi dell'art. 325 c.p. è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa non inferiore a euro 516,00
Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il reato di cui all'art. 326 c.p.; ovvero:   Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio.
Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il reato di cui all'art. 326, comma 1, c.p. (rubricato: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio). Tale reato:   È punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induce taluno a dare o promettere indebitamente a lui o ad un terzo danaro, integra la fattispecie di cui all'art.:   319 quater codice penale
il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, che abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente a lui o a un terzo, denaro p altra utilità, integra la fattispecie di reato di cui all'art.:   317 codice penale
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di:   Concussione.
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, commette il reato di cui all'art. 323, c.p., ovvero:   Abuso di ufficio.
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che impiega, a proprio o altrui profitto, invenzioni o scoperte scientifiche, o nuove applicazioni industriali, che egli conosca per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete, commette il reato di cui all'art. 325 c.p., ovvero:   Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio.
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità pubblica, deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 del c.p. primo comma, ovvero:   Rifiuto di atti d'ufficio.
Il reato é costituito   da ogni fatto al quale l'ordinamento giuridico ricollega come conseguenza una sanzione penale inflitta dall'autoritá giudiziaria mediante processo
Il reato di abuso di ufficio configura:   Un reato di danno
il reato di abuso di ufficio di cui all'art 323 c.p., si configura come:   Reato di danno
Il reato di abuso d'ufficio così come modificato dall'art. 1, comma 75, lett. p), della L. 6 novembre 2012, n. 190, è sanzionato:   con la reclusione da uno a quattro anni; la pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità
Il reato di astensione dagli incanti si configura se è commesso da:   Chiunque
il reato di concussione è punito con:   l'art. 317 c.p
il reato di concussione può essere commesso:   Esclusivamente da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio
Il reato di concussione può essere commesso:   esclusivamente da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio
Il reato di concussione si verifica quando:   un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, abusando della sua posizione o dei suoi poteri, costringa o induca qualcuno a dare o promettere indebitamente, a lui o a terzi, denaro o altri beni
Il reato di corruzione è:   Un reato necessariamente plurisoggettivo
il reato di corruzione per l'esercizio della funzione di cui all'art. 318 c.p., si perfeziona se:   È commesso dal pubblico ufficiale e dall'incaricato di pubblico servizio come prificato dalla'rt. 320 c.p.
Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione si verifica quando il pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri:   indebitamente riceve, per sè o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, previsto dall'art. 318 c.p., è punibile:   solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
Il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio si configura quando:   L'atto deve essere contrario ai doveri di ufficio ovvero a leggi, regolamenti, istruzioni o ordini legittimamente impartiti
il reato di cui all'art. 316 bis è punito con.   La reclusione da sei mesi a 4 anni
il reato di cui all'art. 319 c.p. è punito con:   La reclusione da sei a 10 anni
il reato di cui all'art. 319 quater comma 1, cp, è punito con:   La reclusione da sei a dieci anni
il reato di cui alL'art. 319 quater, comma 2, cp., è punito con:   La reclusione fino a tre anni
il reato di cui all'art. 319 ter, comma 1, cp, è punito con:   La reclusione da sei a12 anni
il reato di cui all'art. 323 c.p. è punito con:   La reclusione da uno a 4 anni
Il reato di cui all'art. 337 bis codice penale di oltraggio, custodia o alterazione dei mezzi di trasporto è punito:   Con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da € 2.582 a € 10.329
Il reato di cui all'art. 340 codice penale:   È procedibile d'ufficio
Il reato di cui all'art. 343, comma 1, codice penale è punito:   Con la reclusione fino a tre anni
Il reato di cui all'art. 343, comma 2, codice penale, è punito:   Con la reclusione da due a cinque anni, se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato
Il reato di cui all'art. 352 codice penale è punito:   Con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 103 a € 619
il reato di cui all'art.317 c.p. è punito con:   La reclusione da sei a 12 anni
