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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penitenziario

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I Centri di prima accoglienza (CPA) di norma:   Accolgono temporaneamente i minorenni fermati, accompagnati o arrestati in flagranza di reato dalle forze dell'ordine.
I Centri di prima accoglienza (CPA) di norma:   Provvedono a predisporre una prima relazione informativa sulla situazione psicologica e sociale del minorenne e sulle risorse disponibili sul territorio per quel caso con l'obiettivo di fornire all'AG competente tutti gli elementi utili nel caso di una eventuale applicazione della misura cautelare più idonea alla personalità del minorenne.
I Centri di prima accoglienza (CPA) di norma:   Assicurano la custodia dei minorenni fino alla udienza di convalida pur non essendo una struttura di tipo carcerario.
I Centri di prima accoglienza (CPA) di norma:   Ospitano i minorenni in stato di arresto e fermo o accompagnamento fino all'udienza di convalida.
I Centri di prima accoglienza (CPA) di norma:   Ospitano i minorenni per un massimo di 96 ore dall'arresto, fermo o accompagnamento.
I centri di prima accoglienza (CPA) sono:   Servizi minorili residenziali.
I Centri diurni polifunzionali (CDP):   Sono servizi non residenziali per l'accoglienza diurna di minori e giovani adulti dell'area penale o in situazioni di disagio sociale e a rischio di devianza.
I Centri diurni polifunzionali (CDP):   Sono destinati a minori a rischio, anche se non sottoposti a procedimento penale.
I Centri diurni polifunzionali (CDP):   Offrono attività educative, di studio, di formazione-lavoro, nonché ludico- ricreative e sportive.
I Centri per la giustizia minorile (CGM):   Sono organi del decentramento amministrativo che possono avere competenze sul territorio di più regioni.
I Centri per la giustizia minorile (CGM):   Esercitano funzioni di programmazione tecnica ed economica, controllo e verifica nei confronti dei servizi minorili da essi dipendenti.
I componenti del Consiglio superiore della magistratura devono munirsi di autorizzazione per visitare un istituto penitenziario?   No.
I condannati a pena detentiva inferiore ad un anno possono indossare abiti di loro proprietà?   Si.
I condannati che con la violenza o la minaccia impediscono le attività degli altri detenuti e internati possono essere sottoposti al regime di sorveglianza particolare?   Si.
I condannati e gli internati che usufruiscono della semilibertà possono indossare abiti civili?   Si, dispone l'art. 48 dell'O.P. che i condannati e gli internati che usufruiscono della semilibertà indossano abiti civili.
I detenuti e gli internati che hanno commesso particolari delitti quale per esempio quello previsto dall'art. 416- bis del c.p. (associazione di tipo mafioso) possono ottenere la detenzione domiciliare?   Si, ma solo se collaborano con la giustizia ai sensi dell'art. 58-ter dell'O.P.
I detenuti e gli internati che hanno commesso particolari delitti quale per esempio quello previsto dall'art. 630 c.p. (sequestro di persona a scopo di estorsione) possono ottenere la detenzione domiciliare?   Si, ma solo se collaborano con la giustizia ai sensi dell'art. 58-ter dell'O.P.
I detenuti ed internati che lavorano:   Hanno diritto agli assegni familiari per le persone a carico.
I detenuti imputati possono essere sottoposti a regime di sorveglianza particolare?   Si, per un periodo non superiore a 6 mesi prorogabile anche più volte in misura non superiore ogni volta a 3 mesi.
I Giudici della Corte costituzionale devono munirsi di autorizzazione per visitare un istituto penitenziario?   No.
I membri del Parlamento devono munirsi di autorizzazione per visitare un istituto penitenziario?   No.
I Ministri devono munirsi di autorizzazione per visitare un istituto penitenziario?   No.
I permessi di necessità di cui all'art. 30 dell'O.P. sono concessi:   Previo accurato accertamento sulla sussistenza dei motivi addotti dal richiedente e sulla pericolosità della persona destinata a fruire del permesso.
I permessi di necessità di cui all'art. 30 dell'O.P. sono concessi:   Tra l'altro agli imputati, anche se agli arresti domiciliari.
I permessi di necessità di cui all'art. 30 dell'O.P. sono concessi:   Anche agli internati.
I permessi di necessità di cui all'art. 30 dell'O.P. sono concessi:   Tra l'altro ai condannati, anche se ammessi alle misure alternative della semilibertà e della detenzione domiciliare.
I permessi di necessità di cui all'art. 30 dell'O.P. sono concessi:   In relazione a due distinti presupposti: imminente pericolo di vita di un famigliare o di un convivente o eccezionalmente, per eventi di particolare gravità.
