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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento enti locali

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A CHI E' ATTRIBUITO, NELL'AMBITO DEL COMUNE, IL PROVVEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE E DI CONCESSIONE DEI PERMESSI DI COSTRUOIRE, SECONDO QUANTO DISPOSTO DALL'ART. 107 D.LGS. 267/2000 ?   Ai dirigenti.
A CHI SPETTA L'IRROGAZIONE DELLE SANZIONI NEL CASO DI ESERCIZIO ABUSIVO DEL COMMERCIO SULLE AREE PUBBLICHE?   Al Dirigente o Responsabile dell'Ufficio comunale competente.
A COSA E' RAPPORTATO IL NUMERO DEI CONSIGLIERI COMUNALI:   alla popolazione residente.
A GARANZIA DELLE MINORANZE PRESENTI ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, IL T.U.E.L. STABILISCE ESPRESSAMENTE, TRA L'ALTRO:   l'attribuzione alle minoranze della presidenza delle commissioni aventi funzioni di controllo o garanzia
A NORMA DEL D. LGS N. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL SINDACO E' COSTITUITO:   dalla fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del Comune, da portarsi a tracolla
A NORMA DEL D. LGS. 267/2000, COME VIENE CHIAMATA LA PROCEDURA DIRETTA A VERIFICARE LO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEGLI ENTI LOCALI?   controllo di gestione
A NORMA DEL D. LGS. 267/2000, ENTRO QUANTO TEMPO DALL'APPROVAZIONE DI UN ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ENTI LOCALI, LA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA' DELLE OPERE OGGETTO DELL'ACCORDO CESSA DI AVERE EFFICACIA?   se le opere oggetto dell'accordo non hanno avuto inizio entro tre anni
A NORMA DEL D. LGS. 267/2000, IL CONTROLLO DI GESTIONE DEGLI ENTI LOCALI PUO' ESSERE SVOLTO IN RIFERIMENTO AI SINGOLI SERVIZI E, OVE PREVISTI, AI CENTRI DI COSTO?   sì
A NORMA DEL D. LGS. 267/2000, L'APPROVAZIONE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ENTI LOCALI, COMPORTA SEMPRE LA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA' DELL'OPERA OGGETTO DELL'ACCORDO?   si
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, A QUALI PRINCIPI DEVE ESSERE IMPRONTATO IL COMPORTAMENTO DEGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI NELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI?   all'imparzialità e alla buona amministrazione
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE DEI COMUNI AVENTI POPOLAZIONE INFERIORE AI 15.000 ABITANTI, E' PRESIEDUTO:   dal Sindaco, se lo Statuto non dispone altrimenti
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE DEI COMUNI AVENTI POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI, E' PRESIEDUTO:   da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE DEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE A 15.000 ABITANTI, E' PRESIEDUTO:   dal sindaco, salvo diversa previsione statutaria
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE:   è l'organo d'indirizzo e di controllo politico amministrativo del comune
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE E' PRESIEDUTO:   da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE:   è l'organo d'indirizzo e di controllo politico-amministrativo della provincia
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL DIFENSORE CIVICO, ISTITUITO SU PREVISIONE DELLO STATUTO PROVINCIALE, HA COMPITI   di garanzia, d'imparzialità e buon andamento dell'amministrazione provinciale.
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E' TENUTO A RIUNIRE IL CONSIGLIO SU RICHIESTA, TRA GLI ALTRI:   di un quinto dei Consiglieri
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E' TENUTO A RIUNIRE IL CONSIGLIO SU RICHIESTA, TRA GLI ALTRI:   del Sindaco
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E' TENUTO A RIUNIRE IL CONSIGLIO SU RICHIESTA, TRA GLI ALTRI:   di un quinto dei consiglieri
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E' TENUTO A RIUNIRE IL CONSIGLIO SU RICHIESTA, TRA GLI ALTRI:   del Presidente della provincia
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E' ELETTO:   dai cittadini della provincia a suffragio universale e diretto
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, RIGUARDO AD INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DELLA PROVINCIA:   non può ricoprire l'incarico
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, IL SINDACO E' ELETTO:   dai cittadini del comune a suffragio universale e diretto
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI STABILISCE CHE LE FASI DI GESTIONE DELLA SPESA SONO:   l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, L'ACCORDO DI PROGRAMMA COMUNALE E' PROMOSSO:   dal sindaco.
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, LE NORME SUGLI ENTI LOCALI SI APPLICANO ANCHE:   ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo statuto, dei consorzi per la gestione dei servizi sociali
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, LO STATUTO DEI COMUNI E DELLE PROVINCE, E' DELIBERATO:   dai rispettivi consigli
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, NELL'AMBITO DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA ENTI LOCALI:   possono essere stipulate convenzioni tra di essi
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, NELL'AMBITO DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA ENTI LOCALI:   possono essere costituiti consorzi per la gestione associata di uno o più servizi e l'esercizio associato di funzioni, secondo le norme previste per le aziende speciali
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO SINDACO:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, SONO GESTITI DAL COMUNE I SEGUENTI SERVIZI DI COMPETENZA STATALE:   elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica, e le relative funzioni sono esercitate dal sindaco quale ufficiale di governo
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, SONO ORGANI DI GOVERNO DEL COMUNE:   il consiglio, la giunta, il sindaco
A NORMA DEL D.LG. 267/2000, SPETTANO ALLA PROVINCIA LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE D'INTERESSE PROVINCIALE CHE RIGUARDANO VASTE ZONE INTERCOMUNALI O L'INTERO TERRITORIO PROVINCIALE, TRA L'ALTRO, NEI SEGUENTI SETTORI:   servizi sanitari, d'igiene e profilassi pubblica, compiti connessi all'istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale
A NORMA DEL D.LGS 267/200, QUALE TRA LE VOCI SOTTO RIPORTATE, TRA L'ALTRO, COSTITUISCONO COMPONENTI NEGATIVI DEL CONTO ECONOMICO?   le spese di personale e le imposte e tasse a carico dell'ente locale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000 GLI ENTI LOCALI DELIBERANO ENTRO IL 31 DICEMBRE IL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ANNO SUCCESSIVO:   osservando i princìpi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, AI DIRIGENTI SPETTA LA DIREZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI SECONDO I CRITERI E LE NORME DETTATI DAGLI STATUTI E DAI REGOLAMENTI; QUESTI SI UNIFORMANO AL PRINCIPIO PER CUI:   i poteri di indirizzo e di controllo politicoamministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, AI DIRIGENTI:   spettano tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, ai sensi di detto decreto legislativo.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, AI DIRIGENTI:   spettano tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politicoamministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, ai sensi di detto decreto legislativo.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, AL FINE DI GARANTIRE LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI, LA CORRETTA ED ECONOMICA GESTIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE, L'IMPARZIALITA' ED IL BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA TRASPARENZA DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA:   gli enti locali applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite dal succitato Testo unico, dai propri statuti e regolamenti di contabilità.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, AL FINE DI GARANTIRE LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI, LA CORRETTA ED ECONOMICA GESTIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE, L'IMPARZIALITA' ED IL BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA TRASPARENZA DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA:   gli enti locali applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite dal succitato Testo unico, dai propri statuti e regolamenti di contabilità.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, CHI ESERCITA ATTIVITA' PROFESSIONALE IN MATERIA EDILIZIA PRIVATA E PUBBLICA, PUO' ESSERE COMPONENTE DI UNA GIUNTA COMUNALE?   Si, a meno che la carica non riguardi la materia urbanistica, edilizia e lavori pubblici, nel qual caso il componente la giunta deve astenersi dall'esercitare la professione nel territorio amministrato.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, CHI HA RICOPERTO PER DUE MANDATI CONSECUTIVI LA CARICA DI SINDACO, ALLO SCADERE DEL SECONDO MANDATO:   non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, COMUNI, PROVINCE E COMUNITA' MONTANE INDIVIDUATI COME STRUTTURALMENTE DEFICITARI IN APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI DETTO TESTO UNICO:   sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, DALLA DATA DELLA DELIBERAZIONE DI DISSESTO DELL'ENTE LOCALE E SINO ALL'APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DI CUI A DETTO TESTO UNICO:   i debiti insoluti a tale data e le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate non producono più interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, DALLA DATA DELLA DELIBERAZIONE DI DISSESTO DELL'ENTE LOCALE E SINO ALL'APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DI CUI A DETTO TESTO UNICO: (INDIVIDUARE LE MOTIVAZIONI)   i debiti insoluti a tale data e le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate non producono più interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, DALLA DATA DELLA DICHIARAZIONE DI DISSESTO DELL'ENTE LOCALE E SINO ALL'APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DI CUI A DETTO TESTO UNICO:   non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell'ente per i debiti che rientrano nella competenza dell'organo straordinario di liquidazione.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il dipendente della provincia.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI AMMINISTRATORI LAVORATORI DIPENDENTI POSSONO ESSERE SOGGETTI A TRASFERIMENTI DURANTE L'ESERCIZIO DEL MANDATO?   Sì, solo con il loro consenso espresso.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI ASSICURANO:   ai cittadini ed agli organismi di partecipazione di cui a detto Testo unico la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale di previsione e dei suoi allegati con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI LOCALI CHE NON VERSINO NELLE SITUAZIONI STRUTTURALMENTE DEFICITARIE:   possono prevedere concorsi interamente riservati al personale dipendente, solo in relazione a particolari profili o figure professionali caratterizzati da una professionalità acquisita esclusivamente all'interno dell'ente.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI LOCALI CHE NON VERSINO NELLE SITUAZIONI STRUTTURALMENTE DEFICITARIE:   possono prevedere concorsi interamente riservati al personale dipendente, solo in relazione a particolari profili o figure professionali caratterizzati da una professionalità acquisita esclusivamente all'interno dell'ente.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI LOCALI SONO TENUTI A REDIGERE APPOSITE CERTIFICAZIONI SUI PRINCIPALI DATI DEL BILANCIO DI PREVISIONE E DEL RENDICONTO:   e il Ministero dell'interno provvede a rendere disponibili i dati delle certificazioni alle regioni, alle associazioni rappresentative degli enti locali, alla Corte dei conti ed all'Istituto nazionale di statistica.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI LOCALI SONO TENUTI A REDIGERE APPOSITE CERTIFICAZIONI SUI PRINCIPALI DATI DEL BILANCIO DI PREVISIONE E DEL RENDICONTO:   e il Ministero dell'interno provvede a rendere disponibili i dati delle certificazioni alle regioni, alle associazioni rappresentative degli enti locali, alla Corte dei conti ed all'Istituto nazionale di statistica.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI LOCALI, CON IL REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI, TRA L'ALTRO, DISCIPLINANO:   l'organizzazione del servizio finanziario, o di ragioneria o qualificazione corrispondente, secondo le dimensioni demografiche e l'importanza economico-finanziaria dell'ente; al servizio è affidato il coordinamento e la gestione dell'attività finanziaria.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI LOCALI, CON IL REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI, TRA L'ALTRO, DISCIPLINANO:   l'organizzazione del servizio finanziario, o di ragioneria o qualificazione corrispondente, secondo le dimensioni demografiche e l'importanza economico-finanziaria dell'ente; al servizio è affidato il coordinamento e la gestione dell'attività finanziaria.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, GLI ENTI LOCALI:   sono tenuti a redigere apposite certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto; le certificazioni sono firmate dal segretario e dal responsabile del servizio finanziario.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, I COMPONENTI DELLA GIUNTA COMUNALE DEVONO ASTENERSI, RELATIVAMENTE ALLE DELIBERE RIGUARDANTI INTERESSI PROPRI O DI PARENTI O AFFINI:   dal prendere parte alla discussione e alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, I CONSIGLI COMUNALI, FATTA ECCEZIONE PER I COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE A CINQUEMILA ABITANTI, ELEGGONO CON VOTO LIMITATO A DUE COMPONENTI, UN COLLEGIO DI REVISORI:   composto da tre membri, scelti uno tra gli iscritti al registro dei revisori contabili, il quale svolge le funzioni di presidente del collegio, uno tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti, uno tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, I DIPENDENTI DEGLI ENTI LOCALI A TEMPO PARZIALE...   