il reato di cui all'art.318 c.p. è punito con:   L reclusione da uno a sei anni
Il reato di cui all'art.319 ter codice penale:   È stato aggiunto dall'art.9, L.n. 86/90
Il reato di falso previsto dall'art. 483 c.p. resta assorbito in quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato:   in tutti i casi in cui l'uso o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscano elementi essenziali della fattispecie
Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si caratterizza per il fatto che:   prescinde sia dalla induzione in errore sia dal verificarsi di un danno patrimoniale
Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si configura quando chiunque mediante:   dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, o omettendo informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni, concessi dallo Stato, da enti pubblici o dalle CE
Il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità:   È stato introdotto dall'art. 1, comma 75 lett i) della L. 6 novembre 2012, n. 190
Il reato di malversazione a danno dei privati:   è stato abrogato dall'art. 20, L. 26 aprile 1990 n. 86
Il reato di malversazione a danno dello Stato è una fattispecie:   introdotta dall'art. 3, L. 26.4.1990 n. 86 e successivamente integrato dall'art. 1, L. 7.2.1992 n. 181
Il reato di malversazione a danno dello Stato si configura quando un soggetto:   estraneo alla PA, che ha ricevuto dallo Stato o un ente pubblico o dall'UE contributi, sovvenzioni o finanziamenti per iniziative volte alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina allo scopo
Il reato di malversazione a danno di privati:   E' stato abrogato dall'art.20 della L.26 aprile 1990, n. 86
Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341 codice penale:   È stato abrogato dall'art.18 L.n. 205/1999
Il reato di omissione di atti di ufficio di cui all'art.328 codice penale è:   Un reato omissivo proprio
il reato di peculato è punito con l'art.:   314 c.p
il reato di peculato mediante profitto dell'errore altrui è punito con:   l'art. 316 c.p
Il reato di peculato mediante profitto dell'errore altrui si configura quando:   Il pubblico ufficiale o l' incaricato di un pubblico servizio, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità
Il reato di peculato può essere commesso da un privato cittadino?   No, il reato di peculato può essere commesso solo dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio
il reato di resistenza a pubblico ufficiale è punito:   Con la reclusione da sei mesi a cinque anni
Il reato di Rifiuto di atti di ufficio è punito:   Dall'art. 328 del codice penale
Il reato di rivelazione ed utilizzazione dei segreti di ufficio, di cui all'art. 326 c.p., nella forma della agevolazione, è punito:   a titolo di dolo o colpa, anche se è un delitto poiché è espressamente prevista dalla norma la punibilità a titolo di colpa
Il reato di rivelazione ed utilizzazione dei segreti d'ufficio, di cui all'art.326 codice penale è punito:   Sia a titolo di dolo che a titolo di colpa
Il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente dispone che:   Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, turba il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della Pubblica Amministrazione è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da € 103 a € 1.032
il reato di usurpazione di funzoini pubbliche è punito con:   l'art. 347 c.p
Il reato di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragioni di ufficio perché si configuri deve essere commesso da:   Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
Il reato di violazione di sigilli è punito:   Con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da € 103 a 1.032 per la ipotesi di cui al comma 1; con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da € 309 a € 3.098 per la ipotesi di cui al comma 2
il reato di violenza o minaccia ad un corpo politico amministrativo o giudiziario è punito con l'art.:   338 c.p
il rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare è punito con:   L'art. 329 c.p
il rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare è punito con:   La reclusione fino a due anni
Il soggetto attivo del delitto di cui all'art. 328 c.p., rifiuto di atti d'ufficio, è:   sia il pubblico ufficiale sia l'incaricato di pubblico servizio
Il soggetto attivo del delitto di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio, di cui all'art. 326 c.p., può essere:   sia il pubblico ufficiale sia l'incaricato di pubblico servizio
il soggetto attivo del reato di cui all'art. 328 c.p. è:   Sia il pubblico ufficiale che l'incaricato di pubblico servizio
il soggetto attivo nel reato di cui ll'art. 326 c.p. può essere:   Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio
Il testimone partecipando con la sua deposizione alla formazione della volontà del giudice, riveste la qualità di pubblico ufficiale?   Si, fin dal momento della sua citazione.