I permessi premio di cui all'art. 30-ter dell'O.P:   A differenza dei permessi di necessità possono essere concessi solo ai condannati.
I permessi premio, di cui all'art. 30-ter dell'O.P, possono essere concessi:   Soltanto ai condannati.
Il beneficio del permesso premio di cui all'art. 30-ter dell'O.P. è concesso:   Dal magistrato di sorveglianza.
Il comma 01 dell'art. 47-ter dell'O.P. sulla detenzione domiciliare si riferisce:   Al condannato ultrasettantenne non pericoloso.
Il condannato a pena detentiva che, durante il tempo di esecuzione della pena, abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento, può essere ammesso alla liberazione condizionale se ha scontato almeno trenta mesi e comunque:   Almeno metà della pena inflittagli, qualora il rimanente della pena non superi i cinque anni.
Il condannato a pena detentiva che, durante il tempo di esecuzione della pena, abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento, può essere ammesso alla liberazione condizionale:   Se ha scontato almeno trenta mesi e comunque almeno metà della pena inflittagli, qualora il rimanente della pena non superi i cinque anni.
Il condannato a pena detentiva che, durante il tempo di esecuzione della pena, abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento, può essere ammesso alla liberazione condizionale se ha scontato almeno trenta mesi e comunque almeno metà della pena inflittagli, qualora il rimanente della pena:   Non superi i cinque anni.
Il condannato adulto a pena detentiva che, durante il tempo di esecuzione della pena, abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento, può essere ammesso alla liberazione condizionale se ha scontato almeno trenta mesi e comunque almeno metà della pena inflittagli, qualora il rimanente della pena non superi i cinque anni. Per i minori trova applicazione la citata disposizione?   No, tale l'istituto può essere concesso in qualunque momento dell'esecuzione.
Il condannato adulto a pena detentiva che, durante il tempo di esecuzione della pena, abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento, può essere ammesso alla liberazione condizionale se ha scontato almeno trenta mesi e comunque almeno metà della pena inflittagli, qualora il rimanente della pena non superi i cinque anni. Per i minori trova applicazione la citata disposizione?   No, tale istituto può essere concesso indipendentemente dalla durata della pena.
Il condannato all'ergastolo può essere ammesso alla liberazione condizionale?   Si, quando abbia scontato almeno ventisei anni di pena.
Il condannato ha possibilità di frequentare corsi professionali all'interno dell'istituto?   Si.
Il D.P.R. 230/2000 prevede 3 tipi di ricompense, tra le quali, la proposta di concessione dei benefici indicati negli artt. 47, 47-ter, 50, 52, 53, 54 ecc. dell'O.P. e nell'art. 94 del D.P.R. 309/1990, sempre che ne ricorrano i presupposti. Quale beneficio è previsto all'art. 50 della legge 354/1975?   Ammissione alla semilibertà.
Il detenuto in licenza può utilizzare una parte del proprio peculio?   Si, nella misura richiesta dalle circostanze.
Il direttore dell'istituto penitenziario può autorizzare la visita a detenuti ed internati da parte delle persone ammesse ai colloqui, con il permesso di trascorrere parte della giornata insieme a loro in appositi locali o all'aperto e di consumare un pasto in compagnia?   Si, lo prevede espressamente la legislazione vigente.
Il direttore dell'istituto penitenziario può disporre in via cautelare, che il detenuto o l'internato, che si sia reso responsabile di evasione, permanga in una camera individuale in attesa della convocazione del consiglio di disciplina?   Si, nei casi previsti dalla legge e qualora vi sia assoluta urgenza.
Il direttore dell'istituto penitenziario:   Riceve l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale da parte del condannato detenuto e la trasmette al magistrato di sorveglianza competente.
Il direttore dell'istituto può disporre in via cautelare, che il detenuto o l'internato, che abbia commesso un'infrazione sanzionabile con l'esclusione dalle attività in comune, permanga in una camera individuale in attesa della convocazione del consiglio di disciplina?   Si, nei casi previsti dalla legge e qualora vi sia assoluta urgenza.
Il direttore dell'istituto può disporre in via cautelare, che il detenuto o l'internato, che si siano resi responsabili di gravi intimidazioni di compagni o sopraffazioni nei confronti dei medesimi, permangano in una camera individuale in attesa della convocazione del consiglio di disciplina?   Si, qualora vi sia assoluta urgenza.
Il giudice può sostituire la pena detentiva con la libertà controllata quando ritiene che essa non debba essere superiore:   Ad un anno.