purché autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, possono prestare attività lavorativa presso altri enti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, I DIRIGENTI:   sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa, della efficienza e dei risultati della gestione.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, I PRINCI'PI CONTABILI STABILITI DA DETTO TESTO UNICO SONO APPLICATI DA CIASCUN ENTE LOCALE:   con il regolamento di contabilità e con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, ferme restando le disposizioni previste dall'ordinamento per assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, I PRINCI'PI CONTABILI STABILITI DA DETTO TESTO UNICO SONO APPLICATI DA CIASCUN ENTE LOCALE:   con il regolamento di contabilità e con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, ferme restando le disposizioni previste dall'ordinamento per assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI PUO' SUBIRE VARIAZIONI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO DI COMPETENZA?   Sì, sia nella parte relativa alle entrate che nella parte relativa alle spese, e le variazioni sono di competenza dell'organo consiliare.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA MEDESIMA CARICA IN ALTRA CIRCOSCRIZIONE:   Mai.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE:   è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL CONTROLLO DI GESTIONE E' LA PROCEDURA:   diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della co mparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL CONTROLLO DI GESTIONE E' LA PROCEDURA:   diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL CONTROLLO DI GESTIONE E' LA PROCEDURA:   diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO HA LA FUNZIONE:   di determinare gli indirizzi generali di assetto del territorio.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PUO' NOMINARE UN DIRETTORE GENERALE:   previa deliberazione della Giunta provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PUO' NOMINARE UN DIRETTORE GENERALE:   previa deliberazione della Giunta provinciale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, RIGUARDO AD INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DELLA PROVINCIA:   non può ricoprire l'incarico.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL PRESIDENTE ED I COMPONENTI DELL'OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITA' DEGLI ENTI LOCALI, IN NUMERO NON SUPERIORE A DICIOTTO:   sono nominati dal Ministro dell'interno con proprio decreto tra funzionari dello Stato, o di altre pubbliche amministrazioni, professori e ricercatori universitari ed esperti; l'Upi, l'Anci e l'Uncem designano ciascuna un proprio rappresentante.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL REGOLAMENTO DI CONTABILITA' CON IL QUALE CIASCUN ENTE LOCALE APPLICA I PRINCIPI CONTABILI STABILITI DA DETTO TESTO UNICO:   stabilisce le norme relative alle competenze specifiche dei soggetti dell'amministrazione preposti alla programmazione, adozione ed attuazione dei provvedimenti di gestione che hanno carattere finanziario e contabile, in armonia con le disposizioni di detto Testo unico e delle altre leggi vigenti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL REGOLAMENTO DI CONTABILITA' PUO' PREVEDERE AUTONOME VERIFICHE DI CASSA DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE DELL'ENTE?   Sì.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL SINDACO PUO' NOMINARE UN DIRETTORE GENERALE:   nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti, previa deliberazione della Giunta comunale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato e secondo criteri stabiliti dal regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, IL TESORIERE ED OGNI ALTRO AGENTE CONTABILE CHE ABBIA MANEGGIO DI PUBBLICO DENARO O SIA INCARICATO DELLA GESTIONE DEI BENI DEGLI ENTI LOCALI:   devono rendere il conto della loro gestione e sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI:   operante presso il Ministero dell'interno ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di sostituzione di tutto o parte dell'organo straordinario di liquidazione previsto da detto Testo unico.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI:   operante presso il Ministero dell'interno ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di approvazione o diniego del piano di estinzione delle passività predisposto dall'organo straordinario di liquidazione ai sensi di detto Testo unico.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI:   operante presso il Ministero dell'interno ha, tra gli altri, il compito di rendere parere al Ministro dell'interno sul provvedimento di approvazione o diniego del piano di estinzione delle passività predisposto dall'organo straordinario di liquidazione ai sensi di detto Testo unico.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DELIBERAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO DELL'ENTE LOCALE E' ADOTTATA:   dal consiglio dell'ente locale nelle ipotesi stabilite da detto Testo unico; la deliberazione dello stato di dissesto non è revocabile.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DELIBERAZIONE RECANTE LA FORMALE ED ESPLICITA DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO ADOTTATA DAL CONSIGLIO DELL'ENTE LOCALE:   è trasmessa, entro cinque giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'interno ed alla Procura regionale presso la Corte dei conti competente per territorio ed è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Ministero dell'interno unitamente al decreto del Presidente della Repubblica di nomina dell'organo straordinario di liquidazione.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DELIBERAZIONE RECANTE LA FORMALE ED ESPLICITA DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO ADOTTATA DAL CONSIGLIO DELL'ENTE LOCALE:   è trasmessa, entro cinque giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell'interno ed alla Procura regionale presso la Corte dei conti competente per territorio ed è pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a cura del Ministero dell'interno unitamente al decreto del Presidente della Repubblica di nomina dell'organo straordinario di liquidazione.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI STABILISCE CHE LE FASI DI GESTIONE DELLA SPESA SONO:   l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI STABILISCE CHE LE FASI DI GESTIONE DELLE ENTRATE SONO:   l'accertamento, la riscossione ed il versamento.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DISCIPLINA SUL RISANAMENTO DI PROVINCE E COMUNI DISSESTATI DISPONE CHE SOGGETTI DELLA PROCEDURA DI RISANAMENTO SONO L'ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE E GLI ORGANI ISTITUZIONALI DELL'ENTE:   ed il primo provvede al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge; i secondi assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DISCIPLINA SUL RISANAMENTO DI PROVINCE E COMUNI DISSESTATI DISPONE CHE SOGGETTI DELLA PROCEDURA DI RISANAMENTO SONO L'ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE E GLI ORGANI ISTITUZIONALI DELL'ENTE:   ed il primo provvede al ripiano dell'indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge; i secondi assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA DISCIPLINA SUL RISANAMENTO DI PROVINCE E COMUNI DISSESTATI DISPONE CHE SOGGETTI DELLA PROCEDURA DI RISANAMENTO SONO:   l'organo straordinario di liquidazione e gli organi istituzionali dell'ente.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA MODIFICA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E DEI PUBBLICI ESERCIZI, LOCALIZZATI NEL TERRITORIO, IN CASI DI EMERGENZA CONNESSI CON L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO O ACUSTICO, E' DI COMPETENZA:   del Sindaco, nell'esercizio di un servizio di competenza statale
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA POTESTA' REGOLAMENTARE DEGLI ENTI LOCALI, TRA L'ALTRO, SI ESERCITA NELLE SEGUENTI MATERIE:   disciplina della responsabilità e delle incompatibilità tra impiego nelle p.a. ed altre attività e casi di divieto di cumulo di impieghi e incarichi pubblici, tenendo conto di quanto demandato alla contrattazione collettiva nazionale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI DEVE ESSERE PRECEDUTA:   da apposita determinazione del responsabile del procedimento di spesa indicante il fine che con il contratto si intende perseguire; l'oggetto del contratto, la sua forma e le clausole ritenute essenziali; le modalità di scelta del contraente ammesse dalle disposizioni vigenti in materia di contratti delle pubbliche amministrazioni e le ragioni che ne sono alla base.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI DEVE ESSERE PRECEDUTA:   da apposita determinazione del responsabile del procedimento di spesa indicante il fine che con il contratto si intende perseguire; l'oggetto del contratto, la sua forma e le clausole ritenute essenziali; le modalità di scelta del contraente ammesse dalle disposizioni vigenti in materia di contratti delle pubbliche amministrazioni e le ragioni che ne sono alla base.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, L'AZIONE DI RESPONSABILITA' PATRIMONIALE NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI:   si prescrive in cinque anni dalla commissione del fatto.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE ASSENZE DAL SERVIZIO DEI LAVORATORI DIPENDENTI PER ATTIVITA' CONCERNENTI L'ESPLETAMENTO DEL MANDATO DI AMMINISTRATORI DI ENTI LOCALI:   sono retribuite dal datore di lavoro, che ha diritto al rimborso di quanto corrisposto per il tempo di effettiva assenza, dall'ente presso cui il lavoratore esercita la funzione pubblica.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE MODALITA' PER LA STRUTTURA, LA REDAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELLE CERTIFICAZIONI SUI PRINCIPALI DATI DEL BILANCIO DI PREVISIONE E DEL RENDICONTO DEGLI ENTI LOCALI SONO STABILITE:   tre mesi prima della scadenza di ciascun adempimento con decreto del Ministro dell'interno d'intesa con l'Anci, con l'Upi e con l'Uncem, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE MODALITA' PER LA STRUTTURA, REDAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE CERTIFICAZIONI SUI PRINCIPALI DATI DEL BILANCIO DI PREVISIONE E DEL RENDICONTO DEGLI ENTI LOCALI SONO STABILITE:   tre mesi prima della scadenza di ogni adempimento con decreto del Ministro dell'interno d'intesa con Anci, Upi e Uncem, da pubblicare nella G.U.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE PROCEDURE ESECUTIVE PENDENTI ALLA DATA DELLA DICHIARAZIONE DI DISSESTO DELL'ENTE LOCALE, NELLE QUALI SONO SCADUTI I TERMINI PER L'OPPOSIZIONE GIUDIZIALE DA PARTE DELL'ENTE, O LA STESSA BENCHE' PROPOSTA E' STATA RIGETTATA:   sono dichiarate estinte d'ufficio dal giudice con inserimento nella massa passiva dell'importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE PROCEDURE ESECUTIVE PENDENTI ALLA DATA DELLA DICHIARAZIONE DI DISSESTO DELL'ENTE LOCALE, NELLE QUALI SONO SCADUTI I TERMINI PER L'OPPOSIZIONE GIUDIZIALE DA PARTE DELL'ENTE, O LA STESSA BENCHE' PROPOSTA E' STATA RIGETTATA:   sono dichiarate estinte d'ufficio dal giudice con inserimento nella massa passiva dell'importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE SOMME DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI DESTINATE A ESPLETAMENTO DEI SERVIZI LOCALI INDISPENSABILI:   non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio dal giudice.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE SOMME DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI DESTINATE A PAGAMENTO DELLE RATE DI MUTUI E DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI SCADENTI NEL SEMESTRE IN CORSO:   non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio dal giudice.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE SOMME DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI DESTINATE A PAGAMENTO DELLE RETRIBUZIONI AL PERSONALE DIPENDENTE E DEI CONSEGUENTI ONERI PREVIDENZIALI PER I TRE MESI SUCCESSIVI:   non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio dal giudice.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, LE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI POSSONO ESSERE ADOTTATE:   dall'organo esecutivo in via d'urgenza, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, L'OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITA' DEGLI ENTI LOCALI E' ISTITUITO:   presso il Ministero dell'interno.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, L'OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITA' DEGLI ENTI LOCALI E' ISTITUITO:   presso il Ministero dell'interno ed ha, tra gli altri, il compito di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'applicazione dei principi contabili.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, L'OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITA' DEGLI ENTI LOCALI:   presenta al Ministro dell'interno almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con proposte di integrazione normativa e di princìpi contabili di generale applicazione.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, L'OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITA' DEGLI ENTI LOCALI:   è istituito presso il Ministero dell'interno e dura in carica cinque anni.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEGLI ENTI LOCALI, LO SCHEMA DI BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE, LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E LO SCHEMA DI BILANCIO PLURIENNALE:   sono predisposti dall'organo esecutivo e da questo sono presentati, unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione, all'organo consiliare, che provvede a deliberare il bilancio di previsione.