In caso di eccesso colposo di legittima difesa, chi si difende   risarcisce solo il danno dovuto all'eccesso di legittima difesa
In caso di reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, si applica soltanto la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro nel caso in cui:   la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a euro 3.999,96
in caso di reato di influenze illecite se il soggetto attivo è un pubblico ufficiale:   La pena è aumentata
In caso di reato di traffico di influenze illecite ex. art. 346-bis c.p., se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sè o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di incaricato di un pubblico servizio:   la pena è aumentata
In caso di reato di traffico di influenze illecite ex. art. 346-bis c.p., se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sè o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di pubblico ufficiale:   la pena è aumentata
In caso di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, il presupposto delle condotte sanzionate dall'art. 334 c.p.è rappresentato:   dall'atto di sequestro del bene avvenuto nel corso di un procedimento penale o disposto dall'autorità amministrativa
In cosa consiste la condotta di chi commette il reato di rifiuto di atti d'ufficio?   Nell'indebito rifiuto di compiere atti d'ufficio che per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o di ordine pubblico o di igiene o sanità devono essere compiuti senza ritardo
In cosa consiste la riparazione pecuniaria di cui all'art. 322 quater codice penale?   Nel pagamento di una somma pari all'ammontare di quanto indebitamente ricevuto dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio
In ipotesi di delitto colposo   può mancare la previsione dell'evento
In ordine al delitto di abuso d'ufficio (art. 323, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Tale reato appartiene alla categoria dei reati propri.
In ordine al delitto di abuso d'ufficio (art. 323, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   La pena prevista è la reclusione da uno a quattro anni.
In ordine al delitto di abuso d'ufficio (art. 323, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   È necessario che la condotta sia realizzata nello svolgimento delle funzioni o del servizio.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Soggetti passivi del reato sono, contemporaneamente, la P.A. e la persona che subisce il danno derivante dall'abuso.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Tale reato può essere commesso anche da un incaricato di pubblico servizio.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Il delitto in esame richiede un abuso dell'ufficio che può estrinsecarsi come abuso della qualità o come abuso dei poteri.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Effetto del costringimento deve essere la dazione o la promessa indebita.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Presupposto dell'abuso è la legittimità della qualifica, per cui non risponderà del reato in oggetto l'usurpatore di pubbliche funzioni.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Costituisce uno degli elementi del reato la dazione o la promessa indebita.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   È ammissibile il tentativo.
In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Tale reato appartiene alla categoria dei reati propri.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Il delitto, consumato o tentato, è attribuito al tribunale in composizione collegiale.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Nel concetto di "altra utilità", quale oggetto della dazione o della promessa, è ricompreso qualsiasi vantaggio materiale o morale, patrimoniale o non patrimoniale, che abbia valore per il pubblico ufficiale.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Di tale delitto rispondono sia il corrotto che il corruttore.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Costituisce un reato necessariamente plurisoggettivo.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   La condanna per il delitto in questione, se commesso in danno o a vantaggio di una attività imprenditoriale, o comunque in relazione ad essa, importa l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   L'oggetto giuridico di tale delitto è da individuarsi nell'interesse della P.A. all'imparzialità, correttezza e probità dei propri funzionari ed in particolare a che gli atti di ufficio e la funzione pubblica esercitata non siano oggetto di mercimonio.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   La persona offesa dal delitto è la pubblica amministrazione.
In ordine al delitto di corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   È un reato a concorso necessario.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   La condotta omissiva consiste nell'omettere informazioni dovute che sono quelle che, ai sensi delle norme procedimentali riguardanti il provvedimento erogativo, il soggetto è tenuto a fornire all'autorità procedente.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Qualora la somma indebitamente percepita sia inferiore a euro 3.999,96, in luogo al delitto è configurabile un mero illecito amministrativo.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Si tratta di un reato comune, in quanto può commetterlo "chiunque".
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Il tentativo è ammissibile.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   La condotta penalmente sanzionata è posta in essere nell'ambito del procedimento amministrativo strumentale al conseguimento di contributi, finanziamenti, sovvenzioni, ecc. da parte dello Stato, delle P.A. o dell'U.e.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Trovano applicazione, se il fatto criminoso è di particolare tenuità, le circostanze attenuanti di cui all'art. 323bis del c.p.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   È indebito il beneficio che senza l'utilizzazione o la presentazione del documento falso o della falsa dichiarazione ovvero fornendo le informazioni richieste non si sarebbe ottenuto.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Il delitto si consuma quando l'agente consegue indebitamente la disponibilità concreta della chiesta erogazione (contributo, finanziamento, mutuo agevolato o altra erogazione) se la stessa superi i 3.999,96 euro.
In ordine al delitto di Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   La condotta commissiva può consistere nell'utilizzare o nel presentare dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere.
In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Commette il delitto colui che esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio, o sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbarne la regolarità del servizio.
In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Soggetto attivo è l'esercente imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità.
In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Interrompere il servizio significa romperne la continuità, in modo che esso non si svolga più regolarmente.
