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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del patrimonio pubblico

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Nei Comitati tecnico-scientifici di cui al DPCM 171/2014 e succ. mod. è prevista la presenza di professori universitari?   Sì, vi è un professore di ruolo in ciascun Comitato, designato dal Consiglio universitario nazionale
Nei limiti e con le modalità previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. è possibile alienare i beni del demanio culturale?   Sì, nei limiti e con le modalità previsti dal suddetto Codice è possibile alienare i beni del demanio culturale
Nel caso di espropriazione per causa di pubblica utilità di beni culturali, mobili e immobili, ai sensi dell'art. 99, co. 1, D.Lgs. n. 42/2004, qual è l'indennità di esproprio?   Il giusto prezzo che il bene avrebbe in una libera contrattazione di compravendita all'interno dello Stato.
Nel caso di eventi bellici o naturali, secondo la Carta di Cracovia del 2000, è ammessa la ricostruzione di un edificio?   Sì, ma solo in presenza di eccezionali motivazioni di ordine sociale o culturale, attinenti l'identità di un'intera collettività
Nel caso in cui la conservazione di rovine messe in luce in uno scavo fosse riconosciuta impossibile, secondo la Carta di Atene del 1931:   è consigliabile seppellirle nuovamente, dopo averne tratto precisi rilievi
Nel caso in cui un restauro appaia indispensabile, in seguito a degradazioni o distruzioni, la Carta di Atene del 1931:   raccomanda di rispettare l'opera storica ed artistica del passato, senza proscrivere lo stile di alcuna epoca
Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. ai "Beni paesaggistici" è dedicata:   la "Parte Terza"
Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. il Titolo I della Parte Terza riguarda:   la "Tutela e valorizzazione" dei beni paesaggistici
Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. il Titolo II della Parte Quarta riguarda:   le "Sanzioni penali"
Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. il Titolo II della Parte Seconda riguarda:   la "Fruizione e la valorizzazione" dei beni culturali
Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. l'"Espropriazione" rientra:   nel Titolo I della Parte seconda
Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. la Parte Quarta riguarda:   le "Sanzioni"
Nel decreto MIBACT 23 gennaio 2016 "Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell'articolo 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208"   Sono dettagliatamente descritte le funzioni del Direttore della DG Archeologia, belle arti e paesaggio
Nel parlare di "conservazione integrata" la Carta europea del patrimonio architettonico di Amsterdam del 1975 rileva che questa:   a determinate condizioni, non esclude l'architettura contemporanea nei quartieri antichi
Nel rispetto dei principi fondamentali fissati del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. in materia di valorizzazione del patrimonio culturale:   le Regioni esercitano la propria potestà legislativa
Nella Carta del restauro di Venezia del 1964 si afferma che la conservazione ed il restauro dei monumenti mirano:   a salvaguardare tanto l'opera d'arte che la testimonianza storica
Nella Carta di Atene del 1931 a proposito di rovine si legge che:   la conservazione s'impone e, quando è possibile, si deve procedere con la ricomposizione per anastilosi
Nella Carta di Atene del 1931 come veniva giudicato dagli esperti l'impiego di materiali moderni per il restauro degli edifici antichi?   L'impiego di tutte le risorse della tecnica moderna era approvato, purché giudizioso
Nella Carta di Cracovia del 2000 viene riconosciuto valore di patrimonio universale anche ai piccoli villaggi storici?   Sì, riconoscendo che, nel loro contesto ambientale, rappresentano una parte essenziale del patrimonio universale
Nella Carta europea del patrimonio architettonico di Amsterdam del 1975 si legge che il patrimonio architettonico europeo è formato:   anche dagli insiemi che costituiscono le città e i villaggi tradizionali nel loro ambiente naturale o costruito
Nella Carta europea del patrimonio architettonico di Amsterdam del 1975 si parla di "conservazione integrata"?   Sì, definendola come il risultato dell'uso congiunto della tecnica del restauro e della ricerca di funzioni appropriate
Nella Carta italiana del restauro del 1932 si sostiene che nel restauro dei monumenti si deve attribuire la massima importanza:   alle cure assidue di manutenzione e alle opere di consolidamento
Nella Carta italiana del restauro del 1932 si tratta delle condizioni ambientali dei monumenti?   Sì, affermando che non devono essere alterate da inopportuni isolamenti
Nella Carta italiana del restauro del 1972 si fa cenno agli effetti che sulle opere hanno l'inquinamento atmosferico e le condizioni termo-igrometriche?   Sì, se ne parla a proposito dei provvedimenti volti a preservare le opere dagli stessi
Nella composizione architettonica del giardino storico cosa è considerato rilevante dalla Carta di Firenze del 1981?   Anche la sua pianta ed i differenti profili del terreno
Nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 si parla di conservazione integrata?   Sì, e vengono elencate una serie di politiche che gli Stati aderenti si impegnano a mettere in atto
Nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 si parla di esproprio di beni tutelati?   Sì, la possibilità di espropriare un bene tutelato è previsto tra gli impegni legislativi che gli Stati aderenti si impegnano a porre in atto
Nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 si prevede per gli Stati aderenti, l'impegno:   ad incoraggiare le iniziative private in materia di manutenzione e di restauro del proprio patrimonio architettonico
Nella Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 si riconosce che lo stesso patrimonio è minacciato di degrado:   anche a causa della proliferazione dei grandi lavori di assetto urbanistico e rurale
Nella Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 si sottolinea che la responsabilità della tutela del patrimonio archeologico:   incombe non solo sullo Stato direttamente interessato ma anche all'insieme dei Paesi Europei
Nella Convenzione europea sul paesaggio firmata a Firenze nel 2000 è previsto che gli Stati aderenti incoraggino la cooperazione transfrontaliera?   Sì, a livello locale e regionale, ricorrendo anche all'elaborazione ed alla realizzazione di programmi comuni di valorizzazione
Nella definizione di "monumenti" contenuta nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985:   sono comprese gli elementi decorativi che sono parte integrante di realizzazioni di particolare rilievo anche per interesse archeologico
Nell'Allegato c) che è parte integrante della Carta italiana del restauro del 1972 si trovano:   istruzioni per l'esecuzione di restauri pittorici e scultorei
Nell'Allegato d) che è parte integrante della Carta italiana del restauro del 1972 si trovano:   istruzioni per la tutela dei centri storici
Nell'ambito delle misure cautelari e preventive previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio succ. mod. chi può ordinare la sospensione di interventi su beni culturali condotti in difformità dall'autorizzazione?   Il soprintendente
Nell'ambito dell'Unione europea, la restituzione dei beni culturali usciti illecitamente dal territorio di uno Stato membro dopo il 31 dicembre 1992 è regolata dalle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio che recepiscono:   la direttiva n. 2014/60/UE del 15 maggio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio
Nell'individuare il "patrimonio architettonico" la Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 riporta qualche riferimento alla componente naturale?   Sì, nella definizione dei "siti" si parla di realizzazioni combinate dell'uomo e della natura