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI CASI PER I QUALI E' STABILITO CHE, NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DIPENDENTE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI CHE ABBIANO RIPORTATO CONDANNA DEFINITIVA PER DETERMINATI DELITTI SI FA LUOGO ALLA IMMEDIATA SOSPENSIONE DELL'INTERESSATO DALLA FUNZIONE O DALL'UFFICIO RICOPERTI:   la sospensione è disposta dal responsabile dell'ufficio secondo la specifica competenza, con le modalità e procedure previste dai rispettivi ordinamenti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI CASI PER I QUALI E' STABILITO CHE, NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DIPENDENTE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI CHE ABBIANO RIPORTATO CONDANNA DEFINITIVA PER DETERMINATI DELITTI SI FA LUOGO ALLA IMMEDIATA SOSPENSIONE DELL'INTERESSATO DALLA FUNZIONE O DALL'UFFICIO RICOPERTI:   la sospensione è disposta dal responsabile dell'ufficio secondo la specifica competenza, con le modalità e procedure previste dai rispettivi ordinamenti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI QUINDICIMILA ABITANTI E' CONSENTITO PROCEDERE ALLA NOMINA DI UN DIRETTORE GENERALE ?   Sì, previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i quindicimila abitanti; in tal caso il direttore generale dovrà provvedere anche alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i comuni interessati.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI QUINDICIMILA ABITANTI E' CONSENTITO PROCEDERE ALLA NOMINA DI UN DIRETTORE GENERALE ?   Sì, previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i quindicimila abitanti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI QUINDICIMILA ABITANTI E' CONSENTITO PROCEDERE ALLA NOMINA DI UN DIRETTORE GENERALE ?   Sì, previa stipula di convenzione tra comuni le cui popolazioni assommate raggiungano i quindicimila abitanti; in tal caso il direttore generale dovrà provvedere anche alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra i comuni interessati.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A QUINDICIMILA ABITANTI IL SINDACO PUO' NOMINARE UN DIRETTORE GENERALE:   che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal sindaco, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI GLI INCARICHI DIRIGENZIALI SONO REVOCATI:   in caso di inosservanza delle direttive del sindaco, della Giunta o dell'assessore di riferimento, o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto da detto ordinamento.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI GLI INCARICHI DIRIGENZIALI:   sono conferiti a tempo determinato e, tra l'altro, sono revocati per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI GLI INCARICHI DIRIGENZIALI:   sono conferiti a tempo determinato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del sindaco.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI IL REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI PUO' PREVEDERE LA COSTITUZIONE DI UFFICI POSTI ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL SINDACO, PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO ATTRIBUITEGLI DALLA LEGGE:   costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI IL REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI PUO' PREVEDERE LA COSTITUZIONE DI UFFICI POSTI ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL SINDACO, PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO ATTRIBUITEGLI DALLA LEGGE:   costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI IL REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI:   può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuitegli dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   e il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l'ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   e il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l'ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco in carica.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco in carica.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI SUPERIORI A QUINDICIMILA ABITANTI, QUALORA IL SINDACO NOMINI UN DIRETTORE GENERALE:   la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco ed il direttore generale può essere revocato dal sindaco, previa deliberazione della Giunta comunale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI, NELLE MORE DELL'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DA PARTE DELL'ORGANO REGIONALE DI CONTROLLO:   l'organo consiliare delibera l'esercizio provvisorio, per un periodo non superiore a due mesi, sulla base del bilancio già deliberato.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI COMUNI, NELLE MORE DELL'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DA PARTE DELL'ORGANO REGIONALE DI CONTROLLO:   l'organo consiliare delibera l'esercizio provvisorio, per un periodo non superiore a due mesi, sulla base del bilancio già deliberato.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEI CONFRONTI DEGLI ENTI LOCALI:   non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata presso soggetti diversi dai rispettivi tesorieri.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, QUALORA VI SIA STATA ULTERIORE PARITA' DI VOTI AL BALLOTTAGGIO TRA I CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO:   viene eletto il candidato più anziano di età.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLA MATERIA DELLA RESPONSABILITA' PATRIMONIALE DEL PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI:   si osservano le disposizioni vigenti in materia di responsabilità degli impiegati civili dello Stato.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE GLI INCARICHI DIRIGENZIALI SONO REVOCATI:   in caso di inosservanza delle direttive del presidente della provincia, della Giunta o dell'assessore di riferimento, o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto da detto ordinamento.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE GLI INCARICHI DIRIGENZIALI:   sono conferiti a tempo determinato, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del presidente della provincia.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE GLI INCARICHI DIRIGENZIALI:   sono conferiti a tempo determinato e, tra l'altro, sono revocati per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE GLI INCARICHI DIRIGENZIALI:   sono conferiti a tempo determinato e la loro attribuzione può prescindere dalla precedente assegnazione di funzioni di direzione a seguito di concorsi.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, POSSA AVVENIRE MEDIANTE CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:   ed il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI, DI QUALIFICHE DIRIGENZIALI O DI ALTA SPECIALIZZAZIONE:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del presidente della provincia in carica.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NELLE PROVINCE LO STATUTO PUO' PREVEDERE CHE LA COPERTURA DEI POSTI DI RESPONSABILI DEI SERVIZI O DEGLI UFFICI:   possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, ed i relativi contratti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del presidente della provincia in carica.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il direttore generale di azienda sanitaria locale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, OGNI AGENTE CONTABILE CHE ABBIA MANEGGIO DI PUBBLICO DENARO O SIA INCARICATO DELLA GESTIONE DEI BENI DEGLI ENTI LOCALI, NONCHE' COLORO CHE SI INGERISCANO NEGLI INCARICHI ATTRIBUITI A DETTI AGENTI:   devono rendere il conto della loro gestione e sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei conti secondo le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, OGNI PROPOSTA DI DELIBERAZIONE SOTTOPOSTA AL CONSIGLIO COMUNALE, CHE NON SIA MERO ATTO DI INDIRIZZO:   deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, PER GLI ENTI LOCALI LE GRADUATORIE CONCORSUALI:   rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all'indizione del concorso medesimo.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO SINDACO:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, QUALE TRA QUESTI RIENTRA NELLA TIPOLOGIA DEI CONTROLLI INTERNI?   Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, QUALORA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA NOMINI UN DIRETTORE GENERALE:   a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente, ad eccezione del segretario della provincia.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, QUALORA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA NOMINI UN DIRETTORE GENERALE:   la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del presidente della provincia ed il direttore generale può essere revocato dal presidente della provincia, previa deliberazione della Giunta provinciale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, QUALORA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA NOMINI UN DIRETTORE GENERALE:   la durata del relativo incarico non può eccedere quella del mandato del presidente della provincia ed il direttore generale può essere revocato dal presidente della provincia, previa deliberazione della Giunta provinciale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, QUALORA NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A QUINDICIMILA ABITANTI IL SINDACO NOMINI UN DIRETTORE GENERALE:   a questo rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente, ad eccezione del segretario del comune.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI PRESIDENTI DI PROVINCIA:   spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SECONDO LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI, IL VERSAMENTO:   costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'ente.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SECONDO LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI, LA LIQUIDAZIONE DELLA SPESA:   costituisce la fase del procedimento di spesa attraverso la quale, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto acquisito del creditore, si determina la somma certa e liquida da pagare nei limiti dell'ammontare dell'impegno definitivo assunto.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SECONDO LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI, LA RISCOSSIONE:   costituisce la fase del procedimento dell'entrata successiva all'accertamento e consiste nel materiale introito da parte del tesoriere o di altri eventuali incaricati della riscossione delle somme dovute all'ente.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SECONDO LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI, L'ACCERTAMENTO:   costituisce la prima fase di gestione dell'entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SECONDO LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI, L'IMPEGNO DI SPESA:   costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e viene costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SECONDO LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI, L'IMPEGNO DI SPESA:   costituisce la prima fase del procedimento di spesa, con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e viene costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SECONDO LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI, L'ORDINAZIONE:   consiste nella disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell'ente locale di provvedere al pagamento delle spese.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SI HA DISSESTO FINANZIARIO DELL'ENTE LOCALE:   se l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità stabilite da detto decreto.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SI HA DISSESTO FINANZIARIO DELL'ENTE LOCALE: (QUALI SONO LE PROCEDURE DA ADOTTARE)   se l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità stabilite da detto decreto.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO ATTRIBUITI AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE, TRA I QUALI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO O DAI REGOLAMENTI DELL'ENTE:   le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO ATTRIBUITI AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE, TRA I QUALI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO O DAI REGOLAMENTI DELL'ENTE:   i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO ATTRIBUITI AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE, TRA I QUALI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO O DAI REGOLAMENTI DELL'ENTE:   la presidenza delle commissioni di gara e di concorso, la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso, la stipulazione dei contratti, gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO ATTRIBUITI AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE, TRA I QUALI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO O DAI REGOLAMENTI DELL'ENTE:   i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO ATTRIBUITI AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE, TRA I QUALI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO O DAI REGOLAMENTI DELL'ENTE:   la presidenza delle commissioni di gara e di concorso, la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso, la stipulazione dei contratti, gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO ATTRIBUITI AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE, TRA I QUALI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO O DAI REGOLAMENTI DELL'ENTE:   tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggisticoambientale.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO ATTRIBUITI AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE, TRA I QUALI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO O DAI REGOLAMENTI DELL'ENTE:   le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, SONO DA CONSIDERARSI IN CONDIZIONI STRUTTURALMENTE DEFICITARIE COMUNI, PROVINCE E COMUNITA' MONTANE:   che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al certificato sul rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, TRA I DOCUMENTI CHE GLI ENTI LOCALI DEVONO ALLEGARE AL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE VI SONO:   una relazione previsionale e programmatica ed un bilancio pluriennale di competenza, di durata pari a quello della regione di appartenenza e comunque non inferiore a tre anni.
