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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale

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Chi sono i soggetti attivi del reato di corruzione?   Il pubblico ufficiale e il privato
Chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarità del servizio, commette il reato di cui all'art. 331 del c.p. ovvero:   Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità.
Chiunque mediante l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi consegue indebitamente, per sé o per altri, contributi, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee qualora la somma indebitamente percepita sia superiore a euro 3.999,96, commette il delitto di cui all'art. 316ter c.p., ovvero:   Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
Chiunque occulti o custodisca mezzi di trasporto che, rispetto alle caratteristiche omologate, presentano alterazioni o modifiche tali da costituire pericolo per l'incolumità fisica degli operatori di polizia, è punito:   ex art. 337-bis c.p. con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 2.582 a euro 10.329
Chiunque offende l'onore o il prestigio di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, o di una sua rappresentanza, o di una pubblica autorità costituita in collegio, al cospetto del corpo, della rappresentanza o del collegio, è punito:   con la con la multa da euro 1.000 a euro 5.000
Chiunque sottrae, sopprime, distrugge, disperde o deteriora corpi di reato, atti, documenti, ovvero un'altra cosa mobile particolarmente custodita in un pubblico ufficio, o presso un pubblico ufficiale o un impiegato che presti un pubblico servizio, commette il reato di cui all'art. 351 c.p. (Violazione della pubblica custodia di cose). Tale reato:   È punito con la reclusione da uno a cinque anni, salvo che il fatto non costituisca un più grave reato.
Chiunque sottrae, sopprime, distrugge, disperde o deteriora corpi di reato, atti, documenti, ovvero un'altra cosa mobile particolarmente custodita in un pubblico ufficio, o presso un pubblico ufficiale o un impiegato che presti un pubblico servizio, commette il reato di cui all'art. 351 c.p.; ovvero:   Violazione della pubblica custodia di cose.
Chiunque viola i sigilli, per disposizione della legge o per ordine dell'Autorità apposti al fine di assicurare la conservazione o l'identità di una cosa, commette il reato di cui all'art. 349 c.p.; ovvero:   Violazione di sigilli.
Chiunque viola i sigilli, per disposizione della legge o per ordine dell'Autorità apposti al fine di assicurare la conservazione o l'identità di una cosa, commette il reato di cui all'art. 349 c.p. (Violazione di sigilli). Tale reato è punito:   Con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032; se il colpevole è colui che ha in custodia la cosa, la pena è della reclusione da tre a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 3.098.
Chiunque, avendo in custodia una cosa sottoposta a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa, per colpa ne cagiona la distruzione o la dispersione, ovvero ne agevola la sottrazione o la soppressione:   è punito, ex art. 335 c.p., con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 309,00
Chiunque, non adempiendo agli obblighi che gli derivano da un contratto di fornitura concluso con lo Stato, o con un altro ente pubblico, ovvero con un'impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità, fa mancare, in tutto o in parte, cose od opere, che siano necessarie a uno stabilimento pubblico o ad un pubblico servizio, commette il reato di cui all'art. 355 c.p., ovvero:   Inadempimento di contratti di pubbliche forniture.
Chiunque, non adempiendo agli obblighi che gli derivano da un contratto di fornitura concluso con lo Stato, o con un altro ente pubblico, ovvero con un'impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità, fa mancare, in tutto o in parte, cose od opere, che siano necessarie a uno stabilimento pubblico o ad un pubblico servizio, commette il reato di cui all'art. 355 c.p. (Inadempimento di contratti di pubbliche forniture). Tale reato:   È punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a euro 103.
Chiunque, per denaro, dato o promesso a lui o ad altri, o per altra utilità a lui o ad altri data o promessa, si astiene dal concorrere ai pubblici incanti o ad alle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazioni, commette il reato di cui all'art. 354 c.p. (Astensione dagli incanti). Tale reato è punito:   Con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 516.
Chiunque, per denaro, dato o promesso a lui o ad altri, o per altra utilità a lui o ad altri data o promessa, si astiene dal concorrere ai pubblici incanti o alle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazioni, commette il reato di cui all'art. 354 c.p.; ovvero:   Astensione dagli incanti.
Colui che compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, se l'azione non si compie o l'evento non si verifica, risponde di delitto   tentato
Colui che, consapevolmente, si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto, commette il reato di   detenzione di materiale pornografico
Come è descritta la condotta del reato di prostituzione minorile, ai sensi dell'art. 600 bis c.p.?   Favoreggiamento, sfruttamento, gestione, organizzazione e controllo della prostituzione di una persona di età inferiore agli anni diciotto, o conseguimento in altro modo di profitto nei confronti di un minore
Come si distinguono i delitti dalle contravvenzioni?   Secondo la diversa specie delle pene rispettivamente stabilite
Commette il delitto di omissione di atti d'ufficio, secondo quanto disposto dall'art. 328 c.p., il pubblico ufficiale che:   entro trenta giorni dalla richiesta scritta di chi vi abbia interesse non compie un atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo
Commette il delitto di Resistenza a un pubblico ufficiale:   Chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio
Commette il delitto di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale:   Chiunque usa violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di pubblico servizio per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri o ad omettere un atto dell'ufficio o del servizio
Con il reato di Traffico di influenze illecite, l'interesse tutelato è:   Il buon andamento, l'imparzialità e il prestigio della pubblica amministrazione
Con la sentenza di condanna per quale fra i seguenti reati è ordinata la riparazione pecuniaria ai sensi dell'art. 322 quater codice penale?   Art. 319 quater codice penale
Con la sentenza di condanna per quale fra i seguenti reati è ordinata la riparazione pecuniaria ai sensi dell'art. 322 quater codice penale?   317 codice penale
Con la sentenza di condanna per quale fra i seguenti reati è ordinata la riparazione pecuniaria ai sensi dell'art. 322 quater codice penale?   314 codice penale
Con la sentenza di condanna per quale fra i seguenti reati è ordinata la riparazione pecuniaria ai sensi dell'art. 322 quater codice penale?   319 codice penale
Con la sentenza di condanna per quale fra i seguenti reati è ordinata la riparazione pecuniaria ai sensi dell'art. 322 quater codice penale?   319 ter codice penale
Con l'introduzione, ad opera dell'art. 3 della legge 29.9.2000, n. 300, dell'art. 322-ter c.p., il legislatore, in ossequio agli impegni assunti a livello sopranazionale, ha previsto:   ulteriori ipotesi di confisca obbligatoria rispetto a quanto previsto dall'art. 240 c.p., in relazione, però, ai soli reati contro la PA compresi tra l'art. 314 e l'art. 320 c.p., nonché al delitto di cui all'art. 321 c.p.
Con riferimento all'errore, esiste qualche differenza tra il reato di peculato mediante profitto dell'errore altrui e quello di truffa?   Si, nel primo caso l'errore è determinato dalla vittima, mentre nel secondo caso l'errore è determinato dalla condotta del reo.