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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Psicologia

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Carli nell'ambito del colloquio attribuisce una fondamentale importanza:   All'aspetto "istituzionale".
Chi è scarsamente motivato rispetto ad un compito generalmente tende a:   Non accettare di sfidare le difficoltà legate al compito.
Chi ha un'elevata motivazione alla riuscita in genere tende:   Ad accettare la sfida delle difficoltà.
Chomsky ha elaborato una teoria sull'acquisizione del linguaggio basata su una spiegazione:   Strutturale-innatista.
Col termine paralinguaggio ci riferiamo:   Al modo in cui è emesso un messaggio tralasciando il suo significato.
Collochiamo il colloquio in una prospettiva di tipo psicosociale quando:   Gli scopi e le modalità di approccio al problema sono inerenti alle dinamiche intersoggettive e contestualizzate nei complessi giochi delle trame personali e negli ordini sociali.
Come viene definito l'effetto per cui se descriviamo una persona secondo caratteristiche sufficientemente ampie e generiche, abbiamo molte probabilità che questa vi riconosca qualcosa di proprio:   Effetto Barnum.
Con il "modello liturgico" di Carli s'intende:   Un colloquio che si riduce unicamente ad un'esecuzione molto corretta, ma formale.
Con il termine "ambiente istituzionale"(Carli 1980) di un colloquio si intende:   Una terza figura/struttura di riferimento nella quale si ascrive il rapporto fra soggetto e operatore.
Con il termine "colloquio clinico di consultazione" si designa:   Una situazione che permette al paziente di presentarsi e di comunicare le proprie difficoltà e al clinico di osservare e comprendere i vari elementi.
Con il termine "colloquio psicologico" ci riferiamo a:   Un processo di conoscenza.
Con il termine "disponibilità psicologica" del conduttore di un colloquio si intende:   La disponibilità ad entrare in rapporto con l'altra persona.
Con il termine "formazione reattiva" si indica:   Lo sviluppo di atteggiamenti accettabili socialmente, ma che sono il contrario degli impulsi rimossi.
Con il termine "intellettualizzazione" si intende:   L'operazione mentale con cui una persona conferisce una struttura logico-concettuale ai propri conflitti ed emozioni.
Con il termine "langue" si intende:   Il sistema grammaticale e semantico che rende possibile la produzione del linguaggio.
Con il termine "maturità psicologica" del conduttore di un colloquio si intende:   La comprensione delle complesse dinamiche relazionali che intervengono nell'interazione.
Con il termine "proiezione assimilativa" si intende:   Un processo di attribuzione inconsapevole dei propri tratti, atteggiamenti o processi soggettivi agli altri.
Con il termine "proiezione-ripudiamento" s'intende:   Un processo per cui si ascrivono ad altri i propri desideri inconsci o colpe non riconosciute.
Con il termine "razionalizzazione" si indica:   Un processo per cui si accetta su un piano razionale ciò che non è sul piano affettivo.
Con il termine "semplicità" Semi intende:   La necessità del clinico d'interiorizzare il modello teorico di riferimento ed esprimerlo nella comunicazione col paziente in modo non tecnico e non psicologizzante.
Con il termine "setting" si intende:   L'insieme degli elementi presenti nella studio dello psicologo, compresi gli aspetti della sua persona (es abbigliamento).
Con il termine anamnesi s'intende:   La ricostruzione del passato.
Con il termine catamnesi s'intende:   Una serie di verifiche e controlli compiuti dopo la riabilitazione del paziente.
Con il termine LAD ci si riferisce a:   Una proprietà del cervello umano di essere adatto all'apprendimento del linguaggio.
Con il termine restituzione si fa riferimento:   Ad un momento del colloquio psicologico.
Con la tecnica del "thinking aluod", utilizzata per analizzare il procedimento che è stato attuato dal soggetto per risolvere un problema, s'intende:   Pensare ad alta voce il procedimento.
Con motivazione s'intende:   Una strategia, cioè una serie di rappresentazioni mentali e opzioni comportamentali possibili per il raggiungimento di fini più o meno dilazionati nel tempo.
Con pazienti adulti in fase acuta di una grave patologia:   Il colloquio è generalmente sconsigliato.
Con soggetti tossicodipendenti lo strumento che spesso si mostra più agevole è:   Il colloquio.
Con soggetti tossicodipendenti quale delle regole indicate da Semi per la conduzione del colloquio non è applicabile?   La regola del linguaggio.
Con un paziente grave in fase cronica:   Generalmente è possibile effettuare un colloquio tenendo conto del suo stato d'ansia.
Cosa s'intende con il termine Assessment?   L'insieme di procedure di valutazione finalizzate alla conoscenza di un soggetto.