A NORMA DEL D.LGS 267/2000, TRA I DOCUMENTI CHE GLI ENTI LOCALI DEVONO ALLEGARE AL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE VI SONO:   una relazione previsionale e programmatica ed un bilancio pluriennale di competenza, di durata pari a quello della regione di appartenenza e comunque non inferiore a tre anni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, A CHI SONO ATTRIBUITI I POTERI DI VIGILANZA EDILIZIA E DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PREVISTI DALLA VIGENTE LEGISLAZIONE STATALE E REGIONALE IN MATERIA DI PREVENZIONE E REPRESSIONE DELL'ABUSIVISMO EDILIZIO E PAESAGGISTICO-AMBIENTALE?   Ai dirigenti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, A QUALI PRINCIPI DEVE ESSERE IMPRONTATO IL COMPORTAMENTO DEGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI NELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI?   All'imparzialità e alla buona amministrazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, CHI ESERCITA ATTIVITA' PROFESSIONALE IN MATERIA EDILIZIA PRIVATA E PUBBLICA, PUO' ESSERE COMPONENTE DI UNA GIUNTA COMUNALE?   Si, a meno che la carica non riguardi la materia urbanistica, edilizia e lavori pubblici, nel qual caso il componente la giunta deve astenersi dall'esercitare la professione nel territorio amministrato.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, CHI ESERCITA ATTIVITA' PROFESSIONALE IN MATERIA EDILIZIA PRIVATA E PUBBLICA, PUO' ESSERE COMPONENTE DI UNA GIUNTA COMUNALE?   Si, a meno che la carica non riguardi la materia urbanistica, edilizia e lavori pubblici, nel qual caso il componente la giunta deve astenersi dall'esercitare la professione nel territorio amministrato.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, CHI HA RICOPERTO PER DUE MANDATI CONSECUTIVI LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, ALLO SCADERE DEL SECONDO MANDATO:   non è immediatamente rieleggibile nella medesima carica, a meno che uno dei due suddetti mandati abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, COSA S'INTENDE PER CIFRA ELETTORALE DI UNA LISTA?   La somma dei voti validi riportati dalla lista elettorale in tutte le sezioni del comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, DISTINTIVO DEL SINDACO E':   La fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il Primo Presidente della Corte di Cassazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il dipendente della provincia.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' POSSIBILE CANDIDARSI A CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE, QUANDO LE ELEZIONI SI SVOLGONO NELLA STESSA DATA:   in non più di due circoscrizioni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' POSSIBILE CANDIDARSI A CONSIGLIERE COMUNALE, QUANDO LE ELEZIONI SI SVOLGONO NELLA STESSA DATA:   in non più di due comuni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' POSSIBILE CANDIDARSI A CONSIGLIERE PROVINCIALE, QUANDO LE ELEZIONI SI SVOLGONO NELLA STESSA DATA:   in non più di due province.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA:   solo in una provincia.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI SINDACO:   solo in un Comune
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, E' POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI SINDACO:   solo in un comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, GLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI DEVONO ASTENERSI, RELATIVAMENTE ALLE DELIBERE RIGUARDANTI INTERESSI PROPRI O DI PARENTI O AFFINI:   dal prendere parte alla discussione e alla votazione se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, GLI ENTI LOCALI:   possono costituire rapporti di lavoro a tempo parziale e a tempo determinato, pieno o parziale, nel rispetto della disciplina vigente in materia
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, GLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E DEI PUBBLICI ESERCIZI, SONO COORDINATI E RIORGANIZZATI, SULLA BASE DEGLI INDIRIZZI ESPRESSI DAL CONSIGLIO COMUNALE E NELL'AMBITO DEI CRITERI EVENTUALMENTE INDICATI DALLA REGIONE:   dal sindaco.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, I COMPONENTI DELLA GIUNTA COMUNALE DEVONO ASTENERSI DALL'ESERCITARE ATTIVITA' PROFESSIONALE IN MATERIA EDILIZIA PRIVATA E PUBBLICA NEL TERRITORIO DA ESSI AMMINISTRATO?   Solo i componenti competenti in materia urbanistica, edilizia e lavori pubblici.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, I COMUNI DI ROMA E DI BARI SONO CONSIDERATE AREE METROPOLITANE?   Si, entrambe
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, I COMUNI E LE PROVINCE SONO TITOLARI DI FUNZIONI:   proprie, oltre che di quelle conferite con legge dello Stato e della regione, secondo il principio di sussidiarietà.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, I CONSIGLIERI COMUNALI DEVONO ASTENERSI DAL PRENDERE PARTE ALLA DISCUSSIONE E ALLA VOTAZIONE DELLE DELIBERE...   riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, I CONSIGLIERI COMUNALI DEVONO ASTENERSI, RELATIVAMENTE ALLE DELIBERE RIGUARDANTI INTERESSI PROPRI O DI PARENTI O AFFINI:   dal prendere parte alla discussione e alla votazione, se le delibere riguardano interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE CIRCOSCRIZIONI COMUNALI:   deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE CIRCOSCRIZIONI COMUNALI:   deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE COMUNI:   deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE COMUNI:   deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE PROVINCE:   deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE PROVINCE:   deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CIRCONDARIO E' DEFINIBILE COME:   suddivisione del territorio provinciale, in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL COMUNE E' DEFINITO:   ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE:   Si.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE:   si.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE:   si.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE:   Si.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA MEDESIMA CARICA IN ALTRA CIRCOSCRIZIONE:   mai.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE COMUNALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE:   Si.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE COMUNALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA MEDESIMA CARICA IN ALTRO COMUNE:   mai.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE COMUNALE, RIGUARDO AD INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEL COMUNE:   non può ricoprire l'incarico.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE PROVINCIALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA MEDESIMA CARICA IN ALTRA PROVINCIA:   mai.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE PROVINCIALE IN CARICA PUO' CANDIDARSI ALLA MEDESIMA CARICA IN ALTRA PROVINCIA:   No.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE PROVINCIALE, RIGUARDO AD INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DELLA PROVINCIA:   non può ricoprire l'incarico.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE, DEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A QUINDICIMILA ABITANTI, E' PRESIEDUTO:   da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE E' PRESIEDUTO:   da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE:   è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo della provincia.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIFENSORE CIVICO, ISTITUITO SU PREVISIONE DELLO STATUTO COMUNALE, HA COMPITI:   di garanzia di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione comunale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIRITTO DEL CITTADINO CHIAMATO A RICOPRIRE CARICHE PUBBLICHE NELLE AMMINISTRAZIONI DEGLI ENTI LOCALI:   è tutelato dalla Repubblica nell'espletamento del mandato, disponendo del tempo, dei servizi e delle risorse necessari ed usufruendo di indennità e di rimborsi spese nei modi e nei limiti previsti dalla legge.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIRITTO DEL CITTADINO CHIAMATO A RICOPRIRE CARICHE PUBBLICHE NELLE AMMINISTRAZIONI DEGLI ENTI LOCALI:   è tutelato dalla Repubblica nell'espletamento del mandato, disponendo del tempo, dei servizi e delle risorse necessari ed usufruendo di indennità e di rimborsi spese nei modi e nei limiti previsti dalla legge.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, E' DISCIPLINATO NEL SENSO CHE:   gli atti sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione di legge o per effetto di una temporanea e motivata dichiarazione del sindaco che ne vieti l'esibizione, conformemente a quanto previsto dal regolamento, in quanto la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi o delle imprese.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, E' DISCIPLINATO NEL SENSO CHE:   gli atti sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione di legge o per effetto di una temporanea e motivata dichiarazione del sindaco che ne vieti l'esibizione, conformemente a quanto previsto dal regolamento, in quanto la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi o delle imprese.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E' COSTITUITO:   dalla fascia di colore azzurro con lo stemma della repubblica e lo stemma della provincia, da portarsi a tracolla.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E' COSTITUITO:   dalla fascia di colore azzurro con lo stemma della Repubblica e lo stemma della provincia, da portarsi a tracolla
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL SINDACO E' COSTITUITO:   dalla fascia tricolore con lo stemma della repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL GONFALONE DEL COMUNE:   è stabilito dallo statuto.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL NUMERO DEGLI ASSESSORI DELLA GIUNTA COMUNALE E' STABILITO:   dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dalla legge, in proporzione alla popolazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL NUMERO DEGLI ASSESSORI DELLA GIUNTA PROVINCIALE E' STABILITO:   dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dalla legge, in proporzione alla popolazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO E' PREDISPOSTO E ADOTTATO:   dalla provincia
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO E' PREDISPOSTO E ADOTTATO:   dalla provincia.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO, NELLA DETERMINAZIONE DEGLI INDIRIZZI GENERALI DEL TERRITORIO, INDICA, IN PARTICOLARE:   le linee d'intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO, NELLA DETERMINAZIONE DEGLI INDIRIZZI GENERALI DEL TERRITORIO, INDICA, IN PARTICOLARE:   la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO, NELLA DETERMINAZIONE DEGLI INDIRIZZI GENERALI DEL TERRITORIO, INDICA, IN PARTICOLARE:   le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO, NELLA DETERMINAZIONE DEGLI INDIRIZZI GENERALI DEL TERRITORIO, INDICA, IN PARTICOLARE:   le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E' ELETTO:   dai cittadini della provincia a suffragio universale e diretto.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E' ELETTO:   a suffragio universale e diretto, contestualmente all'elezione del consiglio provinciale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E' INCOMPATIBILE:   con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compresa la provincia di appartenenza.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ED IL CONSIGLIO PROVINCIALE DURANO IN CARICA:   cinque anni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL REGOLAMENTO COMUNALE:   è adottato dal comune, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, nelle materie di propria competenza, ed in particolare per l'organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL REGOLAMENTO PROVINCIALE:   è adottato dalla provincia, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto, nelle materie di propria competenza, ed in particolare per l'organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA DEGLI AMMINISTRATORI DI ENTI LOCALI:   non può essere espletato nell'ente nel quale il soggetto è amministratore, o in un ente dipendente o controllato dalla stessa amministrazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA DEGLI AMMINISTRATORI DI ENTI LOCALI:   non può essere espletato nell'ente nel quale il soggetto è amministratore, o in un ente dipendente o controllato dalla stessa amministrazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO E' ELETTO:   dai cittadini del Comune a suffragio universale e diretto
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO E' INCOMPATIBILE:   con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compreso il comune di appartenenza.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO ED IL CONSIGLIO COMUNALE DURANO IN CARICA:   cinque anni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO, RIGUARDO AD INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI DAL COMUNE O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEL COMUNE:   non può ricoprire l'incarico.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL TITOLO DI CITTA' PUO' ESSERE CONCESSO A DETERMINATI COMUNI:   che siano insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL TITOLO DI CITTA' PUO' ESSERE CONCESSO A DETERMINATI COMUNI:   con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL TITOLO DI CITTA' PUO' ESSERE CONCESSO A DETERMINATI COMUNI:   che siano insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IN AMBITO COMUNALE, CHI SEGNALA LA CONDIZIONE IRREGOLARE DELLO STRANIERO O DEL CITTADINO APPARTENENTE AD UNO STATO MEMBRO DELL'U.E. PER LA EVENTUALE ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI DI ESPULSIONE O DI ALLONTANAMENTO DAL TERRITORIO DELLO STATO, DA PARTE DELL'AUTORITA' GIUDIZIARIA?   Il Sindaco.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IN CASO DI DECESSO DEL SINDACO:   il consiglio è sciolto, ma rimane in carica fino all'elezione del nuovo consiglio.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA COMUNITA' DI ARCIPELAGO PUO' ESSERE DEFINITA:   unione di comuni di un arcipelago italiano, diversa da Sicilia e Sardegna, cui si estendono le norme sulle comunità montane.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA COMUNITA' ISOLANA PUO' ESSERE DEFINITA:   unione di comuni all'interno di un'isola italiana, diversa da Sicilia e Sardegna, cui si estendono le norme sulle comunità montane.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA COMUNITA' MONTANA E' COSTITUITA:   con provvedimento del presidente della Giunta regionale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA COMUNITA' MONTANA PUO' ESSERE DEFINITA:   unione di comuni, enti locali costituiti fra comuni montani e parzialmente montani, anche appartenenti a province diverse, per la valorizzazione delle zone montane per l'esercizio di funzioni proprie, di funzioni conferite e per l'esercizio associato delle funzioni comunali.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA COSTITUZIONE IN CITTA' METROPOLITANA COMPORTA L'ACQUISIZIONE DELLE FUNZIONI:   della provincia.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DECADENZA DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE, PER L'ESISTENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA', DEVE ESSERE PROMOSSA:   davanti al tribunale civile.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DECADENZA DALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE, PER L'ESISTENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA', DEVE ESSERE PROMOSSA:   davanti al tribunale civile.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DECADENZA DALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PER L'ESISTENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA', DEVE ESSERE PROMOSSA:   davanti al tribunale civile.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DECADENZA DALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PER L'ESISTENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA', DEVE ESSERE PROMOSSA:   davanti al Tribunale civile