In ordine al delitto di malversazione ai danni dello Stato (art. 316bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Si differenzia dalla truffa aggravata, perché nella malversazione il bene è conseguito legittimamente ma il suo uso è distorto, mentre nella truffa il bene è conseguito tramite artifici e/o raggiri.
In ordine al delitto di malversazione ai danni dello Stato (art. 316bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   La condotta del soggetto attivo si concretizza nel distrarre la somma ottenuta dalle finalità di pubblico interesse.
In ordine al delitto di malversazione ai danni dello Stato (art. 316bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   La condotta è costituita dalla "distrazione" ovvero dalla destinazione di un bene a fini diversi da quello cui era finalizzato.
In ordine al delitto di malversazione ai danni dello Stato (art. 316bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Il bene-interesse tutelato dalla norma è quello del buon andamento dell'ente erogatore della sovvenzione, finanziamento, ecc.
In ordine al delitto di malversazione ai danni dello Stato (art. 316bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   L'autore del reato deve essere "estraneo alla pubblica amministrazione".
In ordine al delitto di malversazione ai danni dello Stato (art. 316bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Costituisce presupposto del delitto, l'avere il soggetto attivo ricevuto dallo Stato, dall'U.e o da enti pubblici, contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività di pubblico interesse.
In ordine al delitto di peculato di cui all'art. 314, 1° comma, del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   L'oggetto materiale del delitto può essere costituito da denaro o da altra cosa mobile.
In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   L'oggetto materiale del delitto può essere costituito da denaro o da altra utilità.
In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   La ricezione e la ritenzione devono essere indebite.
In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Tale reato appartiene alla generale categoria dei reati propri.
In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   L'errore altrui non deve essere determinato dal comportamento del pubblico ufficiale il quale deve limitarsi a trarne profitto.
In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che:   Data la natura di reato proprio, soggetto attivo può essere solo il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Data la natura di reato proprio, soggetto attivo può essere solo il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, ma non anche l'esercente di un servizio di pubblica necessità.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   La pena prevista è la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Presupposto del reato è il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Ha natura plurioffensiva (Cass. 7-4-1999 n. 4328).
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   È consentito il fermo.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   La competenza è del Tribunale collegiale.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   È applicabile l'aggravante di cui all'art. 61 n. 7 c.p. (danno patrimoniale di rilevante gravità).
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   È consentito l'arresto facoltativo in flagranza.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Costituisce uno degli elementi del reato il possesso o la disponibilità del bene da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio.
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Secondo il più recente orientamento non sussiste il delitto in assenza di intrinseco rilievo economico dell'oggetto dell'appropriazione e di concreta incidenza di quest'ultima sulla funzionalità dell'ufficio o del servizio (Cass. 18-10-2013 n. 42836).
In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che:   Il delitto in oggetto non esige che il denaro o la cosa mobile oggetto del delitto debba appartenere alla P.A., ma esige solo che essa si trovi nel possesso o nella disponibilità del soggetto attivo.
In ordine alla consumazione del reato, l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si considera:   reato istantaneo e di “pericolo” per cui l'offesa è rappresentata dalla probabilità del danno
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316 c.p. (peculato mediante profitto dell'errore altrui) è giuridicamente corretto affermare che:   Non è consentito il fermo ma è consentito l'arresto in flagranza se necessario ad interrompere l'attività criminosa.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316 c.p. (peculato mediante profitto dell'errore altrui) è giuridicamente corretto affermare che:   È applicabile la circostanza attenuante della speciale tenuità del fatto (art. 323bis c.p.).
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316 c.p. (peculato mediante profitto dell'errore altrui) è giuridicamente corretto affermare che:   La pena prevista per tale reato è la reclusione da sei mesi a tre anni.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316 c.p. (peculato mediante profitto dell'errore altrui) è giuridicamente corretto affermare che:   L'arresto in flagranza è facoltativo e ammesso nelle sole ipotesi espressamente previste, mentre il fermo non è consentito.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316 c.p. (peculato mediante profitto dell'errore altrui) è giuridicamente corretto affermare che:   Si procede d'ufficio e la competenza è del tribunale collegiale.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316 c.p. (peculato mediante profitto dell'errore altrui) è giuridicamente corretto affermare che:   La competenza è del tribunale collegiale.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316bis c.p. - malversazione ai danni dello Stato - è giuridicamente corretto affermare che:   È applicabile la circostanza attenuante della particolare tenuità del fatto (323-bis c.p.).
