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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale - reati contro la PA

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Il comportamento ascrivibile alla fattispecie di reato di concussione si può esplicitare:   attraverso la costrizione, ad esempio con delle intimidazioni, oppure attraverso induzione, creando una pesante pressione psicologica sul soggetto
Il delitto di abuso d'ufficio, di cui all'art. 323 c.p., si configura quale:   reato di danno
Il delitto di abuso d'ufficio, di cui all'art. 323 c.p., si consuma:   nel momento in cui il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico sevizio intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto
Il delitto di millantato credito, di cui all'art. 346 c.p., è punito:   con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 309,00 a euro 2.065,00
Il delitto di oltraggio a un magistrato in udienza è diretto a tutelare anche il buon andamento dell'istituto della Corte penale internazionale:   Sì, ai sensi dell'art. 343-bis c.p.
Il delitto di oltraggio a un magistrato in udienza, ai sensi dell'art. 343 c.p., è punito a titolo di:   dolo generico
Il delitto di oltraggio a un magistrato in udienza, ai sensi dell'art. 343 c.p., è punito:   con la reclusione fino a tre anni
Il delitto di omissione di atti d'ufficio, ai sensi dell'art. 328 c.p., si configura quale:   reato omissivo proprio
Il delitto di peculato, di cui all'art. 314 c.p., è:   un reato proprio commissivo
Il delitto di peculato, di cui all'art. 314 c.p., tutela quale bene giuridico:   l'imparzialità, il buon andamento ed il patrimonio della pubblica amministrazione
Il delitto di traffico di influenze di cui all'art. 346 bis c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, della L. n. 190 del 2012, è punito:   con la reclusione da uno a tre anni
Il delitto di violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale, di cui all'art. 336 c.p., tutela il bene giuridico:   della libertà di autodeterminazione delle pubbliche amministrazioni
Il legislatore, con la riforma in tema di corruzione introdotta dalla L. 6 novembre 2012, n. 190, ha deciso:   di estendere la punibilità a tutti i soggetti incaricati di pubblico servizio
Il peculato è un reato che può essere commesso, come stabilisce chiaramente l'incipit dell'art. 314 c.p.:   da un soggetto che rivesta la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio
Il prezzo del reato è:   il corrispettivo dell'esecuzione dell'illecito, pattuito e conseguito da una persona determinata
Il prodotto del reato è:   il risultato che il colpevole ottiene direttamente dalla sua attività illecita
Il profitto del reato consiste:   in qualsiasi vantaggio, patrimoniale e non, tratto dall'illecito penale
Il provento del reato è:   nozione onnicomprensiva che ricomprende tutto ciò che deriva dalla commissione del reato e perciò anche le diverse nozioni di prodotto, profitto e prezzo
Il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che usa, a proprio o altrui profitto, invenzioni, scoperte scientifiche o nuove applicazioni industriali, a lui note per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete:   ai sensi dell'art. 325 c.p. è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa non inferiore a euro 516,00
Il reato di abuso d'ufficio così come modificato dall'art. 1, comma 75, lett. p), della L. 6 novembre 2012, n. 190, è sanzionato:   con la reclusione da uno a quattro anni; la pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità
Il reato di concussione può essere commesso:   esclusivamente da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio
Il reato di concussione si verifica quando:   un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, abusando della sua posizione o dei suoi poteri, costringa o induca qualcuno a dare o promettere indebitamente, a lui o a terzi, denaro o altri beni
Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione si verifica quando il pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri:   indebitamente riceve, per sè o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, previsto dall'art. 318 c.p., è punibile:   solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
Il reato di falso previsto dall'art. 483 c.p. resta assorbito in quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato:   in tutti i casi in cui l'uso o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscano elementi essenziali della fattispecie
Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si caratterizza per il fatto che:   prescinde sia dalla induzione in errore sia dal verificarsi di un danno patrimoniale
Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si configura quando chiunque mediante:   dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, o omettendo informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni, concessi dallo Stato, da enti pubblici o dalle CE
Il reato di malversazione a danno dei privati:   è stato abrogato dall'art. 20, L. 26 aprile 1990 n. 86
Il reato di malversazione a danno dello Stato è una fattispecie:   introdotta dall'art. 3, L. 26.4.1990 n. 86 e successivamente integrato dall'art. 1, L. 7.2.1992 n. 181
Il reato di malversazione a danno dello Stato si configura quando un soggetto:   estraneo alla PA, che ha ricevuto dallo Stato o un ente pubblico o dall'UE contributi, sovvenzioni o finanziamenti per iniziative volte alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina allo scopo
Il reato di rivelazione ed utilizzazione dei segreti di ufficio, di cui all'art. 326 c.p., nella forma della agevolazione, è punito:   a titolo di dolo o colpa, anche se è un delitto poiché è espressamente prevista dalla norma la punibilità a titolo di colpa
Il soggetto attivo del delitto di cui all'art. 328 c.p., rifiuto di atti d'ufficio, è:   sia il pubblico ufficiale sia l'incaricato di pubblico servizio
Il soggetto attivo del delitto di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio, di cui all'art. 326 c.p., può essere:   sia il pubblico ufficiale sia l'incaricato di pubblico servizio
In caso di reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, si applica soltanto la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro nel caso in cui:   la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a euro 3.999,96
In caso di reato di traffico di influenze illecite ex. art. 346-bis c.p., se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sè o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di incaricato di un pubblico servizio:   la pena è aumentata
In caso di reato di traffico di influenze illecite ex. art. 346-bis c.p., se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sè o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di pubblico ufficiale:   la pena è aumentata
In caso di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, il presupposto delle condotte sanzionate dall'art. 334 c.p.è rappresentato:   dall'atto di sequestro del bene avvenuto nel corso di un procedimento penale o disposto dall'autorità amministrativa
In ordine alla consumazione del reato, l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si considera:   reato istantaneo e di “pericolo” per cui l'offesa è rappresentata dalla probabilità del danno
In riferimento al reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, l'art. 1 della L. 6 novembre 2012, n. 190 ha:   aumentato il trattamento sanzionatorio previsto per tale fattispecie