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DECADENZA DALLA CARICA DI SINDACO, PER L'ESISTENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA', DEVE ESSERE PROMOSSA:   davanti al tribunale civile.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DECADENZA DALLA CARICA DI SINDACO, PER L'ESISTENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA', NON PUO' ESSER PROMOSSA:   da qualsiasi cittadino di un diverso comune, che non vi abbia interesse.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA MODIFICA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E DEI PUBBLICI ESERCIZI, LOCALIZZATI NEL TERRITORIO, IN CASI DI EMERGENZA CONNESSI CON IL TRAFFICO, E' DI COMPETENZA:   del sindaco, nell'esercizio di un servizio di competenza statale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA MODIFICA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E DEI PUBBLICI ESERCIZI, LOCALIZZATI NEL TERRITORIO, IN CASI DI EMERGENZA CONNESSI CON L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO O ACUSTICO, E' DI COMPETENZA:   del sindaco, nell'esercizio di un servizio di competenza statale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA MODIFICA DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E DEI PUBBLICI ESERCIZI, LOCALIZZATI NEL TERRITORIO, IN CASI DI EMERGENZA CONNESSI CON L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO O ACUSTICO, E' DI COMPETENZA:   del sindaco, nell'esercizio di un servizio di competenza statale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA PARTECIPAZIONE POPOLARE ALL'AMMINISTRAZIONE LOCALE:   può comprendere il referendum, ove lo statuto del comune lo preveda.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA PROVINCIA E' DEFINITA:   ente locale intermedio tra comune e regione che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA RICHIESTA DEI LAVORATORI DIPENDENTI CHE RICOPRANO CARICHE DI AMMINISTRATORI DI ENTI LOCALI, DI ESSERE AVVICINATI AL LUOGO IN CUI VIENE SVOLTO IL MANDATO AMMINISTRATIVO:   deve essere esaminata dal datore di lavoro con criteri di priorità.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI CONSORZIO FRA COMUNI PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI CONSORZIO FRA COMUNI PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA COMUNITA' MONTANA PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DI AZIENDA SPECIALE PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DI AZIENDA SPECIALE PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DI UNIONI DI COMUNI PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI SINDACO PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ACCORDO DI PROGRAMMA E' PROMOSSO PER L'ATTUAZIONE DI INTERVENTI CHE RICHIEDONO L'AZIONE INTEGRATA E COORDINATA DI COMUNI, PROVINCE, REGIONI, AMMINISTRAZIONI STATALI ED ALTRI SOGGETTI PUBBLICI:   dal presidente della regione o dal presidente della provincia, o dal sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull'opera o sugli interventi o sul programma di intervento.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ACCORDO DI PROGRAMMA E' PROMOSSO PER L'ATTUAZIONE DI INTERVENTI CHE RICHIEDONO L'AZIONE INTEGRATA E COORDINATA DI COMUNI, PROVINCE, REGIONI, AMMINISTRAZIONI STATALI ED ALTRI SOGGETTI PUBBLICI:   dal presidente della Regione o dal presidente della provincia, o dal Sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull'opera o sugli interventi o sul programma di intervento
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ACCORDO DI PROGRAMMA PUO' ESSERE PROMOSSO PER L'ATTUAZIONE INTEGRATA E COORDINATA DI OPERE :   di Comuni, Province, Regioni, amministrazioni statali ed altri soggetti pubblici
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ACCORDO DI PROGRAMMA, QUALORA ADOTTATO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE:   produce l'effetto dell'intesa ai fini della conformità con le norme urbanistiche.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ANAGRAFE DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI E REGIONALI, E' COSTITUITA:   dalle notizie relative agli eletti nei comuni, province e regioni concernenti i dati anagrafici, la lista o gruppo di appartenenza o di collegamento, il titolo di studio e la professione esercitata.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ANAGRAFE DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI E REGIONALI, E' TENUTA:   dal competente ufficio del Ministero dell'interno in materia elettorale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ASSESSORE COMUNALE E' INCOMPATIBILE:   con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compreso il comune di appartenenza.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ASSESSORE COMUNALE, RIGUARDO AD INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEL COMUNE:   non può ricoprire l'incarico.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ASSESSORE PROVINCIALE E' INCOMPATIBILE:   con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compresa la provincia di appartenenza.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ASSESSORE PROVINCIALE, RIGUARDO AD INCARICHI PRESSO ENTI E ISTITUZIONI DIPENDENTI O SOTTOPOSTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DELLA PROVINCIA:   non può ricoprire l'incarico.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'AUTONOMIA DI COMUNI E PROVINCE E':   statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'AUTONOMIA DI COMUNI E PROVINCE E':   statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'AZIONE POPOLARE E' DISCIPLINATA NEL SENSO CHE:   ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune e alla provincia.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LE ASSENZE DAL SERVIZIO DEI LAVORATORI DIPENDENTI PER ATTIVITA' CONCERNENTI L'ESPLETAMENTO DEL MANDATO DI AMMINISTRATORI DI ENTI LOCALI:   sono retribuite dal datore di lavoro, che ha diritto al rimborso di quanto corrisposto per il tempo di effettiva assenza, dall'ente presso cui il lavoratore esercita la funzione pubblica.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LE NORME SUGLI ENTI LOCALI SI APPLICANO ANCHE:   ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo statuto, dei consorzi per la gestione dei servizi sociali.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LE REGIONI ORGANIZZANO L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE A LIVELLO LOCALE:   attraverso i comuni e le province, ferme restando le funzioni che attengono ad esigenze di carattere unitario nei rispettivi territori.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO PRESSO IL COMUNE PUO' ESSERE PREVISTA:   dallo statuto comunale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO PRESSO LA PROVINCIA PUO' ESSERE PREVISTA:   dallo statuto provinciale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LO STEMMA DEL COMUNE:   è stabilito dallo statuto.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'OBBLIGO DI ASTENSIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI, RELATIVAMENTE ALLE DELIBERE RIGUARDANTI INTERESSI PROPRI O DI PARENTI O AFFINI, RIGUARDA ANCHE I PROVVEDIMENTI NORMATIVI O DI CARATTERE GENERALE?   Solo nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi del consigliere o di suoi parenti e affini fino al quarto grado.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, L'ELEZIONE DEL SINDACO AVVIENE:   con il sistema maggioritario, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, L'ELEZIONE DEL SINDACO AVVIENE:   con il sistema a suffragio universale, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEI COMUNI, CHI PROVVEDE ALL'EMANAZIONE DEGLI ATTI CHE GLI SONO ATTRIBUITI DALLA LEGGE E DAI REGOLAMENTI IN MATERIA DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA?   Il Sindaco, quale ufficiale del Governo.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, E' PROCLAMATO ELETTO SINDACO:   il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, LA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO, E' COLLEGATA:   ad una o più liste presentate per l'elezione del consiglio comunale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, LA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO, E' COLLEGATA:   ad una o più liste presentate per l'elezione del consiglio comunale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, PUO' VERIFICARSI LA NECESSITA' DI UN TERZO TURNO DI VOTAZIONI?   No, mai.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, QUALORA VI SIA STATA ULTERIORE PARITA' DI VOTI AL BALLOTTAGGIO TRA I CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO:   è eletto il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha ottenuto la maggior cifra elettorale complessiva, e, a parità di cifra elettorale, il candidato più anziano di età.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, QUALORA VI SIA STATA ULTERIORE PARITA' DI VOTI AL BALLOTTAGGIO TRA I CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO:   è eletto il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha ottenuto la maggior cifra elettorale complessiva, e, a parità di cifra elettorale, il candidato più anziano di età.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, SE NESSUN CANDIDATO ALLA CARICO DI SINDACO OTTIENE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI VOTI VALIDI AL PRIMO TURNO:   si procede ad un secondo turno la seconda domenica successiva a quella del primo.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO PER L'ELEZIONE DEL SINDACO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, CIASCUN ELETTORE ESERCITA IL DIRITTO DI VOTO:   tracciando un segno sul contrassegno di una delle liste, potendo altresì votare per un candidato a sindaco non collegato con la lista prescelta, tracciando un segno sul rettangolo al cui interno è riportato il relativo nome.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, OSSERVATO PER L'ELEZIONE DEL SINDACO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, NELLA SCHEDA PER L'ELEZIONE COMPARE:   l'indicazione dei candidati alla carica di sindaco in apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui ciascun candidato è collegato.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, CIASCUN ELETTORE ESERCITA IL DIRITTO DI VOTO:   segnando il contrassegno al cui fianco è indicato il nome del candidato alla carica di sindaco, potendo altresì esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nell'apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, E' PROCLAMATO ELETTO SINDACO:   il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, LA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO, E' COLLEGATA:   ad una sola lista di candidati al consiglio comunale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, NELLA SCHEDA PER L'ELEZIONE COMPARE:   l'indicazione, a fianco di ogni contrassegno, del candidato alla carica di sindaco.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, PUO' VERIFICARSI LA NECESSITA' DI UN SECONDO TURNO DI VOTAZIONI?:   Sì, in caso di parità di voti, ai fini del ballottaggio tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, PUO' VERIFICARSI LA NECESSITA' DI UN SECONDO TURNO DI VOTAZIONI?:   Sì, in caso di parità di voti, ai fini del ballottaggio tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO, OSSERVATO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, PUO' VERIFICARSI LA NECESSITA' DI UN TERZO TURNO DI VOTAZIONI?   No, mai.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NELL'AMBITO DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA ENTI LOCALI:   possono essere costituiti consorzi per la gestione associata di uno o più servizi e l'esercizio associato di funzioni, secondo le norme previste per le aziende speciali.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NELL'AMBITO DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA ENTI LOCALI:   possono essere stipulate convenzioni tra di essi.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON COSTITUISCE CAUSA DI INELEGGIBILITA' O INCOMPATIBILITA' ALLA CARICA DI SINDACO:   l'incarico conferito in base a norme di legge, statuto o regolamento in ragione del mandato elettivo.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI ASSESSORE COMUNALE:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI ASSESSORE PROVINCIALE:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA COMUNITA' MONTANA:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) del cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' CAUSA OSTATIVA A RICOPRIRE LA CARICA DI SINDACO:   l'aver riportato condanna definitiva ad una pena inferiore a sei mesi di reclusione per il delitto previsto dall'art. 323 (abuso di ufficio) cod. pen..
