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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale - reati contro la PA

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La concussione rientra tra i cosiddetti reati:   di cooperazione, con la vittima perché il suo comportamento è determinante ai fini della configurabilità della fattispecie
La condanna per il reato di concussione comporta   l'interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici
La condotta del delitto di abuso d'ufficio, ai sensi dell'art. 323 c.p., consiste:   nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto
La condotta di sollecitazione, punita dal comma quarto dell'art. 322 c.p., si distingue sia da quella di costrizione che da quella di induzione:   Sì, qualificandosi come richiesta formulata dal pubblico agente senza esercitare pressioni o suggestioni che tendano a piegare o a persuadere il soggetto privato, alla cui libertà di scelta viene prospettato un semplice scambio di favori
La condotta punita dall'art. 316 bis del c.p. in riferimento al reato di malversazione a danno dello Stato:   si concreta semplicemente nella mancata destinazione delle somme ricevute alle finalità per le quali sono state concesse
La confisca per equivalente, ex art. 322-ter c.p., è:   una sanzione obbligatoria, nel senso che deve essere applicata qualora ricorrano i presupposti previsti dalla legge
La confisca prevista dall'art. 335-bis c.p., in quanto obbligatoria:   opera anche nei confronti degli aventi diritto estranei al reato
La corruzione in atti giudiziari ex art. 319-ter c.p. è qualificata come:   titolo autonomo di reato
La corruzione per l'esercizio della funzione, prevista dall'art. 318 c.p., appartiene alla tipologia:   di reato di corruzione impropria
La corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio si verifica quando, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio:   per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri d'ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa
La corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, prevista dall'art. 319 c.p., appartiene alla tipologia:   di reato di corruzione propria
La malversazione a danno dello Stato è una fattispecie di reato in cui:   il soggetto attivo può essere qualsiasi individuo, purchè sia estraneo alla pubblica amministrazione
La quantificazione dell'ammontare dovuto a titolo compensativo, prevista dall'art. 322-quater c.p.:   non è rimessa all'apprezzamento del giudice né commisurata ai pregiudizi complessivamente subiti dall'amministrazione di appartenenza, ma forfettariamente calibrata sui proventi materiali indebitamente ricevuti
La ratio della norma prevista dall'art. 340 c.p. è diretta a:   tutelare la regolarità e la continuità dell'erogazione dei servizi di pubblica necessità
La ratio legis dell'art. 325 c.p. in materia di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio è diretta a tutelare:   il buon andamento della P.A. e soprattutto l'illecito sfruttamento di una posizione di vantaggio o di una posizione privilegiata rispetto alla pluralità dei consociati e a garantire dunque l'imparzialità della stessa P.A
La ratio legis dell'art. 334 c.p. in materia di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, è diretta a tutelare:   il buon andamento della P.A., quale interesse pubblico al mantenimento delle condizioni di realizzazione delle finalità dei sequestri
La ratio legis dell'art. 335 c.p. in materia di violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro, è diretta a tutelare:   il buon andamento della P.A., quale interesse pubblico al mantenimento delle condizioni di realizzazione delle finalità dei sequestri
L'art. 319-bis c.p. prevede circostanze aggravanti per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio:   Sì
L'art. 323-quater c.p. in tema di riparazione pecuniaria delinea una forma di riparazione:   coattiva, di tipo non risarcitorio, restando impregiudicato il risarcimento dei danni, non affidata all'iniziativa volontaria del reo e neppure subordinata ad un'espressa richiesta della persona offesa
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche alle persone comandate dagli Stati membri o da qualsiasi ente pubblico o privato presso le Comunità europee, che esercitino funzioni corrispondenti a quelle dei funzionari o agenti delle Comunità europee
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche ai funzionari e agli agenti assunti per contratto a norma dello statuto dei funzionari delle Comunità europee o del regime applicabile agli agenti delle Comunità europee
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche ai giudici, al procuratore, ai procuratori aggiunti, ai funzionari e agli agenti della Corte penale internazionale
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche ai membri ed agli addetti a enti costituiti sulla base del Trattato istitutivo della Corte penale internazionale
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche alle persone comandate dagli Stati parte del Trattato istitutivo della Corte penale internazionale le quali esercitino funzioni corrispondenti a quelle dei funzionari o agenti della Corte stessa
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche ai membri della Commissione delle Comunità europee, del Parlamento europeo, della Corte di Giustizia e della Corte dei conti delle Comunità europee
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche a coloro che, nell'ambito di altri Stati membri dell'Unione europea, svolgono funzioni o attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e degli incaricati di un pubblico servizio
Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano:   anche ai membri e agli addetti a enti costituiti sulla base dei Trattati che istituiscono le Comunità europee
L'indebita induzione a dare o promettere utilità è:   un reato di recente introduzione all'interno del sistema penale, a seguito della L. 6 novembre 2012, n. 190
L'interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità, ai sensi dell'art. 331 c.p., è punito, dal punto di vista dell'elemento soggettivo, in caso di:   rappresentazione e volontà di interrompere il servizio, ovvero la sospensione del lavoro, in modo da turbare la regolarità del servizio pubblico o di pubblica necessità
L'interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, ai sensi dell'art. 340 c.p., è punita con:   la reclusione fino a un anno
L'istigazione alla corruzione attiva di cui all'art. 322, commi 3 e 4, c.p., è una fattispecie che:   si inserisce sempre nell'ottica di instaurare un rapporto paritetico tra i soggetti coinvolti, diretto al mercimonio dei pubblici poteri
L'istigazione alla corruzione trova la sua disciplina normativa nell'art. 322 c.p. il quale descrive:   quattro distinte ipotesi criminose
L'oltraggio a pubblico ufficiale, ai sensi dell'art. 341-bis c.p., è punito con:   la reclusione fino a tre anni