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 316bis c.p. - malversazione ai danni dello Stato - è giuridicamente corretto affermare che:   La pena prevista è la reclusione da sei mesi a quattro anni.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 317 c.p. - Concussione - è giuridicamente corretto affermare che:   Se il fatto criminoso è di particolare tenuità trovano applicazione le circostanze attenuanti (art. 323bis c.p.) e le pene sono diminuite.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 317 c.p. - Concussione - è giuridicamente corretto affermare che:   L'arresto in flagranza è facoltativo, e il fermo è consentito.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 317 c.p. - Concussione - è giuridicamente corretto affermare che:   La condanna comporta l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, salvo che per effetto di attenuanti, sia inflitta la reclusione per un tempo inferiore a tre anni, nel qual caso l'interdizione è temporanea.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 317 c.p. - Concussione - è giuridicamente corretto affermare che:   La pena è della reclusione da sei a dodici anni.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 317 c.p. - Concussione - è giuridicamente corretto affermare che:   Sono applicabili le misure cautelari personali.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 317 c.p. - Concussione - è giuridicamente corretto affermare che:   Si procede d'ufficio e la competenza è del tribunale collegiale.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 317 c.p. - Concussione - è giuridicamente corretto affermare che:   Qualora il delitto sia stato commesso a causa o in occasione dell'esercizio di una attività imprenditoriale, la condanna comporta la pena accessoria della incapacità a contrattare con la P.A.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 318 c.p. - Corruzione per l'esercizio della funzione - è giuridicamente corretto affermare che:   L'arresto in flagranza è facoltativo, mentre il fermo non è consentito.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 318 c.p. - Corruzione per l'esercizio della funzione - è giuridicamente corretto affermare che:   La pena è della reclusione da uno a sei anni.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 318 c.p. - Corruzione per l'esercizio della funzione - è giuridicamente corretto affermare che:   Si procede d'ufficio e la competenza è del tribunale in composizione collegiale.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 323 c.p. - Abuso d'ufficio - è giuridicamente corretto affermare che:   L'arresto in flagranza è facoltativo, mentre il fermo non è consentito.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 323 c.p. - Abuso d'ufficio - è giuridicamente corretto affermare che:   Si procede d'ufficio e la competenza è del tribunale collegiale.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 323 c.p. - Abuso d'ufficio - è giuridicamente corretto affermare che:   La pena è della reclusione da uno a quattro anni.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 328 c.p. (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione) è giuridicamente corretto affermare che:   Per l'ipotesi prevista al primo comma la pena è la reclusione da sei mesi a due anni.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 331 c.p. (interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità), salvo nell'ipotesi di cui al co. 2, è giuridicamente corretto affermare che:   La pena è la reclusione da sei mesi ad un anno e la multa non inferiore a 516 euro.
In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 331 c.p. (interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità), salvo nell'ipotesi di cui al co. 2, è giuridicamente corretto affermare che:   Si procede d'ufficio e la competenza è del tribunale monocratico.
In quale ipotesi si ha concorso di reati?   Quando un individuo commette una pluralità di reati
In relazione all'art.314 codice penale, l'art.1, comma 1, lett.d) della L.n. 69/2015 ha:   Aumentato il trattamento sanzionatorio relativamente al massimo edittale
In riferimento al reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, l'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n. 190 ha:   aumentato il trattamento sanzionatorio previsto per tale fattispecie
Indicare quale delle seguenti affermazioni relative al reato di abuso d'ufficio è corretta.   Sotto il profilo soggettivo è necessario il dolo intenzionale.
Indicare quale delle seguenti affermazioni relative al reato di abuso d'ufficio è corretta.   Per il verificarsi della punibilità, l'abuso deve estrinsecarsi nella violazione di norme di legge o di regolamento o dell'obbligo giuridico di astenersi.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito al reato di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio di cui all'art. 325 del c.p. è corretta.   Si procede d'ufficio e la competenza è del Tribunale collegiale.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito al reato di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio di cui all'art. 325 del c.p. è corretta.   La pena prevista è della reclusione da uno a cinque anni e della multa non inferiore a 516 euro.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito al reato di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio di cui all'art. 325 del c.p. è corretta.   Impiegare a proprio o altrui profitto significa usare illegittimamente le invenzioni, le scoperte, ecc. per assicurare a sè o ad altri un qualsiasi vantaggio materiale o anche solo morale.