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il Capo della Polizia.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il discendente fino al secondo grado del segretario comunale.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il ministro di culto.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il sindaco in carica in altro comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il legale rappresentante di società per azioni con capitale maggioritario di quel comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON E' ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON PUO' RICOPRIRE LA CARICA DI SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   l'amministratore di ente soggetto alla vigilanza del comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON PUO' RICOPRIRE LA CARICA DI SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   chi sia parte in un processo civile contro il comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON PUO' RICOPRIRE LA CARICA DI SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE:   il legale rappresentante della società appaltatrice del servizio di esattoria del comune.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, OGNI PROPOSTA DI DELIBERAZIONE SOTTOPOSTA AL CONSIGLIO PROVINCIALE, CHE NON SIA MERO ATTO DI INDIRIZZO:   deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, OGNI PROPOSTA DI DELIBERAZIONE SOTTOPOSTA ALLA GIUNTA COMUNALE, CHE NON SIA MERO ATTO DI INDIRIZZO:   deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, OGNI PROPOSTA DI DELIBERAZIONE SOTTOPOSTA ALLA GIUNTA PROVINCIALE, CHE NON SIA MERO ATTO DI INDIRIZZO:   deve essere accompagnata dal parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, POSSONO ESSERE ISTITUITI MUNICIPI:   nei comuni istituiti mediante fusione di due o più comuni contigui, ove lo statuto lo preveda, nei territori delle comunità di origine o di alcune di esse.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO CONSIGLIERE COMUNALE:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO CONSIGLIERE PROVINCIALE:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUO' ESSERE ELETTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA:   l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, QUALORA IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE CIRCOSCRIZIONI NON OPTI PER UNA DELLE CARICHE ENTRO CINQUE GIORNI DALL'ULTIMA DELIBERAZIONE DI CONVALIDA:   rimane eletto nel consiglio della circoscrizione in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, QUALORA IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE COMUNI NON OPTI PER UNA DELLE CARICHE ENTRO CINQUE GIORNI DALL'ULTIMA DELIBERAZIONE DI CONVALIDA:   rimane eletto nel consiglio del comune in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, QUALORA IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE COMUNI NON OPTI PER UNA DELLE CARICHE ENTRO CINQUE GIORNI DALL'ULTIMA DELIBERAZIONE DI CONVALIDA:   rimane eletto nel consiglio del comune in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, QUALORA IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE PROVINCE NON OPTI PER UNA DELLE CARICHE ENTRO CINQUE GIORNI DALL'ULTIMA DELIBERAZIONE DI CONVALIDA:   rimane eletto nel consiglio della provincia in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, QUALORA IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE PROVINCE NON OPTI PER UNA DELLE CARICHE ENTRO CINQUE GIORNI DALL'ULTIMA DELIBERAZIONE DI CONVALIDA:   rimane eletto nel consiglio della provincia in cui ha riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al numero di votanti.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, QUANDO GLI ENTI LOCALI POSSONO EFFETTUARE SPESE?   se sussiste l'impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione e l'attestazione della copertura finanziaria
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEGLI ASSESSORI DELLE COMUNITA' MONTANE:   nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEGLI ASSESSORI DELLE COMUNITA' MONTANE:   nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEGLI ASSESSORI PROVINCIALI:   nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI CONSIGLIERI COMUNALI:   nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI CONSIGLIERI COMUNALI:   nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI CONSIGLIERI PROVINCIALI:   nell'assegnazione della sede è riconosciuta la priorità per la sede di espletamento del mandato amministrativo o per le sedi a questa più vicine.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI PRESIDENTI DELLE COMUNITA' MONTANE:   spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI PRESIDENTI DELLE COMUNITA' MONTANE:   spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI SINDACI:   spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, RIGUARDO AL SERVIZIO MILITARE DI LEVA DEI SINDACI:   spetta, a richiesta, una licenza illimitata in attesa di congedo, per la durata del mandato.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SI INTENDONO PER ENTI LOCALI:   i Comuni, le Province, le Città Metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di Comuni.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO CONSIDERATE AREE METROPOLITANE, FERME LE AUTONOME DEFINIZIONI DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE, LE ZONE COMPRENDENTI I COMUNI DI:   Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO GESTITI DAL COMUNE I SEGUENTI SERVIZI DI COMPETENZA STATALE:   elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica, e le relative funzioni sono esercitate dal sindaco quale ufficiale di governo.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO ORGANI DI GOVERNO DELLA PROVINCIA:   il consiglio, la giunta, il presidente.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO RICONDUCIBILI ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO:   l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO RICONDUCIBILI ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO:   la tenuta dei registri di stato civile e di popolazione.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO RICONDUCIBILI ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO:   la modifica degli orari degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, localizzati nel territorio, in casi di emergenza o per particolari necessità dell'utenza.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO RICONDUCIBILI ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO:   la vigilanza di quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone il prefetto.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SPETTANO AL COMUNE:   tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SPETTANO ALLA PROVINCIA LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI INTERESSE PROVINCIALE CHE RIGUARDANO VASTE ZONE INTERCOMUNALI O L'INTERO TERRITORIO PROVINCIALE, TRA L'ALTRO, NEI SEGUENTI SETTORI:   servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, compiti connessi all'istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SPETTANO ALLA PROVINCIA LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI INTERESSE PROVINCIALE CHE RIGUARDANO VASTE ZONE INTERCOMUNALI O L'INTERO TERRITORIO PROVINCIALE, TRA L'ALTRO, NEI SEGUENTI SETTORI:   organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore.
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SPETTANO ALLA PROVINCIA LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI INTERESSE PROVINCIALE CHE RIGUARDANO VASTE ZONE INTERCOMUNALI O L'INTERO TERRITORIO PROVINCIALE, TRA L'ALTRO, NEI SEGUENTI SETTORI:   organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore
A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SPETTANO ALLA PROVINCIA LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI INTERESSE PROVINCIALE CHE RIGUARDANO VASTE ZONE INTERCOMUNALI O L'INTERO TERRITORIO PROVINCIALE, TRA L'ALTRO, NEI SEGUENTI SETTORI:   difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, valorizzazione dei beni culturali, viabilità e trasporti, protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali, caccia e pesca nelle acque interne.
A NORMA DEL D.LGS. N. 2672000, IL TITOLO DI CITTA' PUO' ESSERE CONCESSO A DETERMINATI COMUNI:   che siano insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza
A NORMA DEL D.LGS.267/2000 ART.242, SONO CONSIDERATI IN CONDIZIONI STRUTTURALMENTE DEFICITARI GLI ENTI LOCALI:   che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio rilevabili da un'apposita tabella
A NORMA DEL RELATIVO TESTO UNICO, SONO CONSENTITE LE COLLABORAZIONI ESTERNE NEGLI ENTI LOCALI?   sì, se previste dal regolamento, solo ad alto contenuto di professionalità, con convenzioni a termine
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DA QUALE ORGANO E' EFFETTUATO IL CONTROLLO ESTERNO SULLA GESTIONE DEGLI ENTI LOCALI?   dalla Corte dei Conti
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, GLI EFFETTI DEL DECRETO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE PER INFILTRAZIONI MAFIOSE POSSONO ESSERE PROROGATI FINO AD UN MASSIMO DI:   24 mesi
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, IN CHE MODO SONO RESE PUBBLICHE LE DELIBERAZIONI DEGLI ORGANI COMUNALI?   mediante affissione all'albo pretorio nella sede del comune
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, IN PRESENZA DI GRAVI E PERSISTENTI VIOLAZIONI DI LEGGE, A QUALE SOGGETTO COMPETE SCIOGLIERE IL CONSIGLIO COMUNALE?   al Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'Interno
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, LA NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE DELLA PROVINCIA COMPETE:   al Presidente della Giunta, previa deliberazione della Giunta
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, LA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DI CITTA' METROPOLITANA:   è sottoposta a referendum popolare a cura di ciascun comune partecipante
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, PER QUANTO TEMPO LE DELIBERAZIONI RESTANO AFFISSE ALL'ALBO PRETORIO?   15 giorni consecutivi, salvo specifiche disposizioni
A NORMA DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, QUALE SOGGETTO E' COMPETENTE A DISPORRE LO SCIOGLIMENTO DEI CONSIGLI COMUNALI E PROVINCIALI IN CASO DI INFILTRAZIONI MAFIOSE?   il Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri
A NORMA DEL T.U.E.L. PER QUANTO TEMPO CONSERVA I SUOI EFFETTI IL DECRETO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER INFILTRAZIONI MAFIOSE?   da 12 a 18 mesi prorogabili fino ad un massimo di 24
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE ORGANO COMPETE EFFETTUARE LA DELIMITAZIONE TERRITORIALE DELL'AREA METROPOLITANA?   alla regione
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE ORGANO COMPETE L'ADOZIONE DEI REGOLAMENTI SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI DEL COMUNE?   alla Giunta
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE ORGANO SONO ATTRIBUITE LE FUNZIONI STATALI ATTRIBUITE O DELEGATE ALLA PROVINCIA?   al Presidente della Giunta provinciale
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SCOPO POSSONO ESSERE STIPULATE CONVENZIONI TRA ENTI LOCALI?   allo scopo di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE ADOTTARE LA PROPOSTA DI STATUTO DELLA CITTA' METROPOLITANA?   all'assemblea dei rappresentanti degli Enti locali interessati
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE CONVOCARE LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI 15.000 ABITANTI?   al Sindaco
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE CONVOCARE LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI?   al Sindaco
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE CONVOCARE LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE?   al Presidente della provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE COSTITUIRE LA COMUNITA' MONTANA?   al presidente della Giunta regionale, con proprio provvedimento
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE ISTITUIRE LA CITTA' METROPOLITANA?   allo Stato con legge
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE NOMINARE IL SEGRETARIO COMUNALE?   al Sindaco
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE NOMINARE IL SEGRETARIO DELLA PROVINCIA?   al Presidente della Provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE PRESIEDERE IL CONSIGLIO PROVINCIALE?   a un presidente eletto tra i Consiglieri nella prima seduta del Consiglio
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE PRESIEDERE LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI 15.000 ABITANTI?   al Sindaco fino all'elezione del Presidente del Consiglio, se previsto dallo statuto