Il giudice, nel pronunciare la sentenza di condanna, quando ritiene di dovere determinare la durata della pena detentiva entro il limite di due anni, può sostituire tale pena con la semidetenzione?   Si.
Il giudice, nel pronunciare la sentenza di condanna, quando ritiene di dovere determinare la durata della pena detentiva entro il limite di un anno, può sostituire tale pena con l'applicazione di una sanzione sostitutiva?   Si, con la sanzione sostitutiva della libertà controllata.
Il lavoro in carcere è da considerarsi una componente afflittiva?   No, è uno strumento del trattamento ed è remunerato.
Il magistrato di sorveglianza prima di concedere permessi premio deve accertare che il condannato abbia tenuto regolare condotta?   Si, la regolare condotta si considera tale quando il condannato durante la detenzione abbia manifestato costante senso di responsabilità e correttezza nel comportamento personale, nelle attività organizzate negli istituti e nelle eventuali attività lavorative o culturali.
Il Magistrato di Sorveglianza può modificare le prescrizioni e le determinazioni impartite al soggetto in detenzione domiciliare di cui all'art. 47- ter, legge 354/1975?   Si.
Il minore, di norma, permane nel Centro di prima accoglienza (CPA):   Fino all'udienza di convalida, per un tempo massimo di novantasei ore.
Il peculio degli imputati:   È interamente disponibile e non può superare il limite stabilito dalla legge.
Il permesso di cui all'art. 30-ter dell'O.P. concesso dal magistrato di sorveglianza per consentire di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro del condannato:   Non può essere superiore, ogni volta, a trenta giorni, nel caso di condannati minorenni.
Il permesso di cui all'art. 30-ter previsto dall'O.P. concesso dal magistrato di sorveglianza per consentire di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro del condannato, salvo il caso di minorenni:   Non può essere superiore, ogni volta, a quindici giorni.
Il permesso di necessità concesso per imminente pericolo di vita di un famigliare o di un convivente può essere concesso ai condannati?   Si, il permesso di necessità è concedibile prescindendo da ogni valutazione sul comportamento dell'interessato, a tutte le categorie di persone private dalla libertà in forma piena o attenuata.
Il permesso per necessità di cui all'art. 30 dell'O.P. è concedibile se dagli accertamenti sulla pericolosità o da altri validi strumenti di apprezzamento emergono elementi che possano far presumere il mancato rientro spontaneo in istituto o la perpetrazione di altri reati del richiedente?   Si, il permesso di necessità è concesso a prescindere dal comportamento o da altre valutazioni.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri deve munirsi di autorizzazione per visitare un istituto penitenziario?   No.
Il Presidente della Corte costituzionale deve munirsi di autorizzazione per visitare un istituto penitenziario?   No.
Il progetto di intervento elaborato dai servizi minorili dell'amministrazione della giustizia, in collaborazione con i servizi socio-assistenziali degli enti locali, al fine dell'applicazione dell'istituto della messa in prova per i minorenni, può prevedere che la prova sia svolta presso una struttura comunitaria?   Si, se non vi sono condizioni familiari favorevoli.
Il Progetto di Istituto, così come inteso nel Disciplinare 2 Allegato alla Circolare n° 1 del 18/3/2013, costituisce uno strumento attraverso il quale:   Si realizzano entrambe le esigenze configurate nelle altre risposte.
Il reclamo avverso il provvedimento che dispone il regime di sorveglianza particolare sospende l'esecuzione del provvedimento?   No.
Il reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare è proposto:   Al Tribunale di Sorveglianza.
Il Reg. esec. consente ai condannati, internati ed imputati colloqui con persone diverse dai congiunti e dai conviventi?   Si, quando ricorrono ragionevoli motivi.
Il regime di semilibertà:   Consiste nella concessione al condannato e all'internato di trascorrere parte del giorno fuori dell'istituto per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale.
Il regime di semilibertà:   Consiste nella permanenza del condannato fuori dal carcere nelle ore diurne (parte del giorno) per dedicarsi ad attività di lavoro o di istruzione o comunque utili al reinserimento sociale.
Il regolamento interno di ciascun istituto assume in funzione del trattamento, di cui costituisce lo strumento pratico di attuazione, fonte principale poiché in esso trovano concreta attuazione i principi posti in via generale dalla legislazione vigente. Fa parte della commissione preposta alla predisposizione e alla modificazione del regolamento:   Il direttore dell'istituto.
Il regolamento interno di ciascun istituto assume in funzione del trattamento, di cui costituisce lo strumento pratico di attuazione, fonte principale poiché in esso trovano concreta attuazione i principi posti in via generale dalla legislazione vigente. Fa parte della commissione preposta alla predisposizione e alla modificazione del regolamento:   Il medico dell'istituto.
Il regolamento interno di ciascun istituto disciplina le materie elencate all'art. 36 del reg. esec. tra cui:   I giochi consentiti.
Il regolamento interno di ciascun istituto disciplina le materie elencate all'art. 36 del reg. esec. tra cui:   Gli orari di permanenza nei locali comuni.
Il regolamento interno di ciascun istituto previsto all'art. 16 dell'O.P. deve necessariamente disciplinare anche i controlli cui devono essere sottoposti tutti coloro che, a qualsiasi titolo, accedono all'istituto o ne escono?   Dispone il suddetto articolo che il regolamento deve disciplinare anche i controlli cui devono essere sottoposti tutti coloro che, a qualsiasi titolo, accedono o escono dall'istituto.
Il regolamento interno di ciascun istituto, oltre alle modalità degli interventi di trattamento, deve in ogni caso disciplinare:   I tempi e le modalità particolari per i colloqui e la corrispondenza anche telefonica.
Il regolamento interno di ciascun istituto, oltre alle modalità degli interventi di trattamento, deve in ogni caso disciplinare:   Gli orari relativi all'organizzazione della vita quotidiana della popolazione detenuta o internata.
Il regolamento interno di ciascun istituto:   Deve essere portato a conoscenza dei detenuti e internati.
Il Tribunale di Sorveglianza concede:   La semilibertà.
Il tribunale di sorveglianza nel disporre l'applicazione della detenzione domiciliare:   Stabilisce le prescrizioni secondo quanto previsto dall'art. 284 del c.p.p. per gli arresti domiciliari (non allontanarsi dalla propria abitazione o da altro luogo di dimora).
Il tribunale di sorveglianza, nel disporre la detenzione domiciliare, di cui all'art. 47-ter, legge 354/1975, ne fissa anche le modalità?   Si, inoltre determina e impartisce le disposizioni per gli interventi del servizio sociale.
Il Tribunale di Sorveglianza, nel disporre l'applicazione della detenzione domiciliare di cui all'art. 47-ter, legge 354/1975:   Stabilisce le prescrizioni secondo quanto previsto dall'art. 284 del C.P.P. per gli arresti domiciliari.
In caso di isolamento continuo ai detenuti e gli internati, nel periodo di esclusione dalle attività in comune è consentito comunicare con altri compagni?   No, la legge lo esclude espressamente.
In caso di minorenni la messa in prova può essere revocata?   Si, lo prevede espressamente l'art. 28 del D.P.R. 448/1988.
In caso di morte di un famigliare o di un convivente un condannato o un internato può recarsi ai funerali?   Si, presentando al magistrato di sorveglianza richiesta di permesso per necessità.
In caso di reclamo (art. 35 O.P.) è possibile per detenuti ed internati rivolgere istanze in busta chiusa?   Si.
In materia di peculio, il Reg. esec. dispone, tra l'altro, che:   Il peculio dei condannati e degli internati si distingue in fondo vincolato e fondo disponibile.
In materia di peculio, il Reg. esec. dispone, tra l'altro, che:   Il fondo disponibile può essere usato per invii ai familiari o conviventi, per acquisti autorizzati, per la corrispondenza, per spese inerenti alla difesa legale, al pagamento di multe, ammende o debiti e per tutti gli altri usi rispondenti a finalità trattamentali.
In materia di peculio, il Reg. esec. dispone, tra l'altro, che:   È destinata al fondo vincolato la quota di un quinto della mercede.
In materia di peculio, il Reg. esec. dispone, tra l'altro, che:   Di norma il fondo vincolato non può essere utilizzato nel corso della esecuzione delle misure privative della libertà.
In materia di risarcimento del danno, la direzione dell'istituto penitenziario prima di procedere alla notifica dell'addebito al detenuto deve:   Ascoltare l'interessato.
In merito alle perquisizioni è corretto affermare che:   Le perquisizioni nelle camere dei detenuti e degli internati devono essere effettuate con rispetto della dignità dei detenuti nonché delle cose di appartenenza degli stessi.
In merito alle perquisizioni è corretto affermare che:   Per operazioni di perquisizione generale il direttore dell'istituto può avvalersi, in casi eccezionali, della collaborazione di personale appartenente alle Forze di polizia e alle altre Forze poste a disposizione del Prefetto.
In merito alle perquisizioni è corretto affermare che:   In casi di particolare urgenza, il personale procede di sua iniziativa alla perquisizione, informandone immediatamente il direttore, specificando i motivi che hanno determinato l'urgenza.
In merito alle perquisizioni personali di cui all'art. 34 dell'O.P è corretto affermare che:   La perquisizione può non essere eseguita quando è possibile compiere l'accertamento con strumenti di controllo.
In quale dei seguenti casi è ordinata la libertà vigilata?   In caso di concessione di una licenza agli internati.
In quale dei seguenti casi è revocata la misura dell'affidamento in prova ai servizi sociali?   Qualora il comportamento dell'ammesso risulti contrario alla legge, o non rispetti le prescrizioni imposte.
In quale dei seguenti casi il giudice può sostituire la pena detentiva con la semidetenzione?   Quando ritiene che essa non debba essere superiore a due anni.
In virtù dell'art. 35 dell'O.P., si può presentare il reclamo al Presidente della Repubblica?   Si.
Indicare quale affermazione sull'affidamento in prova al servizio sociale è corretta.   Può essere concesso provvisoriamente da parte del magistrato di sorveglianza quando la protrazione della detenzione può comportare un grave pregiudizio e non vi sia pericolo di fuga.
Indicare quale affermazione sull'affidamento in prova al servizio sociale è corretta.   Si può godere del beneficio anche se non vi è stata alcuna detenzione.
Indicare quale affermazione sull'affidamento in prova al servizio sociale è corretta.   L'esito positivo dell'affidamento determina l'estinzione della pena e di ogni altro effetto penale.
Indicare quale affermazione sull'affidamento in prova al servizio sociale è corretta.   Richiede che sia elaborato un programma di trattamento individuale, che contiene le attività che il reo dovrà svolgere, gli obblighi e gli impegni cui deve attenersi ed i controlli cui sarà sottoposto.
Indicare quale dei seguenti soggetti può chiedere la detenzione domiciliare ordinaria (47- ter l. 354/1975).   Persona in condizioni di salute particolarmente gravi, che richiedano costanti contatti con i presidi sanitari territoriali che deve scontare una condanna all'arresto o una pena anche residua inferiore a quattro anni.
Indicare quale dei seguenti soggetti può chiedere la detenzione domiciliare ordinaria (47- ter l. 354/1975).   Persona di età superiore a sessanta anni, se inabile anche parzialmente che deve scontare una condanna all'arresto o una pena anche residua inferiore a quattro anni.
Indicare quale delle seguenti affermazioni riferite alla libertà controllata è corretta.   La libertà controllata è una modalità di sostituzione delle pene detentive brevi.
Indicare quale tra i seguenti è un "istituto per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive"?   Colonia agricola.
Indicare quale tra i seguenti soggetti può essere ammesso alla detenzione domiciliare speciale di cui all'art. 47- quinquies legge 354/1975.   Madre di bambini di età inferiore ad anni dieci, con lei conviventi che abbia espiato almeno un terzo della pena.
Indicare quale tra i seguenti soggetti può essere ammesso alla detenzione domiciliare speciale di cui all'art. 47- quinquies legge 354/1975.   Madre di bambini di età inferiore ad anni dieci, con lei conviventi che abbia espiato almeno quindici anni in caso di condanna all'ergastolo.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone l'art. 54 dell'O.P. in merito alla liberazione anticipata.   Viene concessa al condannato a pena detentiva che ha dato prova di partecipazione all'opera di rieducazione, quale riconoscimento di tale partecipazione, e ai fini del suo più efficace reinserimento nella società.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone l'art. 54 dell'O.P. in merito alla liberazione anticipata.   Consiste in una detrazione di quarantacinque giorni per ogni singolo semestre di pena scontata.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone l'art. 54 dell'O.P. in merito alla liberazione anticipata.   La condanna per delitto non colposo commesso nel corso dell'esecuzione successivamente alla concessione del beneficio ne comporta la revoca.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone l'art. 54 dell'O.P. in merito alla liberazione anticipata.   Agli effetti del computo della misura di pena che occorre avere espiato per essere ammessi al beneficio la parte di pena detratta si considera come scontata.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone l'art. 54 dell'O.P. in merito alla liberazione anticipata.   Al fine del computo della detrazione è valutato anche il periodo trascorso in stato di custodia cautelare o di detenzione domiciliare.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sul regime di semilibertà è conforme a quanto disposto dall'O.P. e dal reg. esec.   Se l'ammesso al regime di semilibertà pone in essere comportamenti tali da determinare la revoca della misura, il magistrato di sorveglianza ne dispone la provvisoria sospensione, ordinando l'accompagnamento del trasgressore in istituto.