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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penitenziario

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La competenza della concessione del permesso di necessità, di cui all'art. 30 dell'O.P., qualora si tratti di persona imputata spetta all'Autorità giudiziaria procedente. Durante il giudizio di cassazione la competenza è:   Del presidente dell'ufficio giudiziario presso il quale è svolto il procedimento di appello.
La competenza della concessione del permesso di necessità, di cui all'art. 30 dell'O.P., qualora si tratti di persona imputata spetta all'Autorità giudiziaria procedente. Durante il procedimento di appello la competenza è:   Del presidente dell'organo collegiale.
La competenza della concessione del permesso di necessità, di cui all'art. 30 dell'O.P., qualora si tratti di persona imputata spetta all'Autorità giudiziaria procedente. Prima dell'esercizio dell'azione penale la competenza è:   Del G.I.P.
La competenza delle traduzioni (art. 42 bis O.P.) di un internato appartiene:   Alla Polizia Penitenziaria.
La competenza delle traduzioni (art. 42 bis O.P.) di un soggetto fermato appartiene:   Alla Polizia Penitenziaria.
La concessione della liberazione condizionale è subordinata all'adempimento delle obbligazioni civili derivanti dal reato?   Si, salvo che il condannato dimostri di trovarsi nell'impossibilità di adempierle.
La detenzione domiciliare di cui all'art. 47-ter, legge 354/1975, viene concessa, con provvedimento di ordinanza:   Dal Tribunale di Sorveglianza.
La detenzione domiciliare può essere applicata per l'espiazione della pena detentiva inflitta in misura non superiore a due anni, anche se costituente parte residua di maggior pena, indipendentemente dalle condizioni previste dall'art. 47-ter dell'O.P. per alcuni soggetti?   Si, quando non ricorrono i presupposti per l'affidamento in prova al servizio sociale e sempre che tale misura sia idonea ad evitare il pericolo che il condannato commetta altri reati.
La detenzione domiciliare viene concessa, con provvedimento di ordinanza, se il soggetto è detenuto:   Dal tribunale di sorveglianza che ha giurisdizione sull'istituto penitenziario in cui è ristretto l'interessato al momento della presentazione della domanda.
La legge 689/1981, regola in modo dettagliato il contenuto delle pene sostitutive. In relazione alla libertà controllata è statuito che essa comporta in ogni caso, tra l'altro, il divieto di allontanarsi dal Comune di residenza salvo autorizzazione concessa di volta in volta per motivi di studio, di lavoro, di famiglia o di salute?   Si.
La legge 689/1981, regola in modo dettagliato il contenuto delle pene sostitutive. In relazione alla libertà controllata è statuito che essa comporta in ogni caso, tra l'altro, il ritiro del passaporto, nonché la sospensione della validità, ai fini dell'espatrio, di ogni altro documento equipollente?   Si.
La legge 689/1981, regola in modo dettagliato il contenuto delle pene sostitutive. In relazione alla libertà controllata è statuito che essa comporta in ogni caso, tra l'altro, la sospensione della patente di guida?   Si, salva l'ipotesi che il condannato svolga un lavoro per il quale l'autorizzazione alla guida costituisca indispensabile strumento, nel qual caso il magistrato di sorveglianza può regolamentare tale sospensione.
La legislazione vigente ammette la remissione del debito per le spese di procedimento dei condannati e degli internati?   Si, ammette la remissione del debito sia per le spese di procedimento che per quelle di mantenimento in istituto.
La legislazione vigente prevede la remissione del debito nei confronti dei condannati e degli internati che abbiano tenuto regolare condotta e che:   Si trovino in disagiate situazioni economiche accertate.
La legislazione vigente prevede la remissione del debito nei confronti dei condannati e degli internati che si trovino in disagiate condizioni economiche e che abbiano tenuto regolare condotta. L'accertamento delle condizioni economiche:   È competenza del magistrato di sorveglianza che si avvale della collaborazione dell'U.E.P.E. e degli organi finanziari.
La legislazione vigente prevede la remissione del debito nei confronti dei condannati e degli internati che si trovino in disagiate condizioni economiche e che:   Abbiano tenuto regolare condotta.
La liberazione anticipata consiste in una detrazione di quarantacinque giorni per ogni singolo semestre di pena scontata. A tal fine è valutato anche il periodo trascorso in stato di detenzione domiciliare?   Si, è valutato anche il periodo trascorso in stato di custodia cautelare o di detenzione domiciliare.
La liberazione anticipata consiste nella detrazione di 45 giorni per ogni singolo semestre di pena scontata. Ai fini della concessione della liberazione anticipata è vincolante la partecipazione del condannato all'opera di rieducazione?   Si, lo prevede espressamente l'O.P.
La liberazione anticipata consiste nella detrazione di 45 giorni per ogni singolo semestre di pena scontata. Ai fini della concessione della misura è vincolante il buon comportamento intramurario del detenuto?   Si, lo prevede espressamente l'O.P.
La liberazione anticipata consiste nella detrazione:   Di 45 giorni ogni semestre di pena espiata con buona condotta.
La liberazione anticipata:   Deve essere concessa al condannato a pena detentiva che ha dato prova di partecipazione all'opera di rieducazione.
La liberazione condizionale è concessa con provvedimento di ordinanza del:   Tribunale di Sorveglianza.
La libertà controllata:   Comporta l'obbligo di presentarsi almeno una volta al giorno nelle ore fissate presso l'ufficio di pubblica sicurezza o in mancanza presso il Comando dei Carabinieri territorialmente competente.
La libertà vigilata:   È una misura di sicurezza non detentiva.
La messa alla prova di cui all'art. 28 del D.P.R. 448/1988 è applicabile a qualunque tipo di reato?   Si.
La messa alla prova di cui all'art. 28 del D.P.R. 448/1988 richiede il consenso dell'imputato?   Si, la messa in prova non può prescindere dalla piena adesione del minore al programma elaborato dai servizi.
La messa alla prova di cui all'art. 28 del D.P.R. 448/1988 richiede la consapevolezza del minore del reato commesso, delle sue ricadute e delle sue conseguenze?   Si, la richiede.
La pena pecuniaria, sanzione sostitutiva della pena, può essere prevista in caso di minori autori di reato?   No.
La perquisizione personale ordinaria è effettuata:   All'atto dell'ingresso in istituto ovvero in occasione di trasferimenti.
La presentazione della proposta o della richiesta della remissione del debito sospende la procedura di esecuzione per il pagamento delle spese di procedimento eventualmente in corso?   Si.
La remissione del debito è prevista per gli oneri di mantenimento del soggetto nell'istituto penitenziario sostenute dallo Stato?   Si, la remissione del debito è ammessa per le spese di mantenimento e per le spese di procedimento.
La remissione del debito per le spese processuali può essere richiesta se non vi è stata detenzione?   Si.
La revoca della concessione del beneficio della semilibertà è demandata al:   Tribunale di Sorveglianza.
La revoca delle misure dell'affidamento in prova al servizio sociale è determinata:   Dal tribunale di sorveglianza.
La semidetenzione comporta in ogni caso:   L'obbligo di conservare e di esibire ad ogni richiesta degli organi di polizia e nel termine da essi fissato la copia dell'ordinanza del magistrato di sorveglianza di determinazione o di modificazione delle prescrizioni.
La semidetenzione comporta in ogni caso:   Il divieto di detenere a qualsiasi titolo armi, munizioni ed esplosivi.
La semidetenzione consiste nell'obbligo per il soggetto di trascorrere:   Almeno dieci ore al giorno negli Istituti di pena adibiti all'esecuzione del regime di semilibertà o nelle sezioni autonome di istituti ordinari destinate all'esecuzione di tale misura.
La vigilanza sul condannato in regime di libertà controllata spetta al tribunale di sorveglianza?   No, spetta all'ufficio di P.S. del luogo in cui il condannato sconta la libertà controllata.
L'affidamento in prova al servizio sociale è concesso:   Dal tribunale di sorveglianza.
L'affidamento in prova al servizio sociale ha inizio dal momento in cui il soggetto sottoscrive il verbale di determinazione delle prescrizioni con l'impegno a rispettarle. Relativamente a quale dei seguenti aspetti la prescrizione è indispensabile?   Divieto di svolgere attività o di avere rapporti personali che possono portare al compimento di altri reati.
L'affidamento in prova al servizio sociale ha inizio dal momento in cui il soggetto sottoscrive il verbale di determinazione delle prescrizioni con l'impegno a rispettarle. Relativamente a quale dei seguenti aspetti la prescrizione è indispensabile?   Divieto di frequentare determinati locali.
L'affidamento in prova al servizio sociale:   È regolato dall'art. 47 dell'O.P. e consiste nell'affidamento al servizio sociale del condannato fuori dall'istituto di pena per un periodo uguale a quello della pena da scontare.
L'affidamento in prova al servizio sociale:   È una misura alternativa alla detenzione che mira ad evitare i danni derivanti dal contatto con l'ambiente penitenziario e dalla privazione della libertà.
L'affidamento in prova al servizio sociale:   Consiste nell'affidamento al servizio sociale del condannato fuori dall'istituto di pena per un periodo uguale a quello della pena da scontare.
L'affidamento in prova al servizio sociale:   È considerata la misura alternativa alla detenzione per eccellenza, in quanto si svolge totalmente nel territorio, mirando ad evitare al massimo i danni derivanti dal contatto con l'ambiente penitenziario e dalla condizione di privazione della libertà.
L'affidamento in prova al servizio sociale:   Può essere definito come il tipo di sanzione penale che consente al condannato di espiare la pena detentiva inflitta, o comunque quella residua, in regime di libertà assistita e controllata.
L'ammissione alla semilibertà è concessa:   Con provvedimento del Tribunale di sorveglianza.
L'art. 16 dell'O.P. assegna alla commissione presieduta dal magistrato di sorveglianza, prevista in ciascun istituto penitenziario, il compito di predisporre e modificare il regolamento interno. Quale dei seguenti soggetti fa parte della commissione?   Il cappellano.
L'art. 16 dell'O.P. assegna alla commissione presieduta dal magistrato di sorveglianza, prevista in ciascun istituto penitenziario, il compito di predisporre e modificare il regolamento interno. Quale dei seguenti soggetti fa parte della commissione?   L'assistente sociale.
L'art. 24 del D.Lgs. 272/1989 prima della modifica intervenuta nel 2014 prevedeva che l'esecuzione le misure limitative della libertà a carico dei minori si eseguissero secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche nei confronti di coloro che nel corso dell'esecuzione avessero compiuto il diciottesimo anno di età, ma non ancora il:   Ventunesimo anno.
L'art. 24 del D.Lgs. n. 272/1989 prevede che le misure limitative della libertà a carico dei minori si eseguono, di norma, secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche nei confronti di coloro che nel corso dell'esecuzione abbiano compiuto il 18° ma non il 25° anno di età. Tale disposizione si applica anche alle pene detentive?   Si, si applica a misure cautelari, misure alternative, sanzioni sostitutive, pene detentive e misure di sicurezza.
L'art. 24 del D.Lgs. n. 272/1989 prevede che le misure limitative della libertà a carico dei minori si eseguono, di norma, secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche nei confronti di coloro che nel corso dell'esecuzione abbiano compiuto il 18° ma non il 25° anno di età. Tale disposizione si applica anche alle misure alternative alla detenzione?   Si, si applica alle misure cautelari, misure alternative, sanzioni sostitutive, pene detentive e misure di sicurezza.
L'art. 24 del D.Lgs. n. 272/1989 prevede che tutte le misure limitative della libertà a carico dei minori si eseguono secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche nei confronti di coloro che nel corso dell'esecuzione abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, ma non ancora il:   Venticinquesimo.
L'art. 28 del D.P.R. 448/1988 con riferimento alla messa in prova distingue tra reati punibili con la reclusione non inferiore nel massimo a dodici anni e gli altri reati; nel primo caso:   La prova non può superare i tre anni.
L'art. 28 del D.P.R. 448/1988 con riferimento alla messa in prova distingue tra reati punibili con la reclusione non inferiore nel massimo a dodici anni e gli altri reati; nel secondo caso:   La prova non può superare un anno.
L'art. 3 del D.Lgs. 230/1999 suddivide le competenze in materia sanitaria tra il Ministero della salute, le Regioni, le Aziende sanitarie locali e l'amministrazione penitenziaria. Alle Aziende unità sanitarie locali:   Sono affidati la gestione e il controllo dei servizi sanitari negli istituti penitenziari.
L'art. 30 della legge n. 354/1975 si riferisce:   Al permesso per necessità concedibile per imminente pericolo di vita di un familiare o di un convivente o eccezionalmente, per eventi famigliari di particolare gravità.
L'art. 30-ter dell'O.P. si riferisce:   Al permesso premio, concedibile ai condannati che hanno tenuto regolare condotta e che non risultano socialmente pericolosi.
L'art. 36 del D.P.R. n. 230/2000 individua le materie che devono essere necessariamente disciplinate dal regolamento interno di ciascun istituto. Indicare cosa deve essere obbligatoriamente disciplinato dal regolamento.   Modalità relative allo svolgimento dei vari servizi predisposti per i detenuti e per gli internati.
L'art. 36 del D.P.R. n. 230/2000 individua le materie che devono essere necessariamente disciplinate dal regolamento interno di ciascun istituto. Indicare cosa deve essere obbligatoriamente disciplinato dal regolamento.   Affissioni consentite e relative modalità.
Le case circondariali sono:   Istituti di custodia preventiva.
Le case mandamentali e le case circondariali:   Assicurano la custodia delle persone fermate o arrestate dall'autorità di pubblica sicurezza o dagli organi di polizia giudiziaria e quella dei detenuti e degli internati in transito.
Le case mandamentali sono:   Istituti di custodia preventiva.
Le colonie agricole sono:   Istituti per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive.
Le commissioni regionali per il lavoro penitenziario sono presiedute:   Dal provveditore regionale dell'Amministrazione Penitenziaria.
Le comunità, ministeriali e del privato sociale sono:   Servizi minorili residenziali.
Le Comunità, ministeriali e del privato sociale:   Operano secondo un programma educativo individualizzato, tenuto conto delle risorse personali e familiari del minore e delle opportunità offerte dal territorio.
Le Comunità, ministeriali e del privato sociale:   Sono connotate da una forte apertura all'ambiente esterno ed assicurano i provvedimenti dell'autorità giudiziaria nei confronti di minorenni autori di reato.
Le Comunità, ministeriali e del privato sociale:   Hanno dimensioni strutturali e organizzative connotate da una forte apertura all'ambiente esterno, in cui sono collocati i minori sottoposti alla misura cautelare prevista dall'art. 22 del D.P.R. 448/88.
Le Comunità, ministeriali e del privato sociale:   Operano secondo un programma educativo individualizzato per ciascun minorenne, con l'adesione dello stesso minore e sono connotate da una forte apertura all'ambiente esterno.
Le disposizioni in merito all'isolamento continuo sono dettate dal disposto di cui all'art. 33 dell'O.P. e all'art. 73 del reg. esec. Indicare quale affermazione sull'isolamento continuo è corretta.   La situazione di isolamento dei detenuti e degli internati deve essere oggetto di particolare attenzione, con adeguati controlli giornalieri nel luogo di isolamento, da parte sia di un medico, sia di un componente del gruppo di osservazione e trattamento, e con vigilanza continuativa ed adeguata da parte del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
Le disposizioni in merito all'isolamento continuo sono dettate dal disposto di cui all'art. 33 dell'O.P. e all'art. 73 del reg. esec. Indicare quale affermazione sull'isolamento continuo è corretta.   Nell'isolamento continuo per ragioni sanitarie, speciale cura deve essere dedicata dal personale all'infermo anche per sostenerlo moralmente.
Le disposizioni in merito all'isolamento continuo sono dettate dal disposto di cui all'art. 33 dell'O.P. e all'art. 73 del reg. esec. Indicare quale affermazione sull'isolamento continuo è corretta.   Nell'isolamento continuo sono assicurati il vitto ordinario e la normale disponibilità di acqua.
Le lavorazioni penitenziarie sono organizzate:   Dai P.R.A.P., sentiti le commissioni regionali e le direzioni degli istituti.
Le misure alternative alla detenzione possono evitare o ridurre la permanenza in carcere. Riduce la permanenza in carcere:   La semilibertà.
Le misure cautelari, le misure alternative, le sanzioni sostitutive, le pene detentive e le misure di sicurezza si eseguono secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche nei confronti di coloro che nel corso dell'esecuzione abbiano compiuto il 18° ma non il 25° anno di età, sempre che:   Per quanti abbiano già compiuto il 21° anno, non ricorrano particolari ragioni di sicurezza valutate dal giudice competente, tenuto conto altresì delle finalità rieducative.
Le misure cautelari, le misure alternative, le sanzioni sostitutive, le pene detentive e le misure di sicurezza si eseguono, di norma, anche per coloro che nel corso dell'esecuzione abbiano compiuto il 18° ma non il 25° anno di età:   Secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni, l'esecuzione rimane affidata al personale dei servizi minorili.
Le misure cautelari, le misure alternative, le sanzioni sostitutive, le pene detentive e le misure di sicurezza si eseguono, di norma, secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche per coloro che nel corso dell'esecuzione abbiano compiuto il 18° ma non il 25° anno di età. Tale disposizione si applica anche quando l'esecuzione ha inizio dopo il compimento del diciottesimo anno di età?   Si.
Le modalità del trattamento da seguire in ciascun istituto penitenziario sono disciplinate nel regolamento interno. Chi approva il regolamento interno e le sue eventuali modificazioni?   Il Ministro della Giustizia.
Le modalità del trattamento da seguire in ciascun istituto sono disciplinate nel regolamento interno, che è predisposto e modificato da una commissione composta dal magistrato di sorveglianza, dal direttore, dal medico, dal cappellano, dal preposto alle attività lavorative, da un educatore e da un assistente sociale. A quale dei suddetti soggetti è affidato il compito di presiedere la commissione?   Magistrato di sorveglianza.
Le modalità del trattamento da seguire in ciascun istituto sono disciplinate nel regolamento interno, che è predisposto e modificato da una commissione composta:   Dal magistrato di sorveglianza, dal direttore, dal medico, dal cappellano, dal preposto alle attività lavorative, da un educatore e da un assistente sociale.
Le modalità del trattamento da seguire in ciascun istituto sono disciplinate nel regolamento interno, che è predisposto e modificato da una commissione. La commissione può avvalersi di professionisti esperti in psicologia, servizio sociale, pedagogia, psichiatria e criminologia clinica?   Si, lo prevede espressamente l'art. 16 dell'O.P.
Le modalità del trattamento, con le prescrizioni del regime penitenziario, hanno la loro concreta attuazione e dettagliata descrizione e collocazione nel regolamento interno di ogni singolo istituto. A norma di quanto dispone l'art. 36 del reg. esec. il regolamento deve in ogni caso disciplinare:   Gli orari di apertura e di chiusura degli istituti.
Le modalità del trattamento, con le prescrizioni del regime penitenziario, hanno la loro concreta attuazione e dettagliata descrizione e collocazione nel regolamento interno di ogni singolo istituto. A norma di quanto dispone l'art. 36 del reg. esec. il regolamento deve in ogni caso disciplinare:   Gli orari, i turni e le modalità di permanenza all'aperto.
Le modalità del trattamento, con le prescrizioni del regime penitenziario, hanno la loro concreta attuazione e dettagliata descrizione e collocazione nel regolamento interno di ogni singolo istituto, predisposto e modificato da una commissione presieduta del magistrato di sorveglianza. Quale tra i seguenti è componente della commissione?   Il preposto alle attività lavorative dell'istituto.
Le modalità del trattamento, con le prescrizioni del regime penitenziario, hanno la loro concreta attuazione e dettagliata descrizione e collocazione nel regolamento interno di ogni singolo istituto, predisposto e modificato da una commissione presieduta del magistrato di sorveglianza. Quale tra i seguenti è componente della commissione?   L'educatore.
Le operazioni di perquisizione di cui all'art. 34 dell'O.P. sono effettuate:   Dal Corpo di polizia penitenziaria alla presenza di un appartenente a tale Corpo, di qualifica non inferiore a quella di vice sovrintendente.
Le persone ammesse ai colloqui:   Sono identificate e sottoposte a controllo, al fine di garantire che non siano introdotti nell'istituto strumenti pericolosi o altri oggetti non ammessi.
Le restrizioni del regime di sorveglianza particolare (art. 14-quater O.P.) possono riguardare i colloqui con i difensori?   No. Tali restrizioni sono espressamente vietate dalla legge.
Le restrizioni del regime di sorveglianza particolare (art. 14-quater O.P.) possono riguardare i colloqui con il coniuge, il convivente, i figli, i genitori, i fratelli?   No. Tali restrizioni sono espressamente vietate dalla legge.
Le restrizioni del regime di sorveglianza particolare (art. 14-quater O.P.) possono riguardare il possesso, l'acquisto e la ricezione di generi ed oggetti permessi dal regolamento interno di istituto?   No, non possono riguardare il possesso, l'acquisto e la ricezione di generi ed oggetti permessi dal regolamento interno di istituto.
Le restrizioni del regime di sorveglianza particolare (art. 14-quater O.P.) possono riguardare l'igiene e le esigenze della salute?   No. Tali restrizioni sono espressamente vietate dalla legge.
Le ricompense a detenuti e internati risultano graduate nelle forme dell'encomio, nella proposta di concessione di "benefici" ed infine nella proposta di grazia, liberazione condizionale e revoca anticipata della misura di sicurezza. Quale beneficio è previsto all'art. 47 OP?   Affidamento in prova al servizio sociale.
L'esclusione dall'attività lavorativa dei detenuti e degli internati è adottata dal direttore dell'istituto, sentito il parere:   Dei componenti del gruppo di osservazione.
L'UEPE nel corso della misura dell'affidamento in prova al servizio sociale:   Controlla la condotta del soggetto in ordine alle prescrizioni.