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE PRESIEDERE LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI?   al consigliere anziano fino all'elezione del presidente
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE PRESIEDERE LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE?   al Presidente della provincia fino all'elezione del Presidente del Consiglio
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE PROMUOVERE L'ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ENTI LOCALI?   al Presidente della regione o al Presidente della provincia, o al sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull'opera o sugli interventi o sul programma di intervento
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO COMPETE SOSPENDERE GLI ORGANI DALLA CARICA RICOPERTA IN ATTESA DEL DECRETO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER INFILTRAZIONI MAFIOSE?   al Prefetto e la sospensione può avere una durata massima di 60 giorni
A NORMA DEL T.U.E.L., A QUALE SOGGETTO POSSONO ESSERE CONFERITE DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA LE FUNZIONI DI DIRETTORE GENERALE, QUALORA QUESTI NON SIA STATO NOMINATO?   al segretario della provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., AFFINCHE' SIA VALIDA, ALLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEVONO PRESENZIARE ALMENO:   un terzo dei Consiglieri dell'Ente, senza computare a tal fine il Sindaco
A NORMA DEL T.U.E.L., AFFINCHE' SIA VALIDA, ALLA SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DEVONO PRESENZIARE ALMENO:   un terzo dei Consiglieri dell'Ente, senza computare a tal fine il Presidente della provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., ALLE INTERROGAZIONI PRESENTATE DAI CONSIGLIERI COMUNALI RISPONDE:   il Sindaco o gli assessori da esso delegati
A NORMA DEL T.U.E.L., ALLE INTERROGAZIONI PRESENTATE DAI CONSIGLIERI PROVINCIALI POSSONO RISPONDERE ANCHE GLI ASSESSORI?   sì, se delegati dal Presidente della provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., CHI PRESIEDE LA GIUNTA COMUNALE?   il Sindaco
A NORMA DEL T.U.E.L., CON QUALE ATTO E' DETERMINATA LA MISURA DEI GETTONI E DELLE INDENNITA' DI PRESENZA PREVISTI PER GLI AMMINISTRATORI COMUNALI?   con decreto del Ministro dell'Interno
A NORMA DEL T.U.E.L., CON QUALE ATTO NORMATIVO SONO INDIVIDUATI GLI ORGANI DELL'UNIONE DI COMUNI?   dallo statuto dell'Unione
A NORMA DEL T.U.E.L., CON QUALE ATTO VIENE ISTITUITA L'ASSEMBLEA DEI SINDACI DEL CIRCONDARIO?   con apposito regolamento provinciale, se previsto dallo statuto provinciale
A NORMA DEL T.U.E.L., DA QUANTI CONSIGLIERI DEVE ESSERE SOTTOSCRITTA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA?   dai due quinti dei consiglieri, senza computare il Presidente della provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., ENTRO QUANTI GIORNI DALLA CONVOCAZIONE DEVE ESSERE TENUTA LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE?   entro 10 giorni
A NORMA DEL T.U.E.L., ENTRO QUANTI GIORNI DALLA PROCLAMAZIONE DEVE ESSERE CONVOCATA LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE?   entro 10 giorni
A NORMA DEL T.U.E.L., ENTRO QUANTO TEMPO DALLA COMMISSIONE DEL FATTO, SI PRESCRIVE L'AZIONE DI RESPONSABILITA' PATRIMONIALE NEI CONFRONTI DEGLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE?   cinque anni
A NORMA DEL T.U.E.L., ENTRO QUANTO TEMPO DALLA LORO PRESENTAZIONE LE DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE SONO EFFICACI?   immediatamente
A NORMA DEL T.U.E.L., ENTRO QUANTO TEMPO DALLA RICHIESTA DEI SOGGETTI CHE NE HANNO DIRITTO, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E' TENUTO A RIUNIRE IL CONSIGLIO?   entro 20 giorni
A NORMA DEL T.U.E.L., ENTRO QUANTO TEMPO DALL'INSORGERE DI UNA CAUSA DI INCOMPATIBILITA', DEVE AVVENIRE LA CESSAZIONE DALLE FUNZIONI PER COLORO CHE RICOPRONO CARICHE ISTITUZIONALI PRESSO ENTI LOCALI?   entro 10 giorni dalla data in cui è venuta a concretizzarsi la causa di incompatibilità
A NORMA DEL T.U.E.L., I COMPONENTI DELLA GIUNTA PROVINCIALE:   sono nominati dal Presidente della provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., I COMUNI CHE COSTITUISCONO UNA COMUNITA' MONTANA, POSSONO APPARTENERE ANCHE A PROVINCIE DIVERSE?   si
A NORMA DEL T.U.E.L., IL COMMISSARIO DI GOVERNO E' COMPRESO TRA GLI ORGANI DI GOVERNO DEL COMUNE?   no
A NORMA DEL T.U.E.L., IL COMMISSARIO DI GOVERNO E' COMPRESO TRA GLI ORGANI DI GOVERNO DELLA PROVINCIA?   no
A NORMA DEL T.U.E.L., IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO ADOTTATO DALLA PROVINCIA DETERMINA, IN PARTICOLARE:   gli indirizzi generali di assetto del territorio
A NORMA DEL T.U.E.L., IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO E' ADOTTATO:   dalla provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., IL PRESIDENTE DEL CIRCONDARIO:   è eletto a maggioranza assoluta dall'assemblea dei sindaci del circondario
A NORMA DEL T.U.E.L., IL SEGRETARIO COMUNALE DIPENDE:   dall'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali
A NORMA DEL T.U.E.L., IL SEGRETARIO PROVINCIALE DIPENDE:   dall'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali
A NORMA DEL T.U.E.L., IL SEGRETARIO PROVINCIALE, CON LA CESSAZIONE DEL MANDATO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA:   cessa automaticamente dall'incarico, ma continua ad esercitare le funzioni fino alla nomina del nuovo Segretario
A NORMA DEL T.U.E.L., IL SINDACO E' COMPETENTE A NOMINARE:   i componenti della Giunta
A NORMA DEL T.U.E.L., IN CASO DI DIMISSIONI DI UN CONSIGLIERE COMUNALE:   il Consiglio deve procedere alla surrogazione entro 10 giorni
A NORMA DEL T.U.E.L., IN CASO DI DIMISSIONI DI UN CONSIGLIERE PROVINCIALE, IL CONSIGLIO DEVE PROCEDERE ALLA SURROGAZIONE ENTRO:   10 giorni
A NORMA DEL T.U.E.L., IN CASO DI MODIFICHE TERRITORIALI, L'INTERO TERRITORIO DI OGNI COMUNE DEVE FAR PARTE DI UNA SOLA PROVINCIA?   sì, in ogni caso
A NORMA DEL T.U.E.L., IN CASO DI SCIOGLIMENTO, IL RINNOVO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEVE:   coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge
A NORMA DEL T.U.E.L., IN QUALE CASO LE DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE SONO IRREVOCABILI?   sempre
A NORMA DEL T.U.E.L., IN QUALI CASI LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DETERMINA LA DECADENZA DEL SINDACO?   in ogni caso
A NORMA DEL T.U.E.L., IN RELAZIONE ALLE UNIONI DI COMUNI, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI CORRISPONDE AL VERO?   sono Enti locali costituiti da due o più comuni
A NORMA DEL T.U.E.L., LA GIUNTA PROVINCIALE E' PRESIEDUTA:   dal Presidente della provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., LA POPOLAZIONE DELLE PROVINCE RISULTANTI DALLE MODIFICAZIONI TERRITORIALI:   non deve essere, di norma, inferiore a 200.000 abitanti
A NORMA DEL T.U.E.L., LA POSSIBILITA' DI AVVALERSI DI COMMISSIONI ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEVE ESSERE ESPRESSAMENTE PREVISTA DAL SINGOLO STATUTO DI OGNI ENTE?   si
A NORMA DEL T.U.E.L., LA POSSIBILITA' DI AVVALERSI DI COMMISSIONI ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DEVE ESSERE ESPRESSAMENTE PREVISTA DAL SINGOLO STATUTO DI OGNI ENTE?   si
A NORMA DEL T.U.E.L., LA PRESIDENZA DELLE COMMISSIONI DI GARA E DI CONCORSO, IN AMBITO COMUNALE, SPETTA:   ai Dirigenti degli Uffici e Servizi
A NORMA DEL T.U.E.L., LA PRESIDENZA DELLE COMMISSIONI DI GARA E DI CONCORSO, IN AMBITO PROVINCIALE, SPETTA:   ai Dirigenti degli Uffici e Servizi
A NORMA DEL T.U.E.L., LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DEVE ESSERE TENUTA:   entro 10 giorni dalla convocazione
A NORMA DEL T.U.E.L., LA PROVINCIA PUO' COSTITUIRE RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO, A TEMPO PARZIALE, A TEMPO DETERMINATO PIENO O PARZIALE?   si
A NORMA DEL T.U.E.L., LA PROVINCIA, TRA L'ALTRO:   indica le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali
A NORMA DEL T.U.E.L., LA REGIONE, LE PROVINCIE ED I COMUNI POSSONO CONFERIRE FUNZIONI ALLA COMUNITA' MONTANA?   si
A NORMA DEL T.U.E.L., LA STIPULA DEI CONTRATTI, IN AMBITO COMUNALE, SPETTA:   ai Dirigenti degli Uffici e Servizi
A NORMA DEL T.U.E.L., LA STIPULA DEI CONTRATTI, IN AMBITO PROVINCIALE, SPETTA:   ai Dirigenti degli Uffici e Servizi
A NORMA DEL T.U.E.L., L'ATTO FORMALE CON CUI E' APPROVATO L'ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ENTI LOCALI E' DI COMPETENZA:   del Presidente della regione o del Presidente della Provincia o del sindaco
A NORMA DEL T.U.E.L., LE COMMISSIONI ISTITUITE ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO COMUNALE:   sono costituite con criterio proporzionale
A NORMA DEL T.U.E.L., LE DELIBERAZIONI IN VIA D'URGENZA ADOTTATE IN MATERIA ATTINENTE LE VARIAZIONI DI BILANCIO DA ORGANO DIVERSO DAL CONSIGLIO COMUNALE, DEVONO ESSERE RATIFICATE:   dal Consiglio nei 60 giorni successivi
A NORMA DEL T.U.E.L., LE DELIBERAZIONI IN VIA D'URGENZA ADOTTATE IN MATERIA ATTINENTE LE VARIAZIONI DI BILANCIO DA ORGANO DIVERSO DAL CONSIGLIO PROVINCIALE, DEVONO ESSERE RATIFICATE:   dal Consiglio nei 60 giorni successivi
A NORMA DEL T.U.E.L., LE DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE POSSONO ESSERE REVOCATE?   no
A NORMA DEL T.U.E.L., L'INDICAZIONE DELLE LINEE D'INTERVENTO PER LA SISTEMAZIONE IDRICA, IDROGEOLOGICA ED IDRAULICO-FORESTALE COMPETE:   alla provincia
A NORMA DEL T.U.E.L., LO STATO E LA REGIONE POSSONO IMPORRE AGLI ENTI LOCALI FORME DI CONVENZIONE OBBLIGATORIA TRA DI ESSI?   sì, in casi particolari, nelle materie di propria competenza
A NORMA DEL T.U.E.L., NELL'IPOTESI DI SOSPENSIONE DALLE FUNZIONI DI UN CONSIGLIERE PROVINCIALE:   il Consiglio provinciale procede alla temporanea sostituzione affidando la supplenza al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti
A NORMA DEL T.U.E.L., PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO, IL REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI PROVINCIALI PUO' PREVEDERE LA COSTITUZIONE DI UFFICI DI SUPPORTO?   sì, alle dirette dipendenze del Presidente della Provincia, della Giunta e degli assessori
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI CORRISPONDE AL VERO IN RELAZIONE ALLA POSSIBILITA' DI ISTITUIRE COMMISSIONI ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE?   devono essere costituite con criterio proporzionale
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALE DURATA HANNO RISPETTIVAMENTE IL MANDATO DI PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE E DEL CONSIGLIO PROVINCIALE?   entrambi di 5 anni
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALE ORGANO E' COMPETENTE A DELIBERARE LO STATUTO DEL COMUNE?   il Consiglio comunale
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALE ORGANO E' COMPETENTE A DELIBERARE LO STATUTO DELLA PROVINCIA?   il Consiglio provinciale
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALI COMUNI POSSONO COSTITUIRSI IN CITTA' METROPOLITANE?   il comune capoluogo e gli altri comuni ad esso uniti da contiguità territoriale e da rapporti di stretta integrazione, nelle aree metropolitane previste dal medesimo Testo Unico
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALI SONO GLI ORGANI DELLA COMUNITA' MONTANA?   un organo rappresentativo ed un organo esecutivo
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALORA L'ACCORDO DI PROGRAMMA FRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI RIGUARDI ANCHE PIU' REGIONI,...   è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
A NORMA DEL T.U.E.L., QUALORA L'ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI PUBBLICI COMPORTI VARIAZIONI AGLI STRUMENTI URBANISTICI DEI SINGOLI COMUNI:   l'adesione del sindaco all'accordo decade se non è ratificata dal Consiglio comunale entro 30 giorni
A NORMA DEL T.U.E.L., VI SONO CASI IN CUI IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE SIA CONTEMPORANEAMENTE MEMBRO DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO?   il Presidente della Giunta è sempre membro di entrambi gli organi
A NORMA DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, AI DIRIGENTI:   spetta la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti.
A NORMA DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, GLI ENTI ASSICURANO:   ai cittadini ed agli organismi di partecipazione di cui a detto T.U. la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale di previsione e dei suoi allegati con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti.
A NORMA DELL' ART. 7BIS, D.LGS 267/2000, SALVO DIVERSA DISPOSIZIONE DI LEGGE, PER LE VIOLAZIONI DELLE DISPOSIZIONI DEI REGOLAMENTI COMUNALI E PROVINCIALI:   Si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro.
A NORMA DELL'ART. 118 COST., SU QUALI ENTI TERRITORIALI GRAVA L'OBBLIGO DI FAVORIRE L'AUTONOMA INIZIATIVA DEI CITTADINI, SINGOLI E ASSOCIATI, PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' D'INTERESSE GENERALE?   Su tutti gli enti territoriali costitutivi della repubblica
A NORMA DELL'ART. 34, D.LGS.267/2000, CHI PROMUOVELA CONCLUSIONE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA FRA ENTI LOCALI, QUALORA L'ACCORDO STESSO COMPORTI IL CONCORSO DI DUE O PIU' REGIONI FINITIME?   la Presidenza del Consiglio dei Ministri
A NORMA DELL'ART. 54 T.U.E.L., I PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAL SINDACO AL FINE DI PREVENIRE E DI ELIMINARE GRAVI PERICOLI CHE MINACCIANO L'INCOLUMITA' PUBBLICA LA SICUREZZA URBANA:   Devono essere preventivamente comunicati al Prefetto
A NORMA DI LEGGE IL SINDACO E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA.   nominano i responsabili degli uffici e dei servizi.
A QUALE AUTORITA' SPETTA L'ADOZIONE DELLE ORDINANZE CONTINGIBILI ED URGENTI IN MATERIA SANITARIA, NEL CASO CHE IL PROVVEDIMENTO INVESTA IL TERRITORIO DI PIU' COMUNI CONTIGUI?   Al Presidente della Regione.
A QUALE ORGANO COMPETE APPROVARE L'ATTO COSTITUTIVO DELL'UNIONE DI COMUNI?   ai Consigli dei comuni facenti parte dell'Unione
A QUALE ORGANO COMPETE APPROVARE LO STATUTO DELL'UNIONE DI COMUNI?   ai Consigli dei comuni facenti parte dell'Unione
A QUALI SOGGETTI IL T.U.E.L. CONSENTE DI PROMUOVERE LA DECADENZA DALLA CARICA DI SINDACO?   da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al Tribunale civile, o dal Prefetto
A QUALI SOGGETTI, A NORMA DEL T.U.E.L., SPETTA LA RESPONSABILITA' DELLE PROCEDURE D'APPALTO E DI CONCORSO IN AMBITO PROVINCIALE?   ai Dirigenti degli Uffici e Servizi
AI DIRIGENTI SPETTA LA DIREZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI, A NORMA DEL D.LGS 267/2000, E SECONDO I CRITERI E LE NORME DETTATI DAGLI STATUTI E DAI REGOLAMENTI; QUESTI SI UNIFORMANO AL PRINCIPIO PER CUI:   i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
AI FINI DELLA CUMULABILITA' DEGLI INCARICHI DI REVISORE AI SENSI DELL'ART.238 DEL D.LGS.267/2000, A COSA SONO EQUIPARATE LE COMUNITA' MONTANE?   ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti
AI FINI DELLA CUMULABILITA' DEGLI INCARICHI DI REVISORE AI SENSI DELL'ART.238 DEL D.LGS.267/2000, A COSA SONO EQUIPARATE LE PROVINCE?   ai comuni con popolazione pari o superiore ai 100.000 abitanti
AI SENSI DEL D. LEG.VO 267/2000, QUALE TRA LE SEGUENTI RIENTRA NELLE COMPETENZE DELLA GIUNTA COMUNALE?   Adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi.
AI SENSI DEL D.LGS 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PUO' NOMINARE UN DIRETTORE GENERALE:   che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal presidente della provincia, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza.
AI SENSI DEL D.LGS 267/2000, IL SINDACO PUO' NOMINARE UN DIRETTORE GENERALE:   nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti.
AI SENSI DEL D.LGS 267/2000, L'OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITA' DEGLI ENTI LOCALI:   presenta al Ministro dell'interno almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con proposte di integrazione normativa e di princìpi contabili di generale applicazione.
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000, LA SOSPENSIONE DI DIRITTO DALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PUO' VERIFICARSI:   nei confronti di chi ha riportato condanna non definitiva per determinati delitti previsti dalla legge, e inoltre nel caso di applicazione non definitiva di misura di prevenzione in quanto indiziato di appartenere ad associazione mafiosa e ove sia disposta l'applicazione delle misure coercitive degli arresti domiciliari, della custodia cautelare in carcere o in luogo di cura.
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000, SPETTANO ALLA PROVINCIA LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI INTERESSE PROVINCIALE CHE RIGUARDANO VASTE ZONE INTERCOMUNALI O L'INTERO TERRITORIO PROVINCIALE, TRA L'ALTRO, NEI SEGUENTI SETTORI:   difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, valorizzazione dei beni culturali, viabilità e trasporti, protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali, caccia e pesca nelle acque interne.
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 267/2000, LA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DELLA CITTA' METROPOLITANA E' SOTTOPOSTA A REFERENDUM....   A cura di ciascun comune partecipante, entro centottanta giorni dalla sua approvazione.
AI SENSI DEL NUOVO ART. 114 COST., LA POTESTA' STATUTARIA E' RICONOSCIUTA:   Ai comuni, alle province, alle città metropolitane e alle regioni
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., LA DETERMINAZIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI COMUNI, PROVINCE E CITTA' METROPOLITANE RIENTRA:   Nella potestà legislativa esclusiva dello stato
AI SENSI DEL T.U.E.L 267/2000, QUALE TRA LE SEGUENTI FUNZIONI SONO ESERCITATE DAL SINDACO NELLA SUA VESTE DI UFFICIALE DEL GOVERNO?   Stato civile.
AI SENSI DEL T.U.E.L. 267/200, GLI INCARICHI DIRIGENZIALI, TRA L'ALTRO:   Sono revocati in caso di inosservanza delle direttive della Giunta.
AI SENSI DELL'ART. 147 DEL D.LGS. 267/2000, PER L'EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI INTERNI, PIU' ENTI LOCALI POSSONO ISTITUIRE UFFICI UNICI?   Si, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e funzionamento
AI SENSI DELL'ART. 16 DEL D.LGS. 267/2000, NEI COMUNI ISTITUITI MEDIANTE FUSIONE DI DUE O PIU' COMUNI CONTIGUI, QUALE FONTE PUO' PREVEDERE L'ISTITUZIONE DI MUNICIPI?   Lo Statuto comunale
AI SENSI DELL'ART. 175 DEL D.LGS. 267/2000, COSA E' TENUTO A FARE L'ORGANO CONSILIARE IN CASO DI MANCATA O PARZIALE RATIFICA DEL PROVVEDIMENTO DI VARIAZIONE DEL BILANCIO ADOTTATO DALL'ORGANO ESECUTIVO?   adottare nei successivi trenta giorni, e comunque entro il 31 dicembre dell'esercizio in corso, i provvedimenti ritenuti necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata
AI SENSI DELL'ART. 195 DEL D. LGS. 267/2000 L'UTILIZZO DI SOMME A SPECIFICA DESTINAZIONE PRESUPPONE:   l'adozione di specifica deliberazione della giunta.
AI SENSI DELL'ART. 42 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 267/2000, QUALE TRA LE SEGUENTI RIENTRA NELLE COMPETENZE DEL CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE?   Programmi triennali.
AI SENSI DELL'ART.147 DEL D.LGS. 267/2000, PER L'EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI INTERNI, PIU' ENTI LOCALI POSSONO ISTITUIRE UFFICI UNICI?   Si, mediante convenzione che ne regoli le modalità di costituzione e funzionamento
AI SENSI DELL'ART.162 DEL D.LGS 267/2000 IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI DEVE :   presentare un pareggio finanziario complessivo
AI SENSI DELL'ART.162 DEL D.LGS. 267/2000 IL TOTALE DELLE SPESE E' FINANZIATO :   dal totale delle entrate fatte salve le eccezioni di legge
AI SENSI DELL'ART.162 DEL DLGS 267/2000 IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI DEVE :   presentare un pareggio
AI SENSI DELL'ART.162 DEL DLGS 267/2000 IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI DEVE:   presentare un pareggio
AI SENSI DELL'ART.170 DEL D.LGS.267/2000, PER QUANTO RIGUARDA LA PARTE DELL'ENTRATA COSA COMPRENDE LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA DEGLI ENTI LOCALI?   una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli
AI SENSI DELL'ART.171 DEL D.LGS. 267/2000 I VALORI MONETARI CONTENUTI NELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA DEVONO TENER CONTO DEL TASSO DI INFLAZIONE?   si
AI SENSI DELL'ART.196 DEL D.LGS. 267/2000 COME VIENE CHIAMATA LA PROCEDURA DIRETTA A VERIFICARE LO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI?   controllo di gestione
AI SENSI DELL'ART.196 DEL D.LGS.267/2000, COSA SI INTENDE PER CONTROLLO DI GESTIONE?   La procedura diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati
AI SENSI DELL'ART.197 DEL D. LGS. 267/2000, IL CONTROLLO DI GESTIONE PUO' ESSERE SVOLTO IN RIFERIMENTO AI SINGOLI SERVIZI E, OVE PREVISTI, CENTRI DI COSTO?   Si
AI SENSI DELL'ART.198 DEL D. LGS. 267/2000, A CHI VENGONO COMUNICATE LE CONCLUSIONI DEL CONTROLLO DI GESTIONE?   Agli amministratori con riguardo allo stato di attuazione degli obiettivi programmati ed ai responsabili dei servizi con riguardo all'andamento della gestione
AI SENSI DELL'ART.227 DEL D. LGS.267/2000, QUALI ENTI DEVONO PRESENTARE IL RENDICONTO ALLA CORTE DEI CONTI PER IL REFERTO?   province, citta metropolitane e comuni con popolazione superiore a 8.000 abitanti e quelli i cui rendiconti si chiudono in disavanzo ovvero rechino l'indicazione di debiti fuori bilancio
AI SENSI DELL'ART.228 DEL D.LGS. 267/2000, PER CIASCUNA RISORSA DELL'ENTRATA E PER CIASCUN INTERVENTO DELLA SPESA NONCHE' PER CIASCUN CAPITOLO DEI SERVIZI PER CONTO TERZI, IL CONTO DEL BILANCIO COMPRENDE, DISTINTAMENTE PER RESIDUI E COMPETENZA:   per l'entrata le somme accertate, con distinzione della parte riscossa e di quella ancore da riscuotere, per la spesa le somme impegnate con distinzione della partepagata e di quella ancora da pagare
AL CONSIGLIO COMUNALE COMPETE:   l'individuazione dei criteri generali relativi all'ordinamento degli uffici e dei servizi
AL MOMENTO DI PRESENTARE LA PROPRIA CANDIDATURA, CIASCUN CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DEVE DICHIARARE DI COLLEGARSI AD ALMENO UNO DEI GRUPPI DI CANDIDATI PER L'ELEZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE?   Si e ha efficacia solo se concorde con analoga dichiarazione dei delegati dei gruppi interessati.
ATTRAVERSO QUALE STRUMENTO, A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONTROLLO DI GESTIONE DEGLI ENTI LOCALI VERIFICA L'EFFICACIA, L'EFFICIENZA ED IL LIVELLO DI ECONOMICITA' NELL'ATTIVITA' DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI?   attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti
ATTRAVERSO QUALE STRUMENTO, AI SENSI DELL'ART.196 DEL D.LGS. 267/2000, IL CONTROLLO DI GESTIONE VERIFICA LA FUNZIONALITA' DELL'ORGANIZZAZIONE DELL'ENTE, L'EFFICACIA, L'EFFICIENZA ED IL LIVELLO DI ECONOMICITA' NELL'ATTIVITA' DